Che dire dopo lo strazio di Lecce? Che eravamo invidiosi dei Gobbi e abbiamo cercato di emularli. Non ci siamo riusciti e torniamo a casa, anzi andiamo a Riad, con un punticino. Io non lo disprezzo neanche. Non guardo certo il Napoli. Tengo d’occhio, e anche con una certa apprensione, il quinto posto. Bando ai voli pindarici. Qui bisogna essere realisti, ragazzi. E la Supercoppa? Brrr!!!!! Già, da Lecce a Riad. C’è chi invece ha potuto starsene comodamente a casa e che a casa tornerà serenamente dopo, per incontrare un altro avversario non certo irresistibile. Noi? Affronteremo la facile trasferta di Roma con la Lazio. Io, che al Milan ci tengo, mi sono imbufalita appena ho visto questo.… bizzarro calendario. Non me lo sarei lasciata imporre. La Società, invece, lo ha accettato senza proferire verbo. Come sempre. E allora? Avanti così. Perchè dovrei dannarmi l’anima io, quando chi di dovere se ne strafrega? Perchè sono una cretina che ha il Milan nel sangue. Ecco perché.
Disarmante la prestazione del primo tempo. Presi a pallonate da un Lecce grintoso, veloce, che avrebbe meritato un ulteriore gol di vantaggio. Ma, se possibile, mi ha ancor più preoccupato la parte finale della partita. Paradossale? Mica tanto. Insomma, recuperi due gol, peraltro senza strafare. Dovresti avere una carica emotiva che ti porta ad azzannare gli intimoriti avversari e ad andare famelico in caccia della terza rete. Invece….. Niente di tutto questo. Elettroencefalogramma piatto. Siamo proprio vuoti dentro sia a livello fisico che nervoso. La mancanza di reattività accomuna squadra, tecnico e Società. Questa è l’amara realtà che getta ombre inquietanti sul nostro futuro. Io, al contrario di molti, non credo che i grossolani errori in campo siano dovuti a pancia piena e presunzione. Vedo, piuttosto, giocatori impauriti, nervosi. E la paura induce a sbagliare. Un insperato e meraviglioso scudetto mi sembra troppo poco per produrre una sensazione di appagamento. Dovrebbe essere uno stimolo, una botta di entusiasmo che apre l’orizzonte su altri traguardi. Ma serve una Società che operi come Maldini auspicava in quel discorso che mi aveva raggelato. Poi il tira e molla e il rinnovo firmato a 2 ore dalla scadenza. Speravo che Paolo avesse ottenuto qualcosa di importante dalla proprietà. Invece … Abbiamo sentito tutti le sue dichiarazioni prima della gara con il Toro. Anche lui, forse pure a causa dei soldi che gli rimproverano di aver speso male per CDK, è un devoto adepto della sostenibilità. Bah! Un Milan, che di cognome fa Kundera, parlava dell’insostenibile leggerezza dell’essere. Il Milan punta alla sostenibile pesantezza dei bilanci.
E’ chiaro che non ho voglia di parlare della partita. Quindi resta spazio per pensieri che mi frullano nel cervello da tempo. La dirigenza concorda con l’allenatore gli acquisti? A me sembra di no. Insomma, Pioli ha giocato con la difesa a 3, 4, 5. Ma sempre con il centrocampo a 2. Allora che senso ha prendergli delle mezze ali, quali sono Pobega, Vranckx, Adli? Punta su dei mediani, no? D’altra parte, se questo è stato il Mercato, a prescindere dal valore dei giocatori, perché non mettersi a 3, adattandosi alle caratteristiche dei ragazzi in rosa? CDK è una delusione anche per me, inutile negarlo. Nè posso dare colpe a Maldini, perché io lo volevo a tutti i costi. Ma lui è un giocatore offensivo. Il trequartista nel 4-2-3-1, invece, deve aiutare il centrocampo. La sua collocazione tattica ideale, a mio parere, è davanti a un centrocampo a 3. A me sembra che l’allenatore cerchi di insegnare a dei tacchini di salire sugli alberi. Potranno farlo. Inevitabilmente male, però. Meglio usare degli scoiattoli, anche se non di primo livello. A dire il vero, a me l’allenatore pare proprio un tacchino. La grande cavalcata finale che ha portato allo scudetto è stata fatta escludendo Diaz e giocando a 3 con Tonali, Kessie, Benna o Krunic. Così non prendevamo gol. D’accordo, i difensori erano più in palla di quanto lo siano ora. Ma, a maggior ragione, cerca di proteggerli. Tanto più perchè dietro hanno un portiere che li terrorizza. Bah, io non capisco. Temo che questi mi vadano a riscattare Brahim. Non fatelo, eh!
