Faccio una doverosa premessa.
Il tema del calciomercato in una scala da 1 a 100 mi appassiona 5, ossia pochissimo.
Soprattutto per quella pletora di “giornalisti” cazzari che riescono nella non facile impresa di farsi pagare per scrivere minchiate h24 per 365gg all’anno, nella maggior parte dei casi senza uno straccio di fonte affidabile.
Ancora più cazzari mi sembrano quei “tifosi” che pendono dalle loro labbra seguendoli sui profili social dalla mattina alla sera alternando esaltazione a depressione sulla base della “notizia” giornaliera, spesso ribaltata il giorno immediatamente seguente.
E’ un giochino apparentemente innocuo che tanto innocuo in realtà non è, visto che cela gli interessi di procuratori famelici e la ricerca esasperata di clickbaiting a 360 gradi.
Ma non è questo l’argomento del post, intendiamoci: con una giravolta degna di Giroud, oggi ho deciso di percorrere le stesse piste, impostando la “mia” campagna acquisti per l’estate, chiarendo però fin da subito che non ho alcun tipo di informatore ma semplici desiderata, sicché chi non ha interesse a leggere le mie panzane può fermarsi tranquillamente qui e passare direttamente alla sezione commenti.
Partiamo dall’aspetto fondamentale della questione, la definizione del budget, non posso certo pensare di andare a fare shopping senza sapere quanto posso spendere: certo, posso decidere di pagare con carte di credito o revolving, ma è risaputo che non è questa la linea della casa.
Nella campagna acquisti/cessioni della scorsa estate, il Milan ha chiuso il suo mercato con un saldo negativo di 70 milioni, arrivando in ogni caso a più che dimezzare la perdita di esercizio (come vedremo dal bilancio in pubblicazione al 30 giugno).
Non è illusorio pensare che alla luce dei premi legati allo scudetto vinto, delle maggiori entrate da sponsor (l’adeguamento del contratto Puma è il primo esempio, altri se seguiranno) e dei maggiori incassi da botteghino grazie a stadi sperabilmente a piena capienza e ad un auspicabile più lungo percorso in Champions League, la nuova società decida di destinare al mercato 30/40 mln in più.
Ai quali aggiungerne altri 30/40 da cessioni a vario titolo che vedremo nel dettaglio, portando il budget per gli acquisti intorno ai 150mln complessivi: quel mercato importante, insomma, richiesto a gran voce da Paolo Maldini per fare il salto di qualità definitivo e tornare a dire la nostra anche in Europa.
Teniamo presente, infine, che la rinuncia a giocatori dai contratti pesanti come Romagnoli, Kessie, Bakayoko e Ibrahimovic (quest’ultimo probabilmente destinato ad un contratto simbolico da capitano-non giocatore) libererà risorse per circa 25/30 mln lordi a livello di monte ingaggi, sufficienti per i doverosi adeguamenti contrattuali dei migliori giocatori già in rosa (Leao e Tonali su tutti) e per far fronte a nuovi innesti di qualità dall’estero sfruttando le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Crescita.
Stabilite le regole del gioco, andiamo a riempire il carrello, reparto per reparto.
REPARTO DIFENSIVO – SPESA AL NETTO DELLE CESSIONI 25 MLN
Sui portieri pochissimo da dire, se non che Plizzari potrebbe rientrare per fare il terzo al posto di Mirante, per la questione legata alla composizione delle liste.
Conferma anche per i 4 laterali, ai quali può aggiungersi alla bisogna anche Pierre Kalulu, il riscatto di Florenzi dovrebbe essere pagato dal riscatto di Duarte da parte dei turchi.
Un centrale titolare invece va preso, vuoi per la giusta rinuncia ad un Romagnoli eterno inespresso, vuoi per le incognite fisiche legate al rientro di Kjaer dopo il lungo infortunio, vuoi per un calendario molto compresso che porterà la squadra a giocare quasi sempre ogni tre giorni imponendo la necessità di rotazioni di livello.
Un Caldara di ritorno, ormai praticamente ammortato e reduce da una stagione con buona continuità, potrebbe in minima parte finanziare l’investimento sul centrale con una cessione low cost (si attendono amatori, vieni avanti C..ondor), ma temo che un trentello sia indispensabile per portare a casa il quarto centrale di livello: se sarà Sven Botman aggiungeremo centimetri sui calci da fermo (195) e piedi educati nella prima impostazione, se invece sarà Gleison Bremer cadremo comunque in piedi, aggiudicandoci uno dei migliori centrali della passata stagione (il primo è un profilo più sovrapponibile a Kjaer, il secondo a Tomori).
REPARTO DI CENTROCAMPO – SPESA AL NETTO DELLE CESSIONI 20 MLN
In questo settore del campo, accanto ai confermatissimi Tonali, Bennacer e Bravo Rade, siamo destinati a perdere la fisicità di Kessie e di Bakayoko (vabbè…).
