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Wow, che settimana! Le riserve del Feyenoord e il Torino ci hanno mandato al tappeto. KO e game over. Fuori dalla Champions attuale e anche dalla prossima. Allora, Gerry. Vincere sempre ti annoia, lo so. Perdere sempre, ti piace? Sì, eh! A noi tifosi un po’ meno. In tre anni ci hai portato dallo scudetto allo sfascio. Hai eliminato chi voleva il bene del Milan, circondandoti di tirapiedi tronfi e incapaci. Dirigenti che non avrebbero titoli neppure per allestire operette di infima categoria. Insomma, Gerry, con te siamo diventati figli di un Dio minore. Ma tu e la tua gentaglia potete stare tranquilli. Il timido cenno di contestazione nei tuoi confronti si è già dissolto. Quei “Vattene” intonati allo stadio erano rivolti a Cairo. I tifosi veri, quelli intelligenti, quelli dei carri, quelli che non vogliono sentire dischi rotti, comprendono la bontà del lavoro tuo e della meravigliosa dirigenza. I colpevoli sono altri. Sono i giocatori smidollati e lavativi. Eccoli lì, pronti ad essere esposti al pubblico ludibrio, visto che ci mettono anche del loro.
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Avanti, reprobi, esponete il vostro petto nudo di fronte ai fucili di una tifoseria illuminata. Siete figli di un Dio minore. Assumetevi le vostre responsabilità, vigliacchi. Ripercorriamo le ultime tappe del nostro calvario. Partiamo dalla tremenda serata di Zagabria, quella che avrebbe dovuto garantirci l’accesso diretto agli Ottavi di Champions. Imputati Gabbia e Musah, alzatevi! Matteo è inciampato goffamente sul pallone, causando l’immediato vantaggio della Dinamo. Yunus si è fatto sciaguratamente espellere, lasciandoci in 10. Tutto vero, per carità. Mica si può negare l’evidenza. Andiamo a Rotterdam. Imputato Mike, la tua papera ci è costata il gol. Anche questo è vero. Ritorno con il Feyenoord. La partita si era messa sui binari giusti. Ma Theo ha rimediato stupidamente due gialli. E’ un dato di fatto. Quindi è lui il responsabile dell’eliminazione. Mettiamolo fuori rosa. E veniamo alla tragicomica partita di Torino. Immediato gollonzo con il rinvio di Maignan che sbatte su Thiaw. Rigore sbagliato da Pulisic, che però diventa difficile mettere sul banco degli imputati, perché lui non è un lavativo. Poi la stupidaggine di Thiaw, e non solo sua a dire il vero. Malick si ferma per protestare sul fallo che gli è stato fischiato. Nessuno va sul pallone. Sanabria batte subito la punizione verso Linetty, che indovina un sinistro incrociato micidiale. Non gli accadrà più nella sua vita. Fine delle trasmissioni. Poi il colpevole di tutto per antonomasia è, naturalmente, Leao. Rafa fa tanto schifo che Conceiçao lo lascia addirittura negli spogliatoi alla fine del primo tempo. Avevamo cominciato come Martedì con 4 giocatori offensivi, fregandocene dell’equilibrio. Fofana, chissà perché, relegato in panchina. Entra all’inizio del secondo tempo al posto di un non irresistibile Leao. Giusto, visto che dobbiamo recuperare e lo possiamo tranquillamente fare con quel fulmine di guerra di Joao Felix.
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Non ho capito parecchie scelte di Conceiçao nelle ultime partite. Certe sostituzioni mi sono sembrate cervellotiche, per usare un eufemismo. Un tourbillon che fa capire come non ci sia un concetto di squadra. E, non essendo noi una squadra, non riusciamo a rimediare agli errori dei singoli. Intendiamoci, io i colpevoli li ho individuati da tempo. Quando vedo certa gentaglia inquadrata in tribuna, vengo assalita da una rabbia furibonda mista a conati di vomito e malsani istinti aggressivi. Sembra che i miasmi provenienti da alghe fetide che radicano nella melma dei pozzi avvelenino l’aria di Milanello, frastornando, rimbecillendo allenatori e giocatori. Io sono consapevole di quanto siano indegne le manacce in cui siamo caduti. Vedo i problemi della squadra che non vengono affrontati. Insomma, persone che conoscono normalmente il calcio non ci avrebbero lasciato con questo organico di centrocampo. So che con una Società del genere è difficile che i giocatori, oltretutto quasi tutti stranieri, sviluppino un senso di appartenenza. Gerry, Furlani, Scaroni, Ibra non ce l’hanno minimamente. Tutto questo fa sì che io affronti le partite con un frustrato disincanto privo di aspettative. Mi trovo, insomma, in una brutta situazione psicologica da figlia di un Dio minore. Quindi raramente mi infurio. Sabato sera, però, mi è venuto il sangue agli occhi. No, non avrei potuto guardare la partita a Buckingham Palace. Sarà forse perché stavolta non meritavamo di perdere? Il gol di Reijnders mi è sembrato un atto di giustizia divina. E cullavo pure qualche speranziella di vittoria. Come non detto. Mamma mia, che polli siamo. Certo, ci girano tutte storte, ma noi ce le andiamo a cercare.
