Beer Sheva e dintorni

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Appurato che Josè Mauri, al cospetto di Bertolacci, sembra un campione, archiviamo questa vittoria un po’ imbarazzante. Mamma mia, abbiamo preso due gol dal Dudelange. Siamo stati sotto per un quarto d’ora abbondante. Alzi la mano chi non ha pensato che volessimo imitare gli Orrendi nelle loro imprese con il Beer Sheva. Abbiamo rischiato di oscurarle. Poi gli ingressi di Suso e Josè Mauri e la pochezza del Dudelange hanno scacciato gli spettri. Ma le preoccupazioni rimangono. E sono tante. Resto spiacevolmente perplessa di fronte alla prova sbiadita di Higuain. Gonzalo, avevo apprezzato molto le tue parole. Capisci, però, che, se tu mi scendi in campo così svogliato e amorfo, quel che dici perde di credibilità. E mi cadono le braccia. Dai, Pipita. Mettiti in riga. Abbiamo bisogno di te. Ma anche tu di noi, se vuoi dimostrare quel che vali. Non siamo una squadra eccezionale? D’accordo. Allora cerca di prenderci per mano e di aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi. Cadere preda di nervosismi e frustrazioni non ti giova di certo. Bisogna stringere i denti in questo Dicembre terribile che ci aspetta. Occorre non staccarsi troppo dal quarto posto. Poi a Gennaio arriverà qualche rinforzo. Giusto, Società? Ci siamo capiti, Gonzalo? Qua la mano, dai.

Regalami una grande partita con il Parma, Hakan!

D’accordo, abbiamo fatto tante cose brutte. E le abbiamo fatte bene, eh! Ci vuole del talento per permettere al Dudelange di segnare due gol. Ma una cosa bella c’è stata. Anzi, bellissima. Il gol di Calha. Finalmente, Hakan! Benedetto ragazzo, hai nei tuoi piedi capacità balistiche che appartengono a pochi. Perchè le lasci decantare nel magma dell’inespresso? Ora tirale fuori con continuità, ti prego. Domenica ci aspetta il Parma. Sarà durissima. Dacci una mano! Abbiamo un estremo bisogno di te. Perché dobbiamo giocare Domenica, oltretutto a Mezzogiorno? Perchè non riusciamo mai ad avere un adeguato tempo di recupero dopo gli impegni in Uefa League? C’è qualcosa che non va, maledizione al secchio! Arbitraggi e calendari ci penalizzano sempre. Società, fatti sentire!

Io mi sono fatta sentire poco durante la partita. Churchill diceva che il successo è l’abilità di passare da un insuccesso all’altro, senza perdere entusiasmo. Certe prestazioni, però, l’entusiasmo te lo fanno perdere, eh! Insomma, dopo quel primo tempo una mangia un po’ di formaggio e salume, innaffiando il tutto con una Beer Sheva. E meno male che sta leggera. L’inizio della ripresa, infatti, con il secondo gol del Dudelange, le avrebbe fatto rimanere sullo stomaco una cena più pesante. Consiglio ai naviganti. Quando il Milan gioca all’ora dei pasti, astenersi da Cassoeula, trippa, bagna cauda et similia. Potrebbero essere letali. Trattare con cautela anche le bevande. Una Beer Sheva , per esempio, è pericolosa in quanto foriera di insani tentativi di emulazione. Comunque, dopo tenui, stizzite e mortificate smoccolate arriva qualche raggio di sole. Insomma, un po’ si fan gol loro, un po’ li facciamo noi e, pur senza gloria, evadiamo la pratica. Io tiro un sospiro di sollievo. Avessimo perso o anche pareggiato contro dei semi dilettati, saremmo diventati lo zimbello di tutti. Ci sarebbe venuta voglia di essere su Marte, insieme alla sonda Insight, per sfuggire al pesante dileggio. Limitiamo, quindi, la comprensibile amarezza e pensiamo al Parma. Avevo voglia di vedere Halilovic, il nostro puffetto. Il ragazzo, dopo un inizio promettente, è scomparso dai radar. L’entrata di Suso è stata fondamentale nell’economia della partita. Purtroppo non abbiamo potuto lasciare Jesus in panchina. Neppure contro i Lussemburghesi. D’altra parte è stato giusto fare del turn over. Cappero, decimati come siamo, non possiamo tirare il collo ai titolari rimasti arruolabili. Una situazione davvero difficile la nostra. Io non avrei schierato neppure Cutrone. Indisponibile Casti per squalifica, avrei messo Borini accanto a Higuain. Invece il Pipita è andato in black out e non ci fosse stato Patrick….. Adesso sono preoccupatissima per Baka. Cosa si sarà fatto? Spero poco. Ma come può recuperare in due giorni? Due giorni e poche ore! Senza contare le sempre efficaci cure di Milan Lab. Grrrrrrr!!!!!!!!