Il rientro di un più smaliziato Tommaso Pobega sarà utilissimo nelle rotazioni sulla mediana, l’acquisto che si dà ormai per fatto del portoghese Renato Sanches porterà invece tecnica ed inserimenti, dotandoci di un giocatore indifferentemente schierabile accanto a Tonali o Bennacer, come anche 20 metri più avanti, a fare il centrale a ridosso della prima punta.
REPARTO OFFENSIVO – SPESA AL NETTO DELLE CESSIONI 65 MLN
Questo è a mio avviso il reparto che necessita degli investimenti più corposi, se è vero che i campionati in Italia si vincono con la miglior difesa (e quello appena terminato ne è l’ennesima dimostrazione), per prevalere in Europa devi essere propositivo, e l’ultimo Milan è apparso troppo spesso Leao-dipendente.
Del giovane profilo belga Charles De Ketelaere vi ha già detto tutto quanto ieri lo Zar nel suo mirabile post, confesso di averlo visto giocare troppo poche volte per esprimere un giudizio definitivo, ma non oso oppormi al mainstream del Night che se ne è innamorato prima ancora del suo arrivo: leggo di 192cm di trequartista dotato di ottima tecnica che ama partire da destra per accentrarsi, l’investimento richiesto (30 mln a salire) è di quelli che contraddistinguono i giocatori fatti e finiti, speriamo lo sia davvero.
Sicuramente più inquadrabile nella categoria delle scommesse è l’arrivo di Yacine Adli (8 mln), giovane trequartista francese lasciato in prestito al Bordeaux nell’ultimo anno ma probabilmente ancora acerbo, può essere una valida alternativa sulla trequarti come Brahim Diaz o Junior Messias : sì, a prezzi modici io lo riscatterei, se devo fare cassa in quella zona di campo preferisco cedere Saelemaekers invece che Rebic, potendo preferisco tenermi Psyco-Ante che a parità di prezzo (15/20 mln) ha sicuramente più frecce al suo arco.
Un altro po’ di soldini arriveranno con il riscatto certo di Hauge (12 mln) e con i probabili introiti derivanti dalla rivendita di Paquetà e Pessina (10 mln circa).
Per completare la trequarti sento parlare di Noa Lang, talentuoso esterno offensivo del Bruges che verrebbe via intorno ai 20 mln: francamente per fare il salto di qualità definitivo in quella zona del campo occorre altro, ci vuole il colpo da 60/70 mln che faccia dire a tutta Europa “AC Milan is back”.
Quel profilo corrisponde a mio avviso al nome di Christopher Nkunku, 24enne fuoriclasse franco-congolese del Lipsia che sa fare praticamente tutto dalla trequarti in su, esploso definitivamente nella stagione appena trascorsa dopo un lungo apprendistato nelle giovanili del PSG e nella squadra tedesca.
La sua rapidità ed i suoi mezzi tecnici sono impressionanti, può fare indifferentemente il trequartista, la punta centrale o il falso nove, in stagione nelle 50 partite complessive disputate nelle varie competizioni ha messo insieme 35 gol e 19 assist, e attenzione non concentrati su squadre della bassa Bundesliga stile Greuter Furth, ma distribuiti tra Bayern, Dortmund e M’gladbach in campionato e City, PSG e Atalanta in Europa.
Sicuramente per strapparlo alla concorrenza occorrerà corrispondergli un ingaggio da top-player, sullo stile di quello che sarà necessario per il rinnovo di Rafa Leao, ma finiremmo per ritrovarci in squadra due fuoriclasse assoluti, in grado di far venire il mal di testa a qualunque difesa giocando a supporto della prima punta (Olivier Giroud o l’ottimo nuovo arrivo Divock Origi).
In termini strettamente economici, se tutti i tasselli andassero al loro posto credo si possa fare, dato che i due super ingaggi andrebbero a sostituire quelli corrisposti quest’anno a Ibra e Romagnoli.
In termini squisitamente tattici mi sembra già di sentire le vostre obiezioni, dato che una trequarti in grado di schierare De Ketelaere, Nkunku e Leao a supporto dell’unica punta porrebbe sicuramente qualche problema di equilibrio, al quale peraltro si potrebbe ovviare tenendo i due mediani e i due terzini un po’ più bloccati (e magari schierando Kalulu sulla destra).
Di base sono dell’idea che se ho giocatori buoni li schiero tutti, l’equilibrio in campo possono trovarlo da soli o con l’aiuto dell’allenatore.
Non dimentico la lezione di Carletto nel Milan 2002/2003, quando schierava Rivaldo (a fine corsa), Rui Costa (quasi) e Seedorf alle spalle di Sheva o Pippo, con un ex trequartista come Pirlo a fare il regista arretrato davanti alla difesa.
Quel Milan disputò alcune delle più belle partite della sua storia recente, ed è quasi inutile ricordarvi come si concluse quella stagione.
Max
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