Siamo Campioni d’Europa.
Lo siamo con pieno merito, e la cosa è ancora più incredibile pensando al punto da cui siamo partiti 3 anni fa.
La finale di questa sera era iniziata sotto i peggiori auspici, il gol preso a freddo dopo appena due minuti aveva esaltato a dismisura uno stadio già carico a pallettoni.
Ma dopo un quarto d’ora di smarrimento, la squadra ha ritrovato il bandolo della matassa e ha cominciato a macinare gioco, quel gioco che è stato il filo conduttore di tutto il nostro Europeo.
Con un centravanti vero forse si poteva anche chiudere prima, ma in realtà è più bello cosi.
Un caro saluto agli amici inglesi, che domani potranno degnamente celebrare la festa nazionale chiesta a gran voce con molto anticipo, it’s coming to Rome.
Donnarumma: 8 Decisivo come contro la Spagna, tre rigori parati in due partite ci regalano la Coppa, non credo rimpiangeremo l’uomo ma il giocatore temo di sì
Di Lorenzo: 6 Dormita colossale sul gol di Shaw, poi inizia a combattere e resta a galla
Bonucci: 8 Suo il gol che ci riporta in vita, impeccabile in chiusura come in impostazione, freddo dal dischetto, difficile chiedergli di più
Chiellini: 8 Alla vigilia dei 37 anni coglie in azzurro quel successo internazionale soltanto sfiorato con la maglia strisciata, decine di interventi a spazzare qualunque cosa capitasse dalle sue parti hanno ricordato il Cannavaro del 2006
Emerson: 6,5 Ad inizio partita si fa attirare due volte al centro lasciando sguarnita la fascia sinistra e nella prima circostanza ci scappa il gol, col passare dei minuti cresce di rendimento proponendosi anche in avanti con buona continuità
Florenzi: SV
Barella: 5,5 Frullato dalla mediana inglese, ci capisce poco dall’inizio alla fine ricorrendo troppo spesso al fallo fino all’inevitabile sostituzione
Cristante: 6,5 Entra con personalità e mette i suoi centimetri nella spizzata su corner che porta al gol del pareggio
Jorginho: 7 Stasera unisce alle consuete geometrie un animus pugnandi talvolta anche sopra le righe, rischia il rosso su Grealish e si divora il match ball dagli 11 metri, ma il suo Europeo rimane sontuoso
Verratti: 7 Partita di sostanza più che di forma, lavora un numero incalcolabile di palloni e lotta senza paura nella zona nevralgica del campo
Locatelli: 6,5 Entra nell’extra time e si cala velocemente nel clima di battaglia
Chiesa: 7,5 L’unico vero fuoriclasse della nostra squadra dalla trequarti in su, ogni volta che entra in possesso di palla punta dritto verso la porta mettendo in grossa difficoltà i legnosi centrali inglesi
Bernardeschi: 7 Che dire? Alla fine su di lui aveva ragione il Mancio, entra con coraggio e dimostra grande freddezza dal dischetto
Immobile: 4,5 Suo malgrado l’Italia la porta a casa lo stesso, difficile ricordare un centravanti azzurro più insignificante
Berardi: 6,5 Ci mette corsa e lotta, e sfiora un gol al volo che sarebbe diventato la copertina degli Europei
Insigne: 6,5 Due o tre conclusioni a dir poco rivedibili, ma di lavoro sulla fascia di competenza ne fa parecchio, più quantità che qualità insomma
Belotti: 6 Entra come di consueto nel finale per fare a botte, e in questo senso anche stasera missione compiuta
Mancini: 10 (il migliore) Nel momento più buio del calcio italiano ha visto ciò che nessun altro riusciva a scorgere, tracciato il sentiero del gioco tutto il resto è venuto di conseguenza: fiducia, consapevolezza, unità d’intenti, compattezza e coesione, complimenti Mancio, questo trionfo è soprattutto tuo.
Max
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