Fotoni e dintorni

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Be’, non mi posso lamentare del Sabato calcistico. Milan Futuro espugna in rimonta il “ Sivori” di Sestri Levante. Il ragguardevole traguardo dei play out, l’unico possibile per evitare la retrocessione diretta, è più vicino. Alesi e Ianesi ribaltano il risultato. I piccoli diavoli erano passati in svantaggio dopo 5 minuti, mostrando preoccupanti analogie con quelli grandi. Ora siamo terz’ultimi insieme alla Spal, penalizzata di 3 punti. La Lucchese, che ha sei punti di penalizzazione, è tre lunghezze più avanti. La nostra situazione non è certo rosea, ma, considerando come eravamo messi prima delle due ultime vittorie……. E il Mantova ha vinto a Brescia, eh! Bene! Ma la cosa più bella della giornata è stato il pareggio del Parma con gli Orrendi. Io mi ero detta: “ Non li guardo. Devo preservare il mio fegato.” Mica vero che decido di fare una capatina? Be’, se non stanno già vincendo, resisto fino al loro primo gol. Altrimenti cambio subito canale e non ci penso più. Detto, fatto. Con ammirevole tempestività, arrivo nell’istante in cui segna Darmian. Reprimo a fatica qualche parolaccia e digito sul telecomando con la velocità di un fotone. E’ facile immaginare la mia genuina e grande gioia, quando vengo a sapere del pareggio in doppia rimonta del Parma. Eh, sì, caro Trilussa, hai proprio ragione. La felicità è ‘na piccola cosa. C’è quella dell’ape che se posa su un bottone de rosa. E c’è la mia, che spero non mi vada di traverso al Dall’Ara. Napoli, non fa’ lo stupido Lunedì sera. Certo, la trasferta di Bologna è tutt’altro che facile, purtroppo. Hai capito, vero, perché la partita è stata calendarizzata Lunedì? Per dare tutto il tempo al Bologna, che ha giocato in Coppa Italia addirittura Martedì, di preparala bene. Nessun dettaglio viene trascurato nella Marotta League. La nostra partita? La guardo, eh! Anche se non mi interessa per due motivi. Il risultato, qualunque esso sia, non inciderà sulla nostra classifica e la prestazione sarà insoddisfacente, more solito. Quindi mi siedo davanti alla Tv con il disincanto di chi sa che sarebbe meglio guardare altro.

Scusatemi….

Che dire? Solita squadra squinternata. Va sotto di brutto. Poi recupera. Potrebbe vincere o perdere, in quanto crea e subisce occasioni da gol. Grazie, Magic. La fase difensiva è, come sempre, orripilante. Io penso ci sia qualche problema di organizzazione. Ma Conceiçao parla di errori individuali, di singoli comportamenti non corretti. Chi sono io per contraddirlo? Nessuno. Conoscerei, però, qualcuno voglioso di rifilargli un paio di pigne ben assestate. Si tratta di una persona molto, molto vicina a me. Va’ a da’ via i ciapp, Sergio. Non ne posso più neanche di te. Formazioni ad minchiam, sostituzioni …. cervellotiche, isterismo a gogo, nessuna sensata idea di gioco, nessuna capacità di gestione del gruppo. Ci vogliono un allenatore e un DS di un certo livello? Sì. Ma, per averli, serve una Società e non una squallida parodia come la nostra. E qui casca l’asino. E di asini noi nella stanza dei bottoni ne abbiamo a volontà. Per questo ci è vietata ogni speranza. Questi maledetti incapaci ci hanno fatto diventare, dentro e fuori dal campo, la barzelletta del mondo intero. E pure di quello parzialmente scremato. Io non vorrei offendere oche e somari, che mi stanno simpatici. Però da Casa Milan si sente starnazzare e ragliare. Anche le perle che ci regalano nelle interviste sono meraviglie che riscaldano il cuore. Sentiti Scaroni, il peggior presidente che un club possa avere, e Furlani, al quale non so più che insulti rivolgere, senza incorrere nel rischio di una querela? Mi vengono in mente i fotoni. Perchè? I fotoni rappresentano l’esempio del dualismo onda – particella. Anche i nostri eroi incarnano un dualismo. Quale? Quello tra imbecillità e insipienza. Quindi il gatto e la volpe, per non parlare dell’opossum Ibra e del topo Moncada, sono a loro modo dei fotoni. Non solo per la faccenda del dualismo. C’è la non trascurabile questione che fotoni fa rima con una parola che li definisce perfettamente.

