Dialoghi

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Primo tempo ignobile. Grazie, Magic. Grazie, Tijjani. Secondo tempo decente. Tre punti necessari per rimpinguare l’anemica classifica .Entusiasmo? Il mio è pari a zero, nonostante la vittoria. Gioco? Non pervenuto. Come sempre. Organizzazione? Inesistente. Come sempre. Fase difensiva? Vomitevole. Come sempre. Fonseca? Un somaro. Un inquietante mix tra Pioli e Giampaolo. D’accordo, il vero problema non è lui, ma chi sta sopra di lui e l’ha messo in un ruolo che non ha la capacità di ricoprire. D’altra parte, i maledetti vogliono la mediocrità per il Milan. E quindi hanno scelto l’allenatore ideale per i loro sporchi progetti. Wow, Paulo! Che duminiu! Che possessu abbiamo ammirato! Ti sei accorto che il gol l’abbiamo fatto in contropiede? Ti piace, eh, umiliare Leao? Ti senti grande a lasciar fuori il nostro miglior giocatore. Sei un uomo di carattere, perbacco. D’accordo, la squadra è costruita male. Ci sono problemi di equilibrio. Lasci fuori Rafa, perché non sa difendere. Bene. Quante occasioni da gol abbiamo lasciato al Monza, che ha uno dei peggiori attacchi del campionato, con Oka in campo? Solo 4 . Per me sei piccolo sia come tecnico che come persona. La curva? Una roba pietosa, complice degli sciacalli che dilaniano il mio Milan. Nessuna contestazione alla sottomarca di una sottospecie di Società. Figuriamoci. Sono usciti dallo stadio perché non hanno fatto entrare qualcuno di loro. Bravi! Continuate così. Con voi non è possibile nessun dialogo. Parliamo lingue diverse.

La curva sud esce dallo stadio. E pensare che io li accuso di non contestare mai…..

A proposito di dialoghi, devo confessare una cosa. Stremata, nauseata come sono, pensavo di scrivere un pezzo su ricette culinarie. O sui Dialoghi di Platone. O, meglio ancora, sul Dialogo sui Massimi Sistemi. Il tolemaico Simplicio? Lo accosterei a una parte della nostra tifoseria. Il copernicano Salviati? Me ne ricorda un’altra. E non è la curva con i suoi seguaci. Ma lasciamo perdere, dai. Non vorrei che Galileo si inquietasse. Pensiamo ad altro. Magari a Scaroni. Lui accetta supinamente il rinvio di Bologna. China la testa. Del resto, in combutta con i suoi sodali, non può fregargliene di meno della parte sportiva. Poi finge di avere un’incazzatura e minaccia surreali denunce. Ma chi credi di prendere ancora per i fondelli, bello? Bello si fa per dire, naturalmente. Nel frattempo si persegue l’opera di distruzione dei nostri migliori giocatori, in balia di una proprietà, una dirigenza, un allenatore raccapriccianti. Li si dà in pasto ai tifosi alla Simplicio e si prepara il terreno per una loro cessione. Nulla importa se, così facendo, li si deprezza. L’importante è venderli, inducendo i ragazzi a chiedere di essere ceduti, in modo da evitare possibili, anche se molto improbabili, contestazioni. I nostri capataz a me, oltre che sciacalli, sembrano pure imbecilli. Non so dove vogliono arrivare. Ma so perfettamente che, se non se ne vanno in fretta, completeranno l’opera, molto ben avviata, della distruzione del Milan. Che dialoghi posso mai avere io con queste persone? Con Gerry, con Furlani, con Scaroni, con Ibra? Dovrei portarmi degli oggetti contundenti, per poter dialogare.

