“Un corteo di contabili, ragionieri, dottori commercialisti e revisori dei conti partirà questa sera alle 19 in punto da San Siro, la suggestiva fiaccolata transiterà in Citylife da Casa Milan per accogliere in prima fila l’Amministratore Delegato Giorgio Furlani e il Presidente Paolo Scaroni e raggiungerà infine Piazza Del Duomo, dove tutti i partecipanti riceveranno l’iconica calcolatrice originale AC Milan e l’originale coccarda tricolore con il PDF del bilancio da appuntare al petto”
In qualità di piccoli azionisti di A.C. Milan abbiamo avuto la possibilità di dare un’occhiata in anteprima al bilancio al 30 giugno 2024 sottoposto in data odierna all’approvazione dell’assemblea degli azionisti.
Il fatturato si è attestato a 456,9mln, in aumento del 13% rispetto ai 404mln dell’anno precedente.
Il bilancio si chiude con un utile consolidato di 4,1mln, in diminuzione di 2mln rispetto all’anno precedente.
Tra le voci che hanno inciso negativamente rispetto all’anno precedente ci sono i minori incassi da botteghino per la precoce eliminazione in Champions League (-3,5mln), i minori proventi da diritti televisivi per la stessa ragione (-22,6mln), i maggiori costi per gli ingaggi dei giocatori (+14,5mln) ed i relativi ammortamenti (+24,5mln), i maggiori costi alla voce “servizi” (+5,7mln).
Tutte queste voci negative sono state compensate da un lieve aumento nei ricavi da sponsorizzazione (+9,7mln), da sopravvenienze attive legate al rilascio di un fondo rischi relativo al superamento del Settlement Agreement con la UEFA (15,1mln) ma soprattutto dalle plusvalenze generate dalla cessione di calciatori (+45,9mln, gran parte delle quali da ascrivere alla cessione di Sandro Tonali).
L’indebitamento, seppur in aumento rispetto all’esercizio precedente, è molto contenuto (49,6mln).
Nel bilancio si dà altresì conto dei versamenti effettuati dalla controllante ACM Bidco B.V. a favore di AC Milan per complessivi 55mln in conto futuri aumenti di capitale, per dotare la società dei fondi destinati a coprire i costi diretti ed indiretti per il progetto del nuovo stadio a San Donato nonché gli investimenti collegati all’avvio della seconda squadra Under23 (Milan Futuro).
Il documento è molto corposo (230 pagg) e non voglio tediarvi con dati troppo analitici, il bilancio sarà pubblicato post-approvazione sui principali media, e chi volesse averne una copia può scriverci tranquillamente sulla mail del blog.
Un paio di considerazioni sintetiche mi sembra però doveroso farle.
La prima è che questa dirigenza sta ancora lucrando sulle fondamenta gettate dalla dirigenza sportiva precedente (leggasi Maldini-Massara): la cessione di Tonali ha di fatto consentito di salvare la baracca nell’esercizio appena concluso, che diversamente avrebbe chiuso in passivo di oltre 40mln. Per inciso, la cessione di Sandro è iscritta a bilancio per 59.8mln, ai quali vanno sottratti 4.3mln da riconoscere al Brescia (siamo quindi molto lontani dagli 80mln sventolati a suo tempo dalla fanfara per far digerire il boccone alla tifoseria).
La seconda è che, in assenza di risultati sportivi apprezzabili nella stagione in corso (leggasi passaggio agli ottavi in Champions ed ingresso nelle prime 4 posizioni in campionato), per i quali l’attuale società mostra da sempre un interesse assolutamente marginale ed esercita un peso politico prossimo allo zero nelle sedi istituzionali preposte, il prossimo bilancio sarà assai peggiore di quello appena chiuso, a meno di non intervenire con la cessione di uno dei pochi top player ancora presenti in rosa (e sotto questo punto di vista “i mal di pancia” più o meno indotti di Theo e Leao andrebbero visti da una prospettiva diversa).
Resta infine da considerare un aspetto che nel bilancio non compare (e non potrebbe essere altrimenti), ossia “il piccolo debituccio” da oltre 600mln della controllante Redbird nei confronti dell’ex (?) controllante Elliott in scadenza a giugno 2025: avremo modo di riparlarne a tempo debito, ma l’autofinanziamento di AC Milan più che una virtù appare una necessità di fatto.
Max
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