Non riesco ad affezionarmi a questa nazionale. Sarà per il “coso” che sta in porta (come dice Raoul Duke, per come si è comportato non vorrei nemmeno nominarlo e mi basta vederlo per provare fastidio, specie quando si atteggia a fare il bravo ragazzo così coinvolto nella squadra che da le pacche sulle spalle ai compagni, ma, coglione che non sono altro, da amante del ruolo, non riesco a non ammettere le sue capacità ad ogni intervento), sarà perché è targata soprattutto Giuve, Inda e Sassuolo (cioè le tre che per ragioni diverse non sopporto), sarà perché c’è poco Milan e quel poco è declinabile solo al passato (Locatelli etc…). però, mi conosco, e so già che più andremo avanti più mi sentirò coinvolto mio malgrado.
In fondo, è sempre Italia. Sarà perché lavorando con Inglesi, Polacchi, Francesi e, soprattutto, tedeschi, che spesso ci trattano come “i soliti italiani” (e le scatole girano a nastro), l’idea di dar loro una lezione, almeno nel calcio, mi alletterebbe parecchio. Sapete com’è, forse solo stupido ed un po’ cieco orgoglio nazionale ma tant’è. In fondo della mia Italianità sono orgoglioso. Siamo i cazzari che siamo, non lo nego, ma quando ci mettiamo d’impegno, quando vogliamo, possiamo dare lezione al resto del mondo in tutti i campi perché a cervello saremmo messi bene.
Ero talmente convinto che non ho nemmeno guardato l’esordio contro la Turchia ma poi è bastata la svizzera (che pure quelli troppo simpatici non sono specie se, come il sottoscritto, ti trovi spesso a passare nelle loro autostrade), per cedere. Ammetto, una bella squadra, divertente. Per certi versi, non lapidatemi, mi ha ricordato il Milan di quest’anno. Una squadra giovane, con qualche innesto di esperienza, brillante, sbarazzina, coraggiosa ed anche un poco incosciente. Chi sa che non sia la volta che… Non lo dico; scaramanzia.
Il tutto, naturalmente, avendo sempre come priorità, l’estate rossonera. Giusto oggi, mentre scrivo, la notizia di di Tomori riscattato (ed un po di Tomori fa sempre un certo piacere, non so se…) . Ne ero quasi sicuro ma l’ufficialità fa stare meglio. Mi verrebbe da pensare che, in una estate nella quale anche le ricchissime di tutta Europa non stanno certo facendo faville sul mercato, tutto sommato, il tanto vituperato e “pezzentato” Milan di Elliot i soldini per Maignan e quelli per il riscatto di Tomori, li ha cacciati. Mi chiedo, vista la mancanza generale di pecunia, dove le altre grandi pensino di vendere gli esuberi perché comunque 40 in rosa non si possono avere. Non mi riferisco solo a Giuve e Inter (che per motivi diversi devono l’una sfoltire e l’altra realizzare) ma le grandi d’Europa. Barca e Real, giusto per fare un esempio, stanno raccattando parametri zero (di grande livello, non sia mai…) ma hanno interi “container high cube” di esuberi da far fuori. Ma siamo sempre lì. Se non c’è chi compra vendere è dura ed anche quelli che darebbero via a poco o nulla, visti gli stipendiucci da braccianti a cui non rinunceranno allegramente, non sono facili da piazzare.
Il mercato va a rilento ed anche per gli affari dati per scontati l’ufficialità continua a latitare. Tra i tanti pure il contrattone del traditore. Ormai vige il refrain “anche oggi le visite di idoneità si fanno domani”. Ci andrà, ne sono certo, anche perché non credo ci sia nessun altro che possa garantire a lui ed al suo usuraio di fiducia i dollaroni richiesti, ma qualche difficoltà evidentemente c’è. Magari, e sottolineo magari, anche lo sceicco sta tirando un po la corda per ottenere lo sconticino, che male male non fa nonostante il contrattone con la UEFA (e lasciamo perdere che è meglio…) e, così pare, dovendosi tenere Keylor Navas sul groppone. Per quanto non sia il mio tipo di portiere ideale, rimane comunque tra i migliori del ruolo. Se poi, Dio non voglia, magari anche solo per difficoltà di ambientamento o perché comunque il PSG non è il Milan dove ti hanno (e abbiamo) perdonato tutto, dovesse avere delle difficoltà e perdere il posto da titolare, ammetto che stapperei il millesimato del 2014 che tengo per la grande occasione.
Scusate la digressione, torniamo a noi. Al momento ci sarebbe tanto da fare sia in entrata che in uscita. Se, come pare, Laxalt lo piazzeremo in terra bolscevica (gran colpo), e qualche altro rientro ingombrante verrà mollato qua e là, avranno già fatto molto e, a traino, sono certo arriveranno anche quegli innesti (equamente divisi tra espertoni a cartellino zero tipo Giroud, giovani promesse da far crescere e qualche prestito da rinnovare) che servono per completare la squadra per farle fare un altro passo avanti nel processo di crescita (oltre al rinnovo del Presidente che ritengo imprescindibile ma sul quale conto).
Certo, un’estate quanto mai strana e particolare (del resto lo avevamo immaginato) dove, anche complice questo surreale Europeo itinerante, sembra tutto bloccato. La sensazione però è che quasi tutti, a parte qualche operazione di portata minore o scontata per via di qualche antica promessa da onorare, stiano aspettando il primo che si muove per poi far partire l’effetto domino.
Vedremo che succederà ma l’MMM ha dimostrato di sapersi muovere bene anche nelle difficoltà e di saper scegliere. Rimango ottimisticamente in attesa degli eventi ma, a naso, rispetto alle altre solite note italiane, mi pare che siamo messi meglio che nel recente passato. In fondo siamo pur sempre arrivati secondi, forse, complici i problemi altrui, potremmo anche… fare meglio? Ai posteri l’ardua sentenza!
PS
Quotazioni al fixing di ieri alla borsa del regno delle piastrelle:
Manuel Locatelli: 6,75 Bertolacci
Giacomo Raspadori: 4, 58 Bertolacci
Domenico Berardi: 5,55 Bertolacci
Attenzione che il Bertolaccio, come dovremmo ben sapere, è valuta pregiata e costosissima.
FORZA MILAN e, almeno per oggi, FORZA ITALIA !
Axel
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