Dunque, brutti buzzurri che non siete altro. Dovreste apprezzare e amare il benefattore Gerry, che ha speso tanto per il Milan. Mica contestarlo, poverino. Che sarà mai se siamo noni e rimediamo figure di palta come non ci fosse un domani? Noi ci beiamo dei nostri democratici ecosistemi, ci facciamo apprezzare per le nostre maglie panafricane, correttamente inclusive in sintonia con la splendida ideologia woke. Ci distinguiamo dagli altri beceri che pensano solo a vincere e si annoiano pure. Chi contesta, si penta. Si vergoni e si metta in ginocchio sui ceci. Come si fa a non essere orgolioni di questa perla di Società, che ha pure come AD uno scienziato laureato alla Bocconi, con tanto di Master conseguito in una pregiatissima Università americana? Abbiamo sentito tutti la lectio magistralis che il suddetto luminare ha tenuto ad Harvard. Solo gli ignorantoni uguali a me non hanno capito da tali alate e pregnanti parole che per il nostro Milan si prospetta un futuro luminoso. E, prima della partita con la Fiorentina, il piccolo Napoleone ci ha fatto sapere che per lui la zona Champions non è sfumata. Alla faccia di tutti quegli schifosi pessimisti che rendono tossico, loro sì, l’ambiente Milan. Meno male che ci sono tanti bravi, veri tifosi. Riempiono lo stadio e assistono docili alla metodica opera di distruzione di un luogo dell’anima. Mi ricordano i topi di Hamelin che seguirono il pifferaio fino al fiume, dove annegarono.

Marotta ti vuole proprio male, eh!

E veniamo all’ennesima figuraccia dei fotoni in perenne balia del loro singolare dualismo. Sì, mi riferisco all’affaire Paratici. Come la penso io? La faccenda è molto semplice. Avrei voluto Paratici? No. La squalifica fino al 20 Luglio, la pendenza di un’indagine penale sono cose che infastidiscono. Ma c’è anche un altro dettaglio. A me non sembra che Paratici abbia fatto grandi cose dal punto di vista sportivo. E l’acquisto di Emerson Royal non è un errore come tanti. D’accordo, tutti sbagliano. Qui, però, si tratta di un marchio che pone seri dubbi sulla competenza di chi va a cercarselo. Quindi, tutto sommato, sono contenta che la faccenda sia andata a finire così? No! I nostri fotoni non dovevano cedere tremebondi di fronte ad amichevoli consigli venuti da alte cariche istituzionali, spronate dall’amico Don Beppe. Io avrei preferito una reazione che, a velate minacce, contrapponesse la voglia di riaffermare la propria scelta e di andare a fondo, per capire come altre Società possano violare ogni tipo di regola nella compiacenza della FIGC. E’ chiaro che occhi e orecchi attenti avrebbero messo in allerta procuratori e DS, per invitarli a denunciare eventuali telefonate, in modo da poter penalizzare il Milan. Be’, semplicemente queste telefonate non dovevano  esserci. Avrebbe dovuto farle qualcun altro. Insomma, io vorrei una Società seria, orgogliosa di volare sulle ali di un sogno chiamato Milan, rispettosa della sua Storia. Guardate che robaccia mi ritrovo e pensate a come mi possa sentire. Prenderei certi individui a calci nel sedere a due a due fino a che non diventano dispari. Scriverei i loro nomi sulla sabbia. Del gatto. Nella lettiera. Il DS? Chissà se e quando arriverà. Lorsignori sono abituati a prendersela molto comoda. Tanto, con il meraviglioso Gli e il piccolo Napoleone primus inter pares, non cambierà niente comunque. Anche la prossima stagione sarà caratterizzata da un “ Venghino, Signori, venghino al circo Milan!”

Come dicevo prima, non ho visto gli Orrendi. Mi è giunta voce che anche al Tardini siano arrivati degli aiutini. La cosa non mi stupisce e non ho voglia di approfondirla. Mi dicono pure che siano un po’ sulla gambe. Magari! Certo che, purtroppo, il Bayern è devastato dagli infortuni. Mai vista un’ecatombe del genere neppure con l’ottimo Pioli. Appena saputo anche di Musiala, mi sarei messa a piangere. E occhio alla caviglia di Kane che non è a posto. Incredibile! La mia Domenica scorre tranquilla. Ma mi attendono un Lunedì e un Martedì di passione. E le nostre partite? Non mi interessano. Tranne la semifinale di Coppa Italia, per la quale, però, nutro ben poche speranze. Colpa mia se sono ridotta così? Forse. O forse… Mi viene in mente l’epitaffio posto sulla tomba di Aldo Fabrizi. “ Fu tolto al mondo troppo al dente.” Ecco, io sui curricula dei maledetti, che chiamo fotoni per questioni di dualismi e di rime, porrei questa notazione : “ Furono tolti al Milan troppo scotti.” Ma non mi arrendo, perché…. Je suis Paolo Maldini.

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.