Bicchieri e dintorni

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Ottimo weekend calcistico per me, ragazzi. Il Mantova vince e il Padova perde. Così i punti di vantaggio sono 9 a 7 giornate dalla fine. Qui, nel Mantovano, si sente profumo di serie B. Vero, Caetano? E che profumo si sente a Milanello? Profumo di…. del… di…… colonia….penale? Bando alle facezie, che la giornata è andata bene. Superati i Gobbi. Allungato di 2 punti su Bologna, Atalanta e Roma. Che vogliono di più i tifosi, o pseudo tali, incontentabili? Brutta gente che avvelena i pozzi e rende l’area irrespirabile? Che vadano a tifare per un’altra squadra, perbacco. Ecco, magari a questi vili tapini rode essere a 16 punti dagli Orrendi, che ci massacrano regolarmente nei derby. Magari vorrebbero vedere un po’ di calcio e non di una sua goffa imitazione. Insomma, dov’è il gioco, questo sconosciuto? Non c’è e sarà sempre così fino a che a scaldare la panchina ci sarà una sottomarca di allenatore. A dire il vero, con l’Empoli abbiamo cominciato un po’ più vivi del solito. Poi… la solita insipida minestra. Mi sono commossa, vedendo una combinazione veloce tra Theo e Okafor, con Theo che va sulla linea di fondo a crossare. Credevo che ci avrebbero annullato il gol. A me la posizione di Noah sembrava, di primo acchito, in bilico, sul filo dei mm. Figuriamoci… Al Var mi pare ci sia Di Paolo. Troveranno un capello in vero o presunto fuorigioco, a discrezione di frame. Invece, dopo alcuni minuti di attenta riflessione…. Goooollllll!!!!!! Incredibile! Poi ho capito. Okafor, in realtà, era in gioco di almeno 30 o 40 cm. Non hanno potuto fare niente. Che paura su quel colpo di testa, che Destro, vicino all’area piccola, tutto solo, ha fortunatamente appoggiato tra le braccia di Magic. Se gliela avesse messa nell’angolo, non ho dubbi su quale sarebbe stata la narrazione dominante. Maignan non prende più una palla. Ogni tiro un gol. Vendiamolo subito. E io avrei cominciato a smoccolare.

Con questi non sputerei sul lato sbagliato. Su altri invece….

Ognuno di noi ha il suo carattere, la sua sensibilità. C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno. Chi mezzo vuoto. E chi vorrebbe versare il vino in un bicchiere più piccolo, per riempirlo. Ma non può farlo, perché il genio della panca ha gettato via tutto il vino. Bando alle facezie, che qui, a furia di parlare di bicchieri, si rischia di ubriacarsi. Anche se, a pensarci bene, il rischio è inesistente, visto che i bicchieri sono vuoti. I “Pioli in” alzino pure la loro voce dopo la vittoria sull’Empoli. Hanno tutto il diritto di esprimere la propria opinione. Però non li capisco proprio. Non vedono che non abbiamo uno straccio di gioco? Non ci sono schemi, triangolazioni, sovrapposizioni. I nostri ragazzi navigano a vista, sfiduciati. Lento palleggio orizzontale tra i difensori. Si torna spesso da Mike, oppure ci si affida a qualche improbabile lancio lungo. In che cosa possiamo sperare noi? Nelle giocate dei singoli. Io penso una cosa. Se, nella nostra deludente stagione, siamo secondi in campionato, sia pure ad anni luce dalla vetta, lo dobbiamo alle qualità dei giocatori, allenati, purtroppo, molto male a livello atletico, tattico e psicologico. L’idea di trovarmelo ancora a lungo in panchina mi terrorizza. E’ un incubo! Per me una squadra in mano a Pioli è come un libro nelle mani di un analfabeta. Per fortuna possiamo contare su persone meravigliose, competenti, innamorate del Milan come l’ecclesiastico, Furlani, Stadioni. Voglio loro tanto bene che mi piacerebbe vederli effigiati sui francobolli. Così potrei sputare sul lato sbagliato.

Ci fosse lui in panchina, farebbe meno danni.

Ma Ibra? Su lui non potrei mai sputare. Mai! Spero non sia vero che voglia portare un DS americano. Ci mancherebbe solo questo… Certo, fosse vero, non capirei Zlatan e… addio sirene arabe. E’ così difficile comprendere che chi ha il Milan nel sangue, nel cuore, nell’anima non può accontentarsi di un presente mediocre? E trema, pensando al futuro? Qualcuno dice che le cose non vanno poi male? Va bene. Sensibilità, modi di pensare diversi. Ci sta. Cerchi, però, un chiodo per appendere alla sua parete il quadro della realtà. Non possiamo non ribellarci mai e lasciare lorsignori liberi di fare tranquillamente quel vogliono sulla pelle del Milan. Tutti siamo vicini alla squadra. Palpito e soffro per lei. E’ la Società che io contesto. Noi abbiamo una Storia! Un’anima! E loro non la rispettano. Quante volte la nostra vita si è intrecciata con un amore chiamato Milan? Quante? Non accetto che ci vogliano abituare alla mediocrità, per cui Pioli è il loro allenatore ideale. Abbiamo vinto uno scudetto? Certo! Ed è stato meraviglioso. Ma l’abbiamo fatto grazie a Pioli o nonostante Pioli? Io propendo per la seconda ipotesi. Ricordo quando arrivò in sostituzione di Giampaolo. Non sopportavo proprio quel 4-3-3 gattusiano susocentrico senza senso, con Suso e Calha ali. Detestavo Suso e pensavo che Calha fosse mortificato da un impiego fuori ruolo. Speravo tanto passassimo a un 4-3-1-2. Niente da fare. Solita, insipida minestra, fino a quando, dopo la vergognosa batosta di Bergamo, arrivò Ibra. E lì cominciarono a cambiare le cose. Probabilmente lo stratega allora era più umile e ascoltava consigli di gente che di calcio ne sa più di lui. Poi, dopo lo scudetto, che secondo me ha avuto tre padri, Ibra, Maldini e Massara, è diventato presuntuoso. Si crede un Dio in Terra, mentre è solo un incapace. E’ stato contento del siluramento di Paolo. Il suo pensiero? Ci penso io, che sono un fenomeno, a far funzionare le cose, perbacco. Risultato? Giocatori distrutti fisicamente, ho perso il conto del record mondiale di infortuni, e disposti sciaguratamente in campo, sull’altare di una concezione tattica demenziale. Si dà un sacco di arie, pur non essendo un ventilatore. Anche se funzionerebbe meglio da ventilatore che da allenatore.

Impazzisco, quando sento dire che bisogna aspettare i risultati finali per tirare le somme e prendere le decisioni. Una Società seria programma a Marzo e anche prima la stagione successiva. Già, una Società seria… Va bene, dai. Scusate lo sfogo. E adesso ci aspetta lo Slavia, con il quale abbiamo giocato magnificamente a S. Siro. Bastano due gol di vantaggio? Speriamo, ma non sono tranquilla. Chi non ha organizzazione di gioco, può combinare di tutto. Nel frattempo l’Atletico sta perdendo a destra e a manca. E il City ha preso delle ripartenze sanguinose contro il Liverpool. Mamma mia, non vorrei che…. Scaccio l’orrendo pensiero. Devo alzare i bicchieri, per festeggiare la scintillante vittoria con l’Empoli e il secondo posto, come fa un vero tifoso? Va bene, dai. Vorrei tanto che alcuni, di cui non faccio i nomi, brindassero in altri bicchieri. Quelli della staffa. Forza Milan!

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.