Equazioni parametriche

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Un dirigente parametrizzato.

Venghino, signori, venghino! Offriamo spettacoli pirotecnici in crescendo rossiniano. Un gol con il Torino. Due con il Lecce. Tre con gli Orrendi. Quattro con la Lazio. Cinque con il Sassuolo, reduce da due punti conquistati e quattro gol complessivamente segnati nelle ultime otto partite. Già, lo so a cosa pensate, miscredenti. Non è che alla prossima, per una naturale evoluzione della progressione aritmetica, ci restituiscano…. Ma che dite, su. Io sono tranquilla. Per due motivi. Il genio della panchina ha detto che penserà a qualche correttivo tattico. Ma dai? Perchè cambiare?. Mi piace molto il centrocampo vuoto. Mi diverto alle scorribande degli avversari, non fosse altro per testare i riflessi felini del Tata. E poi ho un asso nella manica. Le equazioni parametriche. Impossibile non conoscerle. Chi è quel malandrino che ha detto “ Ma che cappero sono?” L’ho sentito il bricconcello, eh, anche se non si è espresso proprio così. Vedi i danni prodotti da Ibra? Comunque torniamo a noi. Trattasi di equazioni che, oltre alla normale incognita, presentano un parametro letterale. Così bisogna fare interessanti discussioni, per stabilire se ci siano soluzioni reali oppure no e quali siano le soluzioni, a seconda del valore assunto dalla variabile letterale. Caro Paolo, io sono abile con la Matematica e ti spiego tutto. Con i tuoi parametri la soluzione all’equazione della nostra stagione è questa : una fetecchia! 

Un proprietario, o simil tale, evanescente.

Riposti i carri che tanto mi facevano innervosire, cerco di sollevare con un po’ di ironia la pesante cappa di tristezza che mi avvolge. Sì, avevo una speranziella, ma devo dire che la batosta piastrellata non mi ha sorpreso. Troppo brutto, spento, sfiduciato il mio Milan. Troppo testone l’allenatore, per cercare di compattare la squadra infoltendo il centrocampo, nel tentativo di evitare che la nostra parodia di portiere raccolga parecchi palloni in rete. Figuriamoci. Neanche mi arrabbio per la formazione, tranne che per la genialata di escludere Leao. Che mossa intelligente! Ovviamente centrocampo a 2 con Krunic. Povero Sandro. E povera me. Gabbia? D’accordo, Kjaer ha i suoi acciacchi. Io, però, avrei messo Thiaw. CDK trequartista. Non credo si aiuti questo frastornato ragazzo, facendolo giocare senza che ci sia un’adeguata copertura dietro. Metti Pobega o Vranckx, non certo Diaz, al suo posto, no? No. Lo capisci che prendiamo un sacco di gol e dobbiamo proteggere la nostra squinternata difesa? Non lo ha ancora capito. Ma io ho capito lui! Lo fa per me. Non vuole che io soffra troppo nel momento della sua dipartita purtroppo non prossima. Ce l’ho, e non da oggi, con l’allenatore. Se lui è bravo, posso tranquillamente vincere il premio Nobel per la Fisica. Ma la Società, per usare un eufemismo, è tutt’altro che esente da colpe. Non prendere un portiere di riserva normodotato, vista la lunghissima assenza di Magic, significa fregarsene dei risultati della squadra. La Salernitana, che non è un ricco club inglese, ha preso Ochoa. Mi sono spiegata? Ancora Tata nel derby? Butta dentro Vasquez! Fai fruttare quei 300 mila euro munificamente investiti. Non è pronto, ipse dixit. E’ vivo? Respira? Tanto basta. Anch’io sono più pronta della saracinesca dei Carpazi. Il ragionamento, a dire il vero, ha qualche insidia. Lo facevo anche per Mirante. E il buon Antonio mi ha sfoderato quel popò di prestazione con il Psv. Gol da 30 metri preso sul suo palo. E quell’esilarante respinta di pugno verso la porta. Lì CDK fece un gran salvataggio. L’unica cosa bella della sua partita.