Certo che sono anche sfortunata. Lo scorso fine settimana ero impegnata in una mini crociera. Genova- Marsiglia- Barcellona. Il mio pensiero? Bene. Così evito di vedere la partita di Bologna, che tanto sarà il solito strazio. Ecco, sapete tutti come è andata. Pure il recupero mi cuccherò, maledizione al secchio. Si sta tanto bene senza calcio. C’ho le prove! Perchè allora non riesco a staccarmi? Bah! Devo essere scema. Dopo tutto sarebbe facile disdire Dazn e Sky e dire ai ragazzi del blog che non ce la faccio più a scrivere di Milan. Leggere i Miserabili darebbe più gioia e serenità che seguire le miserabili pantomime dei cervelloni che abbiamo nella stanza dei bottoni. E non sono neppure contestati, eh! Be’, almeno io, nel mio piccolo, continuerò a insultarli come meritano. Non ho, purtroppo, la capacità organizzativa di portare tante persone sotto casa Milan con i forconi. E neanche di riempire lo stadio con striscioni ad hoc. Però non rinuncio a combattere con le armi spuntate che possiedo. Non posso essere complice degli sciacalli. E dialoghi con loro non ne voglio avere.

In un calcio democratico loro 2 sono uguali.

Tifavo Napoli. Complimenti all’ottima Atalanta. Temo che lo scudetto vada agli Orrendi. Non credevo di poter detestare un allenatore fino al punto raggiunto con Pioli. Fonseca mi fa ricredere. Intendiamoci, sapevo che fosse scarso. Ma lui è andato al di sotto delle mie pessime aspettative. Mi riferiscono abbia detto che per lui Leao è un giocatore come un altro. Come Loftus, per esempio. Sì, come Emerson Royal, aggiungo io. Asino! Simplicio rispetto a te fa un’ottima figura. Chissà che dialoghi del cappero farai negli spogliatoi. La gestione di Rafa e del gruppo è folle. Se inghiotti un moscerino, raddoppi la tua massa cerebrale. E in questo sei in ottima compagnia con chi ti ha assunto. Chi si somiglia, si piglia. Io una volta ero un vulcano di emozioni. Un caleidoscopio in cui guizzavano i colori brillanti della speranza, dell’immaginazione, del sogno. Adesso guardo le partite in modalità moglie di Lot, cioè statua di sale. Cosa mi avete fatto, maledetti? E, quando dico maledetti, non mi riferisco ai giocatori, che vivono la mia stessa situazione psicologica. L’unica vera emozione l’avrei provata se avesse segnato Rafa.

Penso che i tifosi irriducibili possano andare con calma nell’allestire i loro carri. C’è tempo. Fino a che rimangono questi, non vinceremo mai nulla. Certificato. Non è possibile gioire davvero per la stentata vittoria di Monza. Certo, perdere sarebbe stato peggio. Ma, giocando così, ne perderemo molte. Secondo me, sinceramente, il gol annullato ai Brianzoli era regolare. I problemi rimangono sempre lì. Siamo una squadra senza capo né coda, con alcuni ottimi giocatori che non sanno bene cosa fare e grazie al cui valore individuale possiamo vincere qualche partita. Stop. Maldini aveva capito perfettamente la situazione. Bisogna investire, senza fare follie, se si vuole essere competitivi. Altrimenti si galleggia nella mediocrità. Gerry nostro si è premurato di mandarlo via, perché preferisce la seconda opzione. Per paura di vincere, magari anche una volta ogni tanto, ha azzerato l’area sportiva. Il suo mentore è Furlani, perbacco. Il non acrimonioso, fantastico GLI si è arricchito di un nuovo empatico componente. Con lui si fanno meravigliosi dialoghi sui massimi sistemi del calcio. L’armonia, la competenza, l’amore per il Milan, la capacità di comunicazione fanno sentire orgogliosi e sereni noi tifosi. Vergognati, Ibra! Sei entrato gioiosamente a far parte di un clan di pagliacci che hanno ridotto il Milan a un circo di terz’ordine. Io, comunque, sto già entrando in tensione per Martedì. Sì, per le Presidenziali americane. Zlatan, tu es Paulo Fonseca. Tu es Emerson Royal. Je suis Paolo Maldini.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.