Calvino e dintorni

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Ridiamo poco del conte Max, che abbiamo vinto di corto muso, eh! Ed è stato bello. Bellissimo. Meglio di Bologna. Lo so, non abbiamo giocato bene. E che abbiamo sofferto non venitelo a dire a una che al fischio finale era sudata, stremata. Come la squadra. Una squadra che ha giocato 4 partite in 10 giorni falcidiata dalle indisponibilità di tanti giocatori. Cosa poteva fare di più? Il Torino è una compagine forte in un momento di ottima forma. E lo ha fatto vedere in campo. Sulla spizzata area di Milinkovic all’ultimo secondo ho perso 10 anni di vita. Noi abbiamo disputato una partita pragmatica, priva di fronzoli che non ci potevamo permettere. Se non continueremo ad essere martoriati dagli infortuni, tornerà il momento del bel gioco. Dovevamo stringere i denti e l’abbiamo fatto, conquistando tre punti pesantissimi. Vincendo solo quando si gioca bene, non si va molto lontano. Sono le vittorie sporche, umili, operaie a riempire le buche sulla strada dello… Dello. Punto. Stop. Dico solo che l’anno scorso su queste buche abbiamo deragliato, finendo nel fosso.

Entrambi negativi!

Il mio pre è tutt’altro che tranquillo. Temo da matti la sfida col Toro. Non siamo stati capaci di mettere in cassaforte la partita con il Bologna nonostante le condizioni favorevolissime. Così abbiamo sprecato un sacco di energie che avremmo potuto e dovuto risparmiare. E siamo al lumicino, eh. Theo negativo. E vai! Però col Torino, se va bene, potrà fare solo uno spezzone. Brahim lo segue a stretto giro di posta. Sììì!!! Speriamo possa scendere in campo in discrete condizioni contro la Roma. Recuperiamo Kessie dopo l’influenzona. Bene, per carità. Lui, però, per me non è più il presidente. Andando in prestito da Calvino, lo considero un visconte dimezzato. Anche meno. Le sue prestazioni non sono certo entusiasmanti. Roba da ordinaria o bassa amministrazione, se si esclude la partita con l’Atalanta. Non vorrei che con il Toro recitasse il ruolo del cavaliere inesistente. Continuando a parafrasare Calvino, il barone rampante è Tonali. Forza Sandro! Gazidis ( i più attenti noteranno che non uso più la doppia z) è rientrato da New York dopo le cure. Bentornato Ivan. Il buco di bilancio è di 96 milioni. Profondo rosso in termini assoluti, anche se molto inferiore a quello di Gobbi e Orrendi. In termini relativi, comunque, le cose vanno bene. Il passivo si è dimezzato, nonostante il Covid. Già, dimezzato come il visconte di Calvino. Cosa vuoi, caro Italo, oggi ce l’ho con te. Non sarai interista, per caso? Guarda che questa sarebbe una colpa grave. Gravissima. Mica vero che non viene convocato Ballo? Il colpo tremendo subito da Soriano ha lasciato il segno. Sembra non ci sia niente di rotto fortunatamente, ma il fallaccio ha provocato danni. Chi si è permesso di discutere su quella sacrosanta espulsione è un cretino. L’assenza di Ballo diventa pesante dal momento che possiamo disporre di Theo solo a mezzo servizio. Per non dire un quarto. Mannaggia….

Uno tra Calabria e Kalulu dovrà giocare a sinistra. Piove sempre sul bagnato, eh! Ricapitolando, rispetto alla gara di Bologna tra i convocati guadagniamo Theo, Kessie e Pellegri. Perdiamo Ballo. Bisogna accontentarsi. Tant’è….. Certo è un po’ più facile farlo, cavalcando l’onda lunga dell’entusiasmo per gli splendidi risultati maturati nel weekend. Sono proprio quelli che non osavamo neppure sognare. Abbiamo recuperato punti su tutti. Grande! Ma ora si sta per scrivere un nuovo capitolo del libro del campionato. E la nostra penna non è ricolma di inchiostro. Dio mio, come sarebbe bello vincere. Metteremmo gli altri con le spalle al muro. Ce la faremo? La cosa è possibile ma difficile.

Il ricordo di questa tua meraviglia mi mette ancora i brividi, Ante.

