Tutti possono sbagliare. Forse anch’io, che nel mio pre nutro una profonda convinzione. La nostra rosa è più forte di quella del Toro. Non si tratta di una semplice supposizione. Di un’ipotesi tutta da dimostrare. No, c’ho le prove! Siamo tanto superiori che il mio allenatore tiene in panchina Piatek. Così, tanto per dare un po’ di suspence alla gara. Come accade tra i ragazzini che giocano al parco. La squadra più forte concede qualche gol di vantaggio all’avversario. Insomma, memore delle nostre imperiose prestazioni, sono sicura di vincere. Mi scalfisce leggermente solo un piccolissimo tarlo, a dire il vero. Me lo insinua la conferenza stampa di Gattuso. Intendiamoci, io mi rifiuto di vederla, come sempre. Me la raccontano. Si tratta del solito mix tra un’omelia funebre e un’esortazione ai fioretti e al cilicio. C’è pure un rimprovero a Piatek, reo di non partecipare al mirabile giuoco insegnato alla squadra. Cappero, che motivatore! Che straordinario conducator! Sta di fatto che ora sono costretta a fare ammenda e ad ammettere il mio errore. La nostra rosa è molto inferiore a quella granata. Sarebbe stato sufficiente leggere con attenzione i nomi per capirlo, bestia che non sono altro. Calha è una pippa invereconda. Peggio di Honda. Anche di Sosa o di Mati Fernandez. E’ vergognoso che porti sulle spalle il numero 10. Giusto, quindi, che Rino non lo faccia mai giocare come tale. E non parliamo poi di quel giocatorino lento e lezioso di Paquetà. Ma tutti sono scarsi, a cominciare dal panchinato Piatek. Meno male che un campione ce l’abbiamo. Trattasi di Suso. Peccato che quegli scarsoni dei nostri centravanti non riescano a capire i suoi illuminati movimenti.
Non venitemi a dire, per favore, che le colpe non sono solo di Gattuso. Vedo perfettamente le lacune della rosa. Credo, però, che con un allenatore normale saremmo arrivati quarti. E, con la Champions e la prospettiva di fare i doverosi innesti concordati con un tecnico capace, il nostro mondo sarebbe completamente diverso dalla landa brulla e arida che appare oggi. Il Bologna aveva un obiettivo da raggiungere: la salvezza. Ha esonerato Pippo, un tipo simil Rino, prendendo Miha. Obiettivo raggiunto. Giusto così. Anche noi avevamo un obiettivo. Abbagliati da qualche risultato fortunoso, ciechi di fronte al nostro irritante, imbarazzante non gioco, ci siamo tenuti un mediocrissimo tecnico. Obiettivo non raggiunto. Giusto così. E non venitemi a parlare di Guida. Rigore ridicolo, d’accordo. Non più, però, della nostra conduzione tecnica e societaria. Una Società in gamba avrebbe capito, fregandosene anche dei tifosi. Probabilmente ha influito la consapevolezza di avere una rosa con dei limiti. Il rischio di mancare la Champions, dopo aver esonerato Gattuso, con l’inevitabile mare di polemiche, è stato un freno. Il mio pensiero è semplice. Con Miha in panca ora il nostro cielo sarebbe molto più azzurro.