Va bene. Anzi, no. Ma è inutile farsi il sangue cattivo. Qui si spera e basta. Certo che la Lazio l’abbiamo proprio sfiancata, eh! Ha preso due pere dall’Apollon. I Ciprioti non lo sanno, ma ci devono ringraziare . Come il tizio che vide un signore cercare inutilmente di infilzare un’ oliva con lo stuzzicadenti. Il tapino fece parecchi tentativi a vuoto. Ad un certo punto l’altro si avvicinò con fare superiore, infilzò l’oliva e gliela porse, sogghignando. Non ottenne soddisfazione. “ Bella forza. Gliel’avevo stancata io….”Speriamo siano stanchi anche gli Orrendi, che vanno ad affrontare una Roma decimata . Certe fortune capitano sempre agli altri, eh! L’orrendino Andrea mi perdonerà, se ho un po’ goduto sul gol di Eriksen. Solo un Pochettino, però. Credo, infatti, che riusciranno a qualificarsi. Non riesco a vedere un Tottenham che espugna il Camp Nou. D’accordo, il Barça è matematicamente primo nel girone. Ma è difficile che i Catalani possano perdere senza colpo ferire di fronte al loro pubblico. Io, sinceramente, la vedo più grigia per il Napoli, che pure ha la qualificazione nelle sue mani e non in quelle di altri. Non metto, comunque, limiti alla divina provvidenza. Poche storie. Noi dobbiamo pensare alla Coppa piccola. Praticamente giocheremo ad Atene come fosse una eliminazione diretta, partendo da un 3 a 1 casalingo. Oyimpiakos, devi avere pazienza. Di te mi occuperò più avanti. Ora ho nelle testa solo il Parma.

Desideravamo te. Arrivò Matri

Tutto sommato, l’emozione più grossa della settimana me l’ha regalata la sonda Insight, con il suo fantastico atterraggio su Marte. Al secondo posto, senza togliere nulla a Calha, viene Eriksen. Già, Eriksen. Molti di noi sbavavano per lui. Quanto lo desiderammo in quell’estate del 2013. Lo prese l’Arsenal per una cifra analoga a quella spesa dal Condor per mitra Matri. I tifosi non fanno Mercato, disse il genio, ostentando la proterva arroganza degli imbecilli. Grrrr!!!!!!Acqua passata, dai. Vedi che Christian qualche gioia me la dà ugualmente? Magari mi fa godere un Pochettino anche al Camp Nou… Tu, Baka, non lo sai, ma io sono più preoccupata di te per le tue condizioni fisiche. Come stai, ragazzo? Non voglio neppure prendere in considerazione una tua assenza con il Parma. Abbiamo troppo bisogno di te. Non puoi mancare anche tu. Eppure…. Brrr……. Sorseggiando la Beer Sheva, ho esplorato i suoi dintorni, accorgendomi che potevano essere tremendi. Il nostro viaggio all’inferno per fortuna ha avuto un ritorno. Il gioco del calcio sembra cosa diversa da quella che pratichiamo noi, d’accordo. Ma dobbiamo stringere i denti e fare più punti possibili in attesa di qualche guarigione e qualche rinforzo. Mi raccomando, Gonzalo. Con il Parma non ci sarai. Colpa tua, ok. Vedere, però, che Simone Inzaghi, dopo la sua violenta sceneggiata, ha preso solo 5000 euro di multa fa ribollire il sangue nelle vene. Qui ci pigliano per i fondelli. E pure in Europa, neanche sulle parate dei difensori, ci danno il rigore. Mi sono spiegata? Prendi nota, Società. Pipita, abbiamo davanti un mese di Dicembre al cardiopalma. Io conto su di te, eh. Dimostrami che faccio bene. Gervinho, Inglese, mi incutete terrore. Fate i bravi, per favore. Ragazzi, niente Beer Sheva a pranzo Domenica, mi raccomando. I suoi dintorni sono perigliosi. Solo Prosecco e Lambrusco. Spero tanto che tu, Calha, ne beva almeno un paio di bicchieri. Sai che uno non basta. Il clean sheet per noi è uno sconosciuto. A maggior ragione con i tre quarti dei centrali ai box. Ieri sera hai finalmente stappato la bottiglia. Vedi di concedere delle repliche, per piacere. Butta giù le porte, assecondando gli auspici di Gattuso. La verità è che ho paura. Una paura del Diavolo. Ma come si può tarpare le ali alla speranza? Forza Milan!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.