Forza ragazzo!

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Ragazzi, non so bene cosa dire. E questo mi lascia spiazzata, perché la cosa non mi è usuale. Sono una che non ama il politicamente corretto e non brilla per diplomazia. Mi schiero sempre da una parte e non penso che la verità stia nel mezzo. Non so perché, ma ho intrecciato la mia vita con il Milan. Però, quando vedo in pericolo la vita di un ragazzo, mi sento piccola, inadeguata e faccio un passo indietro. Forza Edoardo! Che spavento mi hai fatto prendere. Va bene gioire da matti o imbufalirsi per il calcio, come faccio io. Ma c’è un limite a tutto. In certe circostanze serve rispetto. Avevo scritto il mio pezzo prima che Bove si accasciasse sul campo. E si tratta, come sempre, di un articolo che rifugge dalle mezze misure, dal volemose bene. Si intitola “ S’i’ fosse…” Anche se sembra fortunatamente che il ragazzo stia bene, non me la sento di pubblicarlo. Vorrei prima sapere con assoluta certezza che Edo non corra alcun pericolo. Facciamo così. Magari, Dio lo voglia, in mattinata le buone notizie si consolidano. E di calcio parlerete voi, visto anche che con l’Empoli abbiamo finalmente giocato una partita decente. E io metto il pezzo nel primo pomeriggio. In questo caso vi prego di considerare che l’avevo scritto ben prima di Fiorentina Inter. D’accordo? Speriamo bene! Ciao!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.