Non tutti possono essere particolarmente intelligenti. Io, per esempio, mi sento stupida quando penso a persone come Gauss, tanto per dire un nome. Lui era un bimbo di 10 anni e il maestro assegnò un esercizio alla sua classe. Sommare i primi cento numero naturali. Mentre gli altri scolari sudavano sui fogli, Gauss risolse il problema in un attimo. Il risultato è 5050. Come ci arrivò? Be’, 100 + 1 fa 101. Come 99 +2, 98 +3 e così via. Siccome la somme da fare sono 50, ecco che basta moltiplicare 101 per 50. Si ottiene quindi 5050. Semplice, no? La cosa si può toccare con mano. Senza sudore, veleni, rabbia, cilicio. E senza altre varie facezie di cui ho sentito blaterare. Di gioco, schemi, sovrapposizioni, inserimenti non si parla mai. Le catene mettile alle ruote, quando vai in montagna, caro Rino. E ti vorrei dire anche dove potresti mettere la palla linea – linea. Però sono una signora e non lo faccio. Le uniche imbucate a cui ho sentito far cenno sono quelle del portiere. E la cosa mi ha fatto imbestialire. Dovrei prendermela con Donnarumma o con altri giocatori frastornati , ossessionati da direttive tattiche demenziali? Forse dovrei. Ma scusatemi. Non riesco a farlo. Certo, fossero dei fenomeni , non si lascerebbero lacerare da veleni e angosce esistenziali e non fornirebbero prove così scadenti. Sospendo il giudizio su molti di loro. Un musicista che suona senza spartito va incontro ad enormi difficoltà. A meno che non sia un genio della musica. Dirò di più. Sono convinta che parecchi dei nostri ragazzi siano più forti di quel che appare dalle loro prestazioni imbarazzanti. Nessun insegnante di Fisica può paragonarsi a Gauss. Ma deve conoscere almeno la legge di Gravitazione Universale, maledizione al secchio! Tra un Gauss della panchina e Rino c’è un mondo di normali allenatori. La Società non ha voluto esplorarlo. E ora tutti quelli che hanno il Milan nel profondo del cuore ne pagano le dolorosissime conseguenze.
Dovrei parlare della partita? Manco per sogno! Cappero, finalmente mi toglie Suso e mette Piatek! Però rovina tutto, inserendo Borini per Paquetà. Eh, deve preservare gli equilibri, il genio! Gattuso si rammarica di non essere riuscito ad entrare nella testa dei ragazzi. Lasciamo perdere il fatto che uno che dice queste cose dovrebbe dimettersi. Secondo me, invece, ce l’hai fatta, Rino. Li hai mortificati e terrorizzati a suon di omelie funebri. Quando andavano difesi, anche se avevano sbagliato, li hai esposti al pubblico ludibrio. Ti spiaceva molto di più per la lite tra Biglia e Kessie che per la sconfitta nel derby. E che esecrazione per la sacrilega esposizione della maglia di Acerbi. A Torino Fabbri ci ha derubato? No. Ha commesso solo qualche errore, come quello di Calabria. Tralasciamo le scarsissime competenze tattiche, ma questo è un conduttore di uomini? Certo che la sua “onestà” intellettuale piace molto. Agli avversari.
Comunque ora dobbiamo smetterla di piangere sul latte versato. E’ necessario guardare al futuro. Lo so, risulta difficile farlo sotto la cappa di angoscia che ci opprime. Davanti a noi sembrano stagliarsi solo nuvoloni neri. Ma la vita continua. E bisogna fare di tutto perché cominci ad essere meno grama. Abbiamo una pletora di dirigenti e a parlare va un Cutrone che mi ha fatto una tenerezza infinita nel suo disagio, nel suo smarrimento e nella sua frustrazione. Il ragazzo aveva i lucciconi agli occhi. Così non va bene, Società! Se ci sei, batti un colpo! Il sospetto che tu non ci sia è fondato e devastante. Impedisci a Rino di combinare altri danni con le buone o con le cattive, per favore. Anche se è tardi per questa stagione, che, purtroppo, compromette pure la prossima. In campo con il Bologna voglio vedere una formazione più sbarazzina e offensiva, a costo di prenderne 10. E poi pretendo di avere finalmente un allenatore capace, con cui discutere di strategie, di tattica, di giocatori. Nelle nostre condizioni è impossibile acquistare dei campioni. Risulta, invece, doveroso costruire un progetto sensato. Per questo è indispensabile non un Gauss degli allenatori, che da noi non verrebbe. Ne serve uno normale, che conosca L’ABC del calcio. Gasperini? Magari! Gauss , per forza che ti sapevi districare con fantastica leggiadria tra la Matematica e la Fisica. Avevi la testa leggera, tu. Dormivi bene la notte. Mica come noi poveri tifosi del Milan, che, vivendo con l’angoscia nel cuore, neanche riusciamo a svolgere al meglio le nostre attività quotidiane. E poi , caro Gauss, tu hai scoperto quanto vale il flusso del campo elettrico attraverso una superficie chiusa, d’accordo. Ma questa è una roba facile. Sei capace di calcolare il flusso del nostro vorticoso giramento di palle? Accetta la sfida e passa poi un attimo a fare qualche discorsetto in Società. Si sa mai che un minimello della tua inarrivabile intelligenza si possa propagare in quella sede.
Chiara
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