Ciao, Davide

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Avrei dovuto scrivere tutto un altro pezzo. Di gioia immensa per la vittoria o di rabbia livida per la sconfitta. Invece…. La vita spesso ti ricorda che non puoi ipotecare il futuro. Neanche quello immediato. Questa volta ha fatto pagare un prezzo durissimo a un ragazzo di 31 anni, padre di una bimba piccola e attore protagonista dello sport che amiamo. Si tratta di un evento che lascia increduli, frastornati, senza parole e senza fiato. Io credo sia stato giusto rinviare la giornata di campionato. Non vedo ipocrisia in questa decisione. Solo rispetto e commozione. Certo, la vita continua e lo spettacolo deve riprendere. E sarà così. Il tifo per la mia squadra, l’amore immenso che provo per lei mi avvinghiano il cuore e l’anima. Tornerò presto a soffrire e gioire per il Milan. Ed è un bene, anche se, magari, mi vergognerò un po’ per questo. Viaggiare nel quotidiano, arrabattarsi tra i problemi, evadere, lasciandosi andare alle proprie passioni, aiuta a sfuggire a domande difficili e dolorose sul senso dell’esistenza. Ma a volte è chi si ferma un attimo ad andare davvero avanti. Ci sono opinioni diverse in proposito. Ci sta. E’ naturale che sia così. Non ci sta, invece, accapigliarsi su argomenti tanto delicati. Non hanno senso reciproche accuse di insensibilità o di ipocrisia. Capisco i problemi economici e organizzativi. In effetti molti tifosi hanno subito disagi. Io detesto il buonismo e il politicamente corretto. Però…… Ci sono momenti in cui bisogna fare un passo indietro di fronte ad eventi tragici, ingiusti, inaspettati. A me pare bello che per un giorno un silenzio commosso e, magari, una preghiera prendano il posto di una partita. Domani, poi, tutto riprenderà. La spettacolo deve continuare. Noi torneremo a tuffarci nelle nostre piccole cose che ci sembrano grandi. E’ giusto così. Ciao, Davide. Che la terra ti sia lieve.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.