Ultimo giorno di Luglio e poi finalmente arriva Agosto, il mese che ci porta all’inizio del campionato. Perché quanto bello è rivedere i nostri ragazzi in campo e sentire quella attesa anche per una inutile partita estiva. Queste sono le mie sensazioni e mercoledì sera ho avvertito il brivido nel poter finalmente vederli all’opera. Chiaramente come si diceva una volta e calcio d’agosto, il periodo preferito per gli intertristi che collezionavano trofei tim e casse di Moretti a go go, però rivedere il rosso e nero su un rettangolo verde a me procura sempre una forte emozione.
Non prendiamo troppo sul serio queste partite, perché i ritmi di gioco son blandi e si tira indietro un pò la gamba. Però vedere che la squadra gioca a memoria, che ha la sua impostazione fa sempre più piacere. Rivedere che il gruppo c’è ed è unito è sempre molto importante e che ne dicano su questi valori il buon Paolo sta puntando molto, per esperienza personale e acquisita, e poi non dimentichiamo che papà Cesare è “figlio” di Rocco. Sempre Paolo a Reggio Emilia disse più o meno così “gli scudetti oltre che con i giocatori si vincono con gli uomini soprattutto nei momenti difficili”. Ecco questa frase, al netto delle varie ed estenuanti trattative di mercato, credo sia da scolpire nello spogliatoio e comunque si vede in campo.
La partita con i modesti austriaci cosa ci ha lasciato? Secondo me due cose importanti, che Yacine Adli è un gran bel giocatore, ha talento e il suo modo di giocare a uno o massimo due tocchi mi fa impazzire, la seconda che se Rebic sta bene per noi è un giocatore importantissimo perché allunga la rosa, e ci può dare molte soluzioni tecniche e tattiche che lo scorso anno non abbiamo avuto.
E io sono già in fremita attesa per stasera perché i ragazzi scendono nuovamente in campo per il primo vero test importante della stagione. Manca poco all’inizio del campionato ed inevitabilmente anche il livello delle amichevoli si alza.
Marsiglia Milan, stadio Velodrome, chissà se a Maldini ritorneranno in mente gli stessi pensieri e ricordi che faccio io. Eh si perché per chi ha i capelli bianchi come me, questo connubio non ci può che riportare indietro a quella sera del 20 marzo 1991, la famosa notte dei riflettori.
In quegli anni il Marsiglia sta facendo capolino nel panorama europeo, poi però scopriremo anche qualche altarino poco simpatico, il Milan è bicampione europeo e contro ogni pronostico, all’andata il Milan pareggia a San Siro per 1-1. Fu un risultato negativo, i mugugni di Milano sembrano interminabili. La squadra di Sacchi, per quanto fortissima deve conquistarsi il passaggio del turno nella bolgia del Velodrome. Un impianto non può fare gol ma può condizionare gli animi, gli umori e le emozioni. Com’è prevedibile in quella partita l’ansia e i malumori interni alla squadra iniziano a venire a galla. Al 75 minuto i francesi vanno in vantaggio, Abedi Pelè crossa il pallone in area, Papin colpisce di testa favorendo Chris Waddle. L’esterno inglese (Maldini ha dichiarato che è stato uno dei pochissimi giocatori a metterlo in grossa difficoltà nella sua carriera), con un tiro secco di prima intenzione realizza il gol francese. Gran gol, nulla da dire e da fare per Seba Rossi, al suo esordio assoluto in Europa. Ora per il Milan il nemico numero è diventato il cronometro. Scorre, scorre. E ancora inesorabilmente il tempo scorre. Il muro marsigliese non cede, poi all’improvviso una parte del campo piomba nel buio. Una delle quattro torri del Velodrome si spegne.
In quell’istante monta grande agitazione, e soprattutto l’ingegnosa idea di Adriano Galliani…..evito di dilungarmi nei ricordi perché tutto quello che succede poi è storia. Di fatto il Glorioso Milan di Sacchi finisce in quella notte, la squadra è logora, stanca mentalmente e anche in campionato finirà alle spalle della Sampdoria e a pari punti con l’Inter. Chissà se a Paolo ritorneranno in mente questi ricordi quando entrerà nel rettangolo di gioco francese, credo di si.
Scusate questa mia divagazione, ma quando ci sono delle coincidenze storiche è più forte di me, il mio lato amante della storia esce e non riesco a resistere.
Per tornare a stasera credo che a parte gli acquisti che verranno fatti la squadra stia proseguendo il suo percorso di crescita iniziato tre anni fa, abbiamo perso degli importanti pezzi per strada, soprattutto per scelte loro, ma ne abbiamo acquisiti degli altri. Ora la squadra ha una sua identità, chiara e ben delineata e io che guardo e che amo il campo mi limito solo a questo, il resto lasciamolo fare a chi ha voglia di perdere tempo.
Chiudo con un grandissimo ringraziamento a tutti Voi, vi ringrazio per il grande apprezzamento che mi avete manifestato per i miei ritratti, quando posso attingere nella secolare storia rossonera mi sento a casa. Non vi ho risposto nei commenti ma lo faccio qui…grazie veramente di cuore, questo vostro entusiasmo mi spinge a scriverne altri. E come sempre Forza Milan, la cosa più importante.
FVCRN
Harlock
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