basta!

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Avevo pensato di condensare il pezzo in una sola parola. “ Basta!” Oppure in tre. “ Chiuso per ferie.” Ne ho bisogno, visto il continuo stillicidio a cui mi sottopone la nostra Società. Uno stress, un disagio psicologico come i miei richiedono una semplice terapia: staccare la spina. Certo, le vacanze costano. La durata è commisurata ai soldi che si hanno a disposizione. Potrei chiudere per poco tempo. Ma anche una mini vacanza va bene in certi casi. Quanti giorni potresti permetterti tu, zio Yongho, prima di finire i soldi? Anche un post minimal, comunque, avrebbe un suo perché. Tanto ci pensate voi, ragazzi, a tener vivo il blog con i vostri commenti. Anzi, l’idea più giusta sarebbe stata un’altra. “Chiuso per infortunio. Mi sono rotta le scatole.” Io non ne posso più, eh! Basta!Come faccio a continuare ad inseguire bonifici di carattere anguillesco e ipotetici soci di minoranza che spaziano dalla Malesia agli States? Almeno ho ritrovato un po’ della mia fanciullezza, ripensando a Sandokan, Mompracem, Yanez de Gomera, Tremal Naik. E pure alla perla di Labuan. Nonostante queste pagliacciate, alzi la mano chi ogni mattina non si sveglia, andando subito al Pc con l’assurda speranza di qualche bella novità. Lo confesso, io la tengo bassa.

I Mondiali mi scivolano addosso. Con i nostri chiari di luna e senza l’Italia sono come la Liguria senza il mare. Cr7- Spagna finisce 3 a 3. André entra gli ultimi 10 minuti. Per me è uno stucchevole dejà vu. La Francia fatica da matti, ma la spunta con l’Australia. Le aquile nigeriane sembrano polli impacciati. La Croazia li spenna a dovere. Messi stecca ancora una volta con l’Argentina. E vai, piccola Islanda! La Danimarca supera un Perù che sbaglia troppi gol. A proposito, ma che bel terzino Advincula! Io ignoravo la sua esistenza. Il Messico fa secca la Germania e la cosa non mi spiace. Tutt’altro! Mi sa che un po’ di merito vada anche a jodis. Serbia avanti con Kolarov. La Svizzera inchioda sul pareggio il super favorito Brasile. Ho osservato con interesse la partita per via di RR. Che dire? Lichtsteiner, vent’anni per gamba, è molto più dinamico di lui. Ha giocato meglio Strinic. E ho detto tutto.

Mondiali o non Mondiali, comunque, il pensiero va sempre al verdetto Uefa. Domani si muoverà la nostra Task force che tanti bei risultati ha ottenuto in sede di voluntary e settlement agreement. Nel frattempo il debito è stato rifinanziato? Manco per niente! Si è palesato qualche socio? Figuriamoci. E allora come si fa ad essere ottimisti? Semplice. Si va da Battiato e gli si chiede che roba ha preso quando vedeva Gesuiti euclidei vestiti come dei bonzi, per entrare a corte degli imperatori della dinastia dei Ming. Imitandolo, io posso tranquillamente vedere il Milan ammesso alla Coppa Uefa. E alla Champions dell’anno prossimo. O no? E poi Gian se la prende perché mi piacciono i Pooh. Neppure i vasi Ming mi stuzzicano. A noi una decina di anni fa si è aperto il vaso di Pandora e da allora è stata tutta una disgrazia. Tranne la piacevole e fugace parentesi Ibra. Ai Gesuiti euclidei preferisco il Dio delle città. O il pensiero che si veste di sole. O la donna dell’amico, della quale peraltro non mi interessa nulla, essendo io etero. Vuoi mettere come sia più leggero concentrarsi su chi fermerà la musica piuttosto che sui bonzi? Va bene, la butto in vacca, per cercare di sfuggire alla mia rabbia e alla mia amarezza. Faccio sempre così nei momenti difficili. Il tentativo di sorridere è l’arma che uso quando ho la faccia truccata di malinconia. Continuo a non capire niente della nostra situazione. Tranne il fatto che siamo nella me…nta. Questo dimostra che sono proprio una matematica. Infatti l’attrazione è fisica. L’affinità è chimica. Il non capire un cappero è matematico. Soprattutto in certe situazioni. Magari la faccenda dipende dal fatto che ho avuto il dono dell’intelligenza,

ma è rimasto incartato. Mi sa che resti incartato pure Suso. Non vedo frotte di Ds pronti a pagare la clausola rescissoria, pure non elevatissima. Chissà perché…… In questo caso una spiegazione ce l’avrei. E come!

Nel mio piccolo, ho trattato degli affari. Niente a che fare con miniere di fosforo, credenze o facezie simili. Qui si parla di magliette. Non quelle dello zio Yongho, eh! Non ditelo a nessuno, perché deve essere una sorpresa per il 23. Certo che i gestori delle serigrafie sono dei tipi poco malleabili. Più dei parrucconi dell’Uefa. Arrivo a dire che hanno un bidone dell’immondizia al posto del cuore. Mi sembrano dei piccoli Lotito. Comunque ho concluso il mio faticoso affare, perché anch’io sono un tipo tosto. Chi verrà alla festa del 23, vedrà. Mira, se mi vuoi come aiutante, sono a disposizione. L’esperienza maturata in settimana mi ha insegnato molto. Ora non c’è nessuna trattativa che mi spaventi. Chiuso per ferie? Un cappero! Qui bisogna essere sempre sul pezzo. Chissà mai che dalla Cina arrivi un piccione viaggiatore. E che plani direttamente su Nyon. I nostri prodi andranno con una lettera del nuovo, misterioso, etereo, impalpabile socio? Ci credo poco. L’importante è che non ci marchino con una lettera scarlatta. Quella della vergogna. Nel romanzo di Hawthorne era la A di adultera. Io vorrei evitare che ci appioppino la P di pagliacci.

Mica vero che il Frosinone è venuto in A? Sono contenta per Gian, un frusinate Doc. Oddio, c’è uno Zamparini infuriato e pronto a fare ricorso. Non ho seguito la faccenda. Sono focalizzata sul mio Mantova che si dibatte tra i Dilettanti, in preda a una grave crisi societaria. Credo, però, che il nostro Gian potrà vedersi il Milan nella stadio di casa. Già, ma che Milan si gusterà? Calma. Per il Mercato c’è tempo. Magari andremo alla fiera dell’Est. Ora bisogna pensare alla Camera Giudicante. Ci presenteremo domani. Voglio sperare che andremo lì agguerriti. Qualunque sia la reale situazione finanziaria della proprietà, dobbiamo muoverci con il coltello tra i denti, minacciando esorbitanti richieste di danni in caso di un’esclusione che non è prevista dalle norme. Se, come al solito, assumiamo l’atteggiamento pugnace di un pollo nudo davanti allo spiedo, non rispondo più delle mie azioni. Non sono nata per soffrire, subire, dichiararmi dolorosamente stupita e abbassare la testa. Non ho la vocazione ad indossare i panni della vittima. Non ne posso più di preoccupazioni e di mortificazioni. Basta! Per carità, nel calcio, come nella vita, bisogna saper perdere. Ma solo dopo aver lottato con tutte le proprie forze. E le sconfitte devono essere la base da cui ripartire con ancora maggior voglia per ottenere nuove vittorie. Forza Milan!

Chiara

P.S: ricordatevi di votare il peggiore difensore della stagione!

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.