Sarà colpa mia, per carità. Sta di fatto che io mai una volta mi trovo d’accordo con la formazione iniziale. Per non parlare dei cambi. Per esempio, con il Torino, condividendo la necessità di far riposare alcuni titolari, sarei partita con un bel 4-3-2-1 così fatto : Vasquez, Kalulu, Gabbia,Tomori, Dest, Vranckx, Tonali, Pobega, CDK, Adli, Lazetic. Un posto per Adli l’avrei trovato, io! Far giocare CDK centravanti, secondo me, non significa aiutarlo. Come inserirlo in una squadra sbilanciata, frastornandolo con compiti di copertura che non sa svolgere. L’eliminazione ha fatto male non tanto in sé, ma per il modo in cui è avvenuta. Insomma, abbiamo messo i titolari e ci siamo fatti infilare da un Torino in 10. Pazzesco! Comunque il Toro l’abbiamo stancato a tal punto da farlo poi perdere con lo Spezia, eh! Fossimo passati, avremmo incontrato la Fiorentina a S. Siro la settimana del derby. Ovviamente gli Orrendi avrebbero giocato il Martedì e noi il Mercoledì, more solito. Io chiedo più cattiveria ai giocatori in campo. Mi dà fastidio vedere occhi da cerbiatto. Ma, siccome le cose poi vanno a cascata, maggior cattiveria la pretendo in primis da una Società di imbelli, non particolarmente interessati ai risultati sportivi. Troppo facile per Marotta metterci i piedi in testa. Come rubare la marmellata a un bambino. A proposito, Gerry, dove sei, mentre noi voliamo da Lecce a Riad? Fatti vedere, almeno per gettare un po’ di fumo negli occhi. Cappero, che bel proprietario! Ma lo sei davvero, poi?
Non mi sono neppure arrabbiata per la nostra squallida partita. E questo è un brutto segno. Quando la rassegnazione, la frustrazione, lo sfinimento prendono il posto della sana rabbia, vuol dire che si è un tappeto logoro, frusto. Che si è stanchi di abbaiare alla luna, di lottare contro i mulini a vento. Ho avuto un moto di stizza solo con chi ha criticato Pobega. Lo volete capire che Tommaso non ha le caratteristiche per giocare a 2? Lui è una mezz’ala brava nel fare le incursioni. E l’ha dimostrato anche a Lecce. Se l’allenatore lo fa giocare fuori ruolo, le critiche vanno rivolte a lui e non al ragazzo. Il ballottaggio Pobega Vranckx non ha senso. Dovevano giocare entrambi. Va bene, dai, sono discorsi inutili che faccio da tempo. Il vento se li porta via, senza mai passare da Milanello. Da Lecce a Riad volano, insieme ai nostri ragazzi, paure e speranze. Chi porta il Milan nel cuore, ha gli occhi per vedere. E sa che contro una squadra non eccezionale ma scafata e cattiva si finirà per buscarle. Coltiva, però, una speranza. Flebile. Timida. Sarebbe da innaffiare con scelte tattiche sensate… Sono in palinsesto per il dopo Riad. Non è che la cosa mi entusiasmi. Non lo sono per il post Lazio. Non è che la cosa mi dispiaccia. La prospettiva di trovarci con Orrendi e Gobbi davanti, Lazio e Roma a un punto mi atterrisce. Anche l’Atalanta, maramalda con la Salernitana, è pericolosa. Ma se la vedrà con i Gobbi. Facesse bene, almeno fermerebbe loro. Basta con le elucubrazioni. Come sempre affronteremo quel che accadrà. E il nostro mantra rimarrà quello: Forza Milan!
Chiara
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