Sono preoccupata per Rebic. Il ragazzo continua ad allenarsi a parte. Com’è possibile per una semplice, seppur forte e dolorosa, distorsione? Non vorrei che, come un fulmine a ciel sereno, saltasse fuori un interessamento dei legamenti. La faccenda mi terrorizza. La mia fiducia nello staff medico del Milan non è eccessiva…. Ante è troppo importante per noi. Ho il terrore di perderlo a lungo. Vedremo per Roma…. La stagione scorsa segnò all’Olimpico un gol fantastico. Ma intanto incombe il Toro. L’ostacolo si presenta durissimo. Juric mi piace un sacco. Tre giorni sono davvero pochi per recuperare. Specialmente nelle nostre condizioni. Forza Milan! Facci sognare. Isma in panca. Kalulu a sinistra. Romagnoli per Kjaer. Giroud dall’inizio. Speriamo bene, dai!

Oliviero bomber vero!

La nostra produzione offensiva si racchiude nella rete di Giroud. Gol facile facile? Un cappero. Olivier era lì, nel posto giusto al momento giusto. Questo è un dettaglio che fa tutta la differenza del mondo. Il Torino prende campo e tiene in mano le redini della gara. Ma non si rende mai davvero pericoloso. Io, tutto sommato, sono relativamente tranquilla. Questa è la partita che dovevamo fare. Poi tornerà anche il tempo del bel gioco. Riuscissimo a portare a casa 3 pesantissimi punti…. Nella ripresa soffro di più. Ripartiamo con Kjaer e Theo al posto degli ammoniti Romagnoli e Kalulu. Il Toro diventa sempre più aggressivo e noi non riusciamo a ripartire. Belotti ha una buona palla. Il tiro è debole. Nessun problema per Tata. Entrano anche Baka e Isma per Tonali e Krunic. Il tempo scorre lentamente. Troppo lentamente. E’ come se la mia immensa paura avesse una grande massa e così lo rallentasse, come certificano le leggi della Relatività generale. Il Toro è sempre in avanti. Sanabria solo sulla sinistra dell’area. Tata respinge la sua conclusione violenta. Sììì!!!! Bravo, Tata! Tremo sul tiro di Sanabria, deviato da Tomori, che va a toccare la traversa. Ma il giocatore si era liberato di Baka con un fallo stile Zapata su Messias! Fallo essere quando arbitro fischia. E lui non ha fischiato. Brrrrr!!!!!! A pochi minuti dal gong Ibra sostituisce Giroud. Cammino avanti e indietro davanti alla Tv. Non riesco a stare seduta. A un sospiro dalla fine l’enorme spavento. Sanabria non riesce a tirare da pochi passi sulla spizzata del fratello di Sergej. Spazza Kjaer. E’ finita! Sììììììì!!!!!!!!

Salutate la capolista! Abbiamo battuto un ostico Torino. Vittoria non brillante? Certo. Le forze erano quel che erano e noi abbiamo fatto quel che potevamo e dovevamo fare. 28 punti in 30 partite sono tantissimi! Stento a credere ai miei occhi. L’ultima volta che il Milan infilò 9 vittorie nelle prime 10 risale alla notte dei tempi. Io non ero neppure nata. Sono felice. Adesso abbiamo 5 giorni prima della Roma. E poi ci aspettano Porto e Orrendi a stretto giro di posta. Un bel programmino, eh! Ante non si allena ancora in gruppo…. Scaccio il pensiero che mi affligge e aspetto serenamente i risultati delle nostre concorrenti. Vedremo poi Il Napoli domani sera. Vinceranno tutte, per carità. Comunque noi gli abbiamo messo pressione. Siamo in vetta e io mi sento in Paradiso. A me Bremer gusta un sacco. Società, posso farci un pensierino? Ma ecco che scendono in campo i Gobbi. Vinceranno facilmente contro la succursale. Invece…. Dopo aver acciuffato il pareggio, vengono infilati in contropiede all’ultimo secondo del recupero. E vai! L’Atalanta la ribalta a Marassi con la Samp. Peccato. Poi tocca a Orrendi, Roma e Lazio. Vincono tutte. Pazienza. E adesso pensiamo alla Roma, che ha un ottimo potenziale offensivo e balla un po’ dietro. Kessie, Tonali, Benna : tre uomini per due maglie. Bisogna valutare le condizioni di Brahim. Se non fossero buone, non si potrebbe schierare quei tre, invece di far posto a Krunic? Caro Calvino, ti lascio ai tuoi visconti dimezzati, baroni rampanti e cavalieri inesistenti. Io ho nel cuore, nella testa e nell’anima il mio Milan. Sono piena di speranze e di paure. A Roma sarà durissima. Per non parlare di quel che ci aspetta subito dopo. Ma sognare non è peccato. Sono felice per il rinnovo di Kjaer. Simon uno di noi! Forza Milan!

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.