Tra luci ed ombre

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Il calcio d’Agosto, quello delle amichevoli, anche se di prestigio, dice poco. Dice poco ma non niente. Intendiamoci, lo guardo più per nostalgia ed attesa arrivi quello che conta per i tre punti che ha tutt’altro patos, perché comunque gioca il Milan, per curiosità e per passare il tempo nelle lunghe serate estive. Premesso questo però qualcosa dice.

Sapere che Giroud è un ottimo attaccante, che sa fare i movimenti giusti e che sa giocare per i compagni è una cosa, vederglielo fare con la nostra maglia è diverso. Sapere che Maignan è un buon/ottimo portiere (anche se un po goffo specie negli spostamenti a sinistra ma questo è “quasi” normale), che ha una buona presenza tra i pali, che sa uscire anche alto quando la squadra attacca, che ha “l’istinto” è una cosa, vederglielo fare è un’altra. Vedere dal vivo che è reattivo e coraggioso fa piacere. Qualcosa a Zizzo paga (ahimè non ho dubbi) ma forse meno di quanto temessi. Come dire… queste cose danno qualche piccola certezza in più anche se è solo calcio estivo.

Più in generale questa squadra, per quanto ancora incompleta, dimostra, anche nelle amichevoli che non contano nulla, se non per il morale e per il piacere di noi tifosi, che sa come scendere in campo e recita bene il copione. Dà l’impressione di sapere quello che deve fare, almeno nei primi 45’ quando scendono in campo i migliori (tra quelli disponibili). Nei secondi tempi con 7/8/9 cambi, tanta confusione ma quello, tra seconde e terze linee più qualche primavera è nella normalità.

Oggi (ieri per chi legge), mentre scrivo leggo di Florenzi ed Adli, che a detta di tutti i bene informati sono ormai “ai dettagli per la definizione degli affari”. Non conosco Adli e vedremo (se arriverà, preferisco aspettare le ufficialità) se è stato un’altra bella intuizione del trio MMM o meno, mentre per Florenzi sarei contento a prescindere. Giocatore di buon livello, non più giovanissimo ma con tanta esperienza, anche internazionale, che non guasta, in mezzo a tutti i giovanotti che abbiamo in rosa. Un giocatore duttile che può ricoprire diversi ruoli a destra per alternarsi con Calabria e Pinonostro. Fin qui, insieme al riscatto di Tomori, alla sostituzione di Zizzo, al riscatto di Tonali e qualcos’altro le luci.

Ma ci sono anche le ombre. Sempre nelle amichevoli abbiamo visto Pioli provare il 4-4-2. Ora, non ho niente contro un modulo anziche un altro, rimango convinto che più che il modulo in sé l’importante sia applicarlo bene ma… Ben venga un modulo alternativo per quelle partite (o quegli spezzoni di partita in cui devi fare un cambio tattico per risolverle) in cui, ad esempio, vuoi schierare le due punte, Ibra più il French boy (sperando che Ibra recuperi presto ed al meglio e che ad Oliviero non venga mai nemmeno un raffreddore), diverso è se l’allenatore è costretto a cambiare modulo perché la società non è in grado (che siano giustificati o meno i motivi) di procurargli i giocatori adatti. Per la perdita di Calha non mi sono strappato i capelli ma il suo ruolo, di “sartina” che cuce tra centrocampo ed attacco e che ripiega anche a fare il lavoro sporco (quello l’ha sempre fatto glie lo riconosco) forse l’ho/l’abbiamo sottovalutato anche se non era esattamente un trequartista esaltante quando ti aspettavi la giocata risolutiva. Non tanto il giocatore di per se ma per il suo modo di giocare all’interno del sistema di Pioli. Non so se arriverà un sostituto vero e con le caratteristiche che cerca il coach ma me lo auguro fortemente. Per finire se da una parte non mi dispiacciono i giocatori “duttili” non amo quelli “troppo duttili” che fanno tutto ma lo fanno così così e spero che le scelte si rivelino quelle giuste.

Per finire, pur se rimango convinto che si farà, rimango in attesa del rinnovo del presidente (che prima arriverà meglio sarà). Difficilmente un giocatore si sbilancia e lui, se le sue parole sono state riportate correttamente, si è sbilanciato parecchio ma credo stia anche alla società trovare il modo di venirgli incontro. Non avendo contatti ad alto livello, né insider ammanicati negli ambienti che contano, pur avendo qualche idea del tutto personale, non ho nessuna certezza sul ruolo di Elliott (a parte il fatto che quando hanno finanziato zio yongo sapevano perfettamente che in realtà stavano comprando il Milan, ma sul perché l’hanno fatto è buio completo), ma sul rinnovo di Kessie si giocano molto della loro credibilità nei confronti della tifoseria e di tutto il mondo del calcio. Sarà una sorta di dichiarazione di intenti.

Rimane che questa squadra affronta le partite in modo sbarazzino (pur con il massimo impegno) e quadrato al tempo stesso, che sembra si divertano davvero a stare in campo anche se è un gioco che prendono con la massima serietà, che lo spogliatoio funzioni (e chi ha giocato anche ad infimi livelli come il sottoscritto sa quanto sia importante), insomma…  ha una sua fisionomia ben precisa. Che mostra sprazzi di buon gioco, che sa dialogare nello stretto ed in velocità, che dietro è solida (i Santi Fikayo e Simone mi sembrano essere una delle coppie centrali più forti del campionato e, che conta ancora di più, molto ben assortite). Per dirla tutta, dopo anni di un limbo pietoso, l’anno scorso abbiamo visto anche (sottolineo anche) tante buone cose.  Dopo tanto tempo mi sono divertito a guardarla. Anche una squadra, ed è altrettanto importante e qualche merito il Padre evidentemente ce l’ha, che ha saputo sempre rimettersi in piedi dopo i momenti peggiori come ha fatto contro la Giuve e l’Atalanta a fine campionato.

Però, da lunedì si comincia a fare sul serio ed è vietato sbagliare. Credo che mai come quest’anno, visto il calendario, specie quello del ritorno ma è meglio lasciar stare le polemiche, sia fondamentale iniziare bene per non perdere terreno che sarebbe poi difficile da recuperare. Mi sembra che manchi davvero poco per poter iniziare a giocare per qualcosa di serio e spero che quel poco accada.  Ottimista? Pessimista? Adesso la risposta passa al campo. Tra luci e ombre…

FORZA MILAN

Axel

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