Asimmetrie

11734

Be’, che io odi con tutta me stessa l’Indegno è un fatto acclarato. Quell’individuo mi repelle. Però…. Che felicità quando ha parato il rigore finale. Sììì!!! Ci sono asimmetrie nel mio modo d’essere? No. L’Italia è campione d’Europa. E io mi sento italiana fino al midollo. Mi sono emozionata e commossa in quel tripudio di tricolori. Una persona dotata di non eccelsa intelligenza è riuscita a dire che l’Europa ha vinto contro la Brexit. E’ brutto fare i nomi. Niente, però, ho sentito dire riguardo ai cognomi. E allora…..Ma va’ a da’ via i ciapp, Moretti. Certo che sono davvero strani questi Inglesi. Si inginocchiano in omaggio al politicamente corretto e poi si tolgono dal collo con disgusto la medaglia d’argento. Inondano i social con messaggi raccapriccianti verso i ragazzi di colore che hanno sbagliato i rigori. Questi sì che sono beceri razzisti. Non certo quelli che rifiutano di inginocchiarsi perché, sentendosi estranei a qualunque forma di discriminazione, non vogliono omologarsi a un pensiero unico che sa di interessato conformismo. Sono una persona semplice. Abbiamo vinto la finale, il genitore 1 di tutte le partite, e sono felice. Che Iddio mi perdoni. Lo devo confessare. Per una volta mi è risultato simpatico perfino… Mi fa specie dirlo. Mai avrei pensato che potesse capitarmi una cosa simile. Insomma, mi riferisco a Chiellini. Ecco, l’ho detto. Zizzo no, si capisce. Ma Bonucci e Chiesa… Ho esultato sul gol del primo. Mi sono preoccupata sull’infortunio del secondo. Altro che asimmetrie. Mi sono trovata di fronte a un improvviso, momentaneo ribaltamento di sensazioni che mi ha financo spaventato. Va bene, dai. L’Italia è l’Italia. Ho tifato tanto anche per Berrettini. Bravo, Matteo. Hai incontrato un Djokovic al massimo della condizione. Non c’era niente da fare. Tu sei un grande. Il futuro ti sorride. Il tuo modo di accettare la sconfitta e il secondo posto è una lezione di sportività per gli spocchiosi calciatori inglesi. Complimenti a Nole, cuore rossonero.

Anche tu hai parato due rigori. Per fortuna non è bastato.

Certo che nella vita, oltre che bravura, ci vuole fortuna. Zizzo è diventato eroe e miglior giocatore degli Europei, perché ha parato due rigori in finale. Pickford viene considerato un portiere mediocre. Eppure due rigori a Belotti e Jorginho li ha presi anche lui, eh! Io non ho mai discusso le doti tecniche di Zizzo, intendiamoci. Lui ha qualche pecca solo sulle uscite alte. L’ha confermata, non pagando dazio. Le pecche a livello umano , invece, sono enormi. Andarsene a zero ci ha procurato un grave danno economico. L’ha fatto per far guadagnare una sontuosa commissione al suo rotondo compagno di merende. Questa è un’infamata. Senza se e senza ma. Altro che cuore rossonero! Sei uno squallido, indegno ipocrita. Neanche un grazie hai saputo dire. La tua crescita di uomo? Fammi il piacere… Un quaquaraquà sei. Gli uomini sono altri. Adesso tutto ti va bene e la cosa, per quel che concerne gli Europei, fa piacere anche a me. Ma il destino ti presenterà il conto. Noi ti abbiamo perdonato più di una papera. Altrove non sarà così. Sapevamo che hai grandi qualità. Quelli che ora dicono che sei il più forte portiere del mondo, invece, prima ti chiamavano Paperumma. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Oddio, c’è sempre qualche eccezione. Penso a Giuda. Nel caso del Raiola’s boy, però, il proverbio si applica alla perfezione. Ma basta parlare di Zizzo, che è il passato. Nessun rimpianto. E nessuna colpa da attribuire alla Società. Occhio a Kessie, però, eh! Forza Mike!

Le asimmetrie a volte funzionano. In arte possono essere un elemento originale che crea bellezza. E l’asimmetria tra particelle e antiparticelle, due entità che si annichilano quando vengono a contatto, ha permesso la formazione del nostro universo dopo il Big Bang. L’asimmetria dei calendari tra andata e ritorno, però, non mi entusiasma. Non sentivo proprio la necessità di questa trovata. Per quale ragione è stata elaborata? Bah! Per questa volta sono restia a parlare di Mercato. Giroud? Insomma…. Benino, dai. Per il resto non voglio continuare a seguire voci che lasciano il tempo che trovano. Avrei voluto De Paul. Vlasic? Preferirei Sabitzer. Hauge e Pobega? Preferirei tenerli. L’esterno destro forte? Se non si riesce a raggiungerlo, cosa più che probabile, si può cambiare modulo. Il mio timore è che la proprietà ponga il veto ad ulteriori esborsi e che, quindi, si combini ben poco. Tremo all’idea di perdere anche Kessie a zero l’anno prossimo. Ma poi mi dico : “ Saranno mica deficienti!”

Uscito il calendario asimmetrico! Prima a Genova con la Samp. Lazio in casa alla terza. Gobbi allo Stadium alla quarta e Atalanta in trasferta alla settima. Tre concorrenti dirette nelle prime 7. Non proprio un approccio morbido al campionato. Derby alla dodicesima. Gli Orrendi hanno un inizio decisamente più soft del nostro. Sono curiosa di vedere che squadra allestirà la Salernitana. Mi pare siano 10 i giocatori tornati alla casa madre. Chissà perché, ma non avevo dubbi sul fatto che venisse accettato il trust di Lotito. Sarà perché conosce il Latino, ma lui ha molto più peso politico di noi. Grrrrr!!!!!!!! Girone di ritorno. L’asimmetria ci fa un bel regalo. Incontreremo gli uni dopo gli altri Gobbi e Orrendi proprio mentre è in corso la Coppa d’Africa. E ti pareva. Senza asimmetria avremmo potuto giocare il derby con Fanck e Ismael. Sono maligna se dico che me l’aspettavo? Eh, la sorte è stata matrigna. Siamo abituati. Per noi va sempre così. Non ho l’impressione che la Società cerchi di battersi, per parare i colpi dell’avverso destino. Sbaglio? Inutile tifare perché Costa d’Avorio e Algeria escano subito. La Dea Eupalla non ci vuole bene. Le farebbe arrivare diritte in finale. Meglio fingere indifferenza. Mi costa un po’ dirlo, ma Mancini è davvero bravo. Grazie, Azzurri (tranne uno). Abbasso le asimmetrie! Forza Milan!

Chiara

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.