Un presidente inconsistente

Sembra strano anche a me, ma neppure oggi ce l’ho con la squadra. Ce l’ho con il cocciuto allenatore. Ce l’ho con l’ineffabile proprietà dal braccino molto corto. Ce l’ho con la parametrica dirigenza. Ma non riesco a prendermela con un gruppo di ragazzi allenati male, mal curati, inseriti in un canovaccio tattico demenziale. Il Mercato è stato disastroso? I risultati dicono di sì. Poche storie. Eppure io non ne ho ancora l’assoluta certezza. Perchè sono una testona? Anche. Però… Il tuo modulo di gioco non prevede le mezze ali. Peccato tu ne abbia in rosa tante. Non le fai giocare oppure lo striminzito impiego le vede fuori ruolo. Sono scarse? Può essere. Ma gli esterni alti di destra non sono fulmini di guerra. Perchè allora non prescindere da loro, adottando un modulo diverso? Insomma, un allenatore ha due opzioni. O si fa prendere giocatori adatti ad interpretare la sua concezione di calcio o si adatta lui alle caratteristiche della rosa a disposizione. Tertium non datur. Da noi non funziona così. Andiamo oltre la logica aristotelica per inseguire quella parametrica.

Un allenatore nel pallone

Mi irrita il fatto che la batosta con il Sassuolo fosse preannunciata dal rotolare verso un baratro a cui non si è cercato di porre un freno. E’ come quando una biglia si trova su un piano inclinato. All’inizio è lenta e si può bloccare facilmente. Ma la velocità aumenta continuamente e fermarla diventa sempre più difficile. Noi, purtroppo, ci troviamo verso la fine del piano inclinato. Davvero imbarazzante la miopia di allenatore, proprietà, dirigenza. E ora viviamo una dimensione pericolosa, da Basso Impero. Quando un gruppo non crede più nella ratio  del proprio lavoro, fatalmente si affievoliscono senso di appartenenza, solidarietà, valori. Tutto finisce per sgretolarsi. Ed è difficilissimo uscire da una situazione del genere. D’altra parte, qualcosa si deve fare. Io credo che, invece, la Società si limiterà a mettere altra polvere sotto un tappeto ormai insufficiente a contenerla tutta. Ma cosa bisogna aspettarsi da chi non ha mosso un dito, vedendo Milanello costantemente trasformato in un ospedale da campo? Mi pare evidente lo scollamento tra squadra e allenatore. C’è chi gioca sempre e si tira il collo anche perché non è tutelato da una disposizione tattica che lo aiuti e sorretto da una preparazione atletica adeguata. C’è chi non gioca quasi mai e, quando lo fa, viene messo fuori ruolo. Pobega, Vranckx, lo stesso Adli sono ragazzi giovani che, secondo me, potrebbero dare un apporto positivo nelle rotazioni. CDK sarà anche un ectoplasma, ma io vorrei vederlo in mano a un allenatore che gli dia fiducia e lo faccia giocare con compiti offensivi. Calabria ha dei palesi problemi di condizione. Si fa saltare da tutti. Deve andare sempre in campo per mancanza di sostituti arruolabili. Perchè esporre lui al pubblico ludibrio e la squadra a farsi infilzare, non predisponendo dei raddoppi di marcatura? Si conta forse sulle prodezze del portiere? Dipendesse da me, saluterei cortesemente Pioli e il suo meraviglioso staff, ringraziandoli di cuore per lo scudetto. E vedrei se fosse possibile concordare una buonuscita. Chi al suo posto, visto che siamo poveri? Ibra, l’uomo che sa dare le scosse, con Maldini DT, impegnato a valorizzare i suoi acquisti, oltre che a risolvere, con incerti risultati, equazioni parametriche. 

Io, che conosco molto bene le equazioni parametriche, non ho mai creduto alle voci su Zaniolo. Figuriamoci. A me il ragazzo piacerebbe, anche pensando alle liste Champions. Sarei preoccupatissima, però, pensandolo nelle mani del nostro staff atletico e medico. Già, le liste. Chi inseriamo come portiere? Maignan, che non si sa se recupera? Tata? Tutti e due, riducendo a 15 i posti per gli altri stranieri? Sarebbe stato importante acquistare un secondo portiere italiano normodotato. Invece….. pure nel derby ci dobbiamo sorbire Tata. Già, il derby. Brrrrrrr!!!!!!!!! Temo che ci restituiscano il 6 a 0. Sento adesso dell’infortunio muscolare a Bennacer. Pure se vanno ad allenarsi nel giorno di riposo sono in pericolo i nostri ragazzi. Ma cacciate Pioli e il suo inverecondo staff atletico, somari parametrizzati! Voglio la zona Champions!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.