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Nell’affannoso tentativo di recuperare sembianze vagamente umane, non ho poi guardato gli Orrendi. Sapevo come sarebbe finita. Sono andata subito a letto. Televisione spenta. Mi sono immersa nella lettura del Conte di Montecristo. Stessa cosa avevo fatto Martedì. Grazie, Milan, per le serate emozionanti che mi regali. Alla faccia di chi dice che noi tifosotti, che osiamo criticare questa perla di Società, speriamo nelle sconfitte per dimostrare che avevamo ragione. Cappero, i nostri capataz possiedono una vera e propria arte. Trovano un problema. Lo interpretano erroneamente e poi applicano male il rimedio sbagliato. Intendiamoci, Gimenez va bene. Joao Felix no! E’ sul centrocampista centrale che si doveva intervenire! E la scelta di Fonseca è stato il biglietto da visita di una stagione che si profilava tremenda. A proposito, guardate che per l’anno prossimo è tornato libero Lopetegui. Io non considero i nostri dirigenti degli scemi. Sono solo diversamente intelligenti. Pensando a certa gente, il mio cervello viene trafitto da un’idea. Se rinasco, voglio fare la lanciatrice di coltelli. In alcuni casi distratta.
Ma bando alle facezie. Qui adesso c’è da tifare Napoli. Speriamo sia in ripresa. Mica è facile la trasferta a Como. Mi dicono che gli Orrendi l’abbiano sfangata a fatica, con un autogol nel finale, spacciato per gol di Lautaro. Già, proprio di quel simpaticissimo Lautaro, che non avrebbe dovuto giocare. Ma, guarda caso, nonostante i mille microfoni dislocati sul campo, non si è trovato l’audio delle bestemmie. E i labiali non bastano. Strano, eh! E’ andata peggio a un giocatore della Samp, squalificato per lo stesso motivo. Mi raccontano pure di un robusto fallo del diffidato Mikhitaryan, che ha interrotto una ripartenza del Genoa a centrocampo, stranamente non sanzionato con il giallo. Eh, pareva brutto alle alte sfere che la Banda degli Onesti giocasse al S. Paolo senza due titolari. Loro sono figli di un Dio Maggiore. Occhio, Napoli, che questi te la incartano. Speriamo bene, dai. Ma le disgrazie arrivano sempre in coppia. Non gioca il diffidato Anguissa. Conte ha capito l’antifona. Sono nervosa più di quando giochiamo noi. Non ho buone sensazioni. E infatti…. Te la sei incartata da solo, Napoli. Primo tempo accettabile. Sei riuscito a rimediare all’incredibile gollonzo, che sembrava made in Milan. Secondo tempo bruttissimo. Sconfitta devastante. Orrendi in testa. E ci resteranno fino alla fine. Mai una gioia. Mai, maledizione al secchio! Cerco di tirarmi un po’ su, pensando alla Meccanica Quantistica. A differenza della Meccanica Classica, infatti, concede una probabilità di risalire da una buca anche a una particella che non possiede l’energia necessaria. La faccenda è conosciuta con il nome di Effetto Tunnel. Certo che noi siamo caduti non in una buca ma in un burrone. Almeno l’Atalanta ha vinto, dai. E non è lontana dagli Orrendi. Hanno perso pure Milan Futuro e Mantova. Alla faccia dell’effetto Tunnel, che, purtroppo, fa un baffo all’effetto RedBird, non ne posso più del calcio. Mi fa schifo! Tempi durissimi per i figli di un Dio minore. Devo riuscire a staccare, per preservare il mio fegato. Ma non posso farlo, perché …. Je suis Paolo Maldini.
Chiara
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