Gauss e dintorni

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Va bene, dai. Provo a consolarmi con la vittoria del Siviglia. Ma non è facile. Sì, perché un po’ incazzatella lo sono. Filottino interrotto. Pareggio rocambolesco con l’ultima in classifica, diventata, grazie a noi, penultima, visto che il suo coinquilino Brescia ne ha buscate 6 dagli Orrendi. Purtroppo abbiamo un difettuccio antico. Facciamo una fatica bestiale a buttarla dentro. Anche in undici contro dieci. Cincischiamo, sbagliamo l’ultimo passaggio. I tiri sono spesso strozzati. Se partono bene, incocciano su qualche difensore. D’altra parte ce ne sono a nugoli davanti ai nostri attaccanti, perché siamo troppo lenti nel dipanare l’ azione. L’area della Spal sembra forte Apache. Peccato crolli parzialmente solo alla fine. Forti di una evidente supremazia fisica, spazzano, rinviano, deviano. E mai che una deviazione entri, eh! Si limita a sfilare a lato. Con l’eccezione, ovviamente, del cross di Saele, imbucato nella sua porta da Vicari con un autogol davvero spettacolare. A causa di questo episodio, neppure possiamo dire di essere stati sfortunati. Tante le conclusioni verso la porta. Pochissime quelle pericolose. Il loro portiere non deve compiere miracoli.

Appellarsi alla statistica, mi sembra un esercizio fuorviante. E’ sbagliato usarla come fa un ubriaco con un lampione. Cioè più per sostegno che per illuminazione, come disse Mark Twain. La quantità, infatti, non può prescindere dalla qualità. E noi di qualità ce ne abbiamo messa poca. Con questi chiari di luna, nessuno ha voglia di guardare classifica. Ci aspetta il trittico Lazio, Juve, Napoli. Difficile che riusciamo a raggranellare un discreto bottino di punti. Ma dobbiamo comunque provarci. Possibilmente con più convinzione di quella che metto io nel pensare a una dieta. Mi trastullo con la faccenda che sono abbastanza alta. E poi c’è chi è grasso per costituzione. Poco carino chiedergli di specificare articolo e comma. Noi per costituzione siamo una squadra tenera. Con i denti da latte. Abbiamo dei giocatori anche bravi. Ma, tranne Theo, nessuno sa accelerare. E ci mancano cm, Kg, forza fisica. Non abbiamo la faccia cattiva. Gli Orrendi, con tutti quei corner e quelle palle buttate in area, avrebbero segnato a profusione. A prescindere dalle irritanti perdite di tempo messe in opera dagli Estensi. Ogni mondo è paese, dai. A me la Spal sta pure simpatica. Con i tre punti avrebbe anche potuto sperare nella salvezza. E la cosa non mi sarebbe neppure spiaciuta. Però quell’autogol così spettacolare nel recupero mi è parso una giusta punizione per tutti quegli infiniti rotolamenti a terra. Un pareggio che non serve né a noi né a loro. Il fallo di mano di Cionek a 10 secondi dalla fine? Netto. Il Var era stato usato nell’occasione dell’espulsione di D’Alessandro. Non si poteva pretendere che intervenisse un’altra volta a nostro favore, dai. Mica abbiamo le maglie con le strisce dei colori giusti, noi.

Inutile fare calcoli e statistiche, dicevo prima. A tal proposito, mi viene in mente Gauss, uno che se ne intendeva in entrambi i campi. Il maestro, per punire la classe che era stata rumorosa, assegnò un compito difficile. Fare la somma dei primi cento numeri naturali. Il piccolo Gauss, dopo pochissimo tempo, andò da lui con la soluzione: 5050. “Ma come hai fatto?”, chiese l’uomo che era rimasto sbalordito. “ Semplice. 1+ 100 fa 101. E così 2+ 99, 3+98 e via andando. Quindi ci sono 50 coppie di numeri la cui somma è 101. Basta perciò moltiplicare 50 per 101 e si ottiene la soluzione, che è appunto 5050.” Prometteva bene fin da piccolo il nostro Gauss, vero? Ho passato una vita spiegare come si passi dal suo teorema sul flusso del campo elettrico alla legge di Coulomb. E, qualche scappelottino alle menti più riottose mi è pure scappato. Ricordo che un ragazzo una volta mi disse : “ Profe, io l’avevo capito, eh! Ma volevo prendermi la mia coppinata.” D’accordo, divago. Ma cerco, nonostante tutto, di strapparmi un sorriso. Provate voi a dover sempre scrivere di un Milan così scintillante.

Io ti darei anche il benvenuto, uomo Rangnick.

Torniamo al punto, dai. Gauss è tedesco. Come l’uomo Rangnick. Ora, io non amo particolarmente i Tedeschi, per questioni che esulano dal calcio. Però, se l’uomo Rangnick arriva davvero, cosa della quale non sono sicura, io lo accolgo bene. Ehi, Ralf, tessi con intelligenza la tua tela. Qua non è tutto da buttare, come pensano in molti. Semplicemente, per fare 101, a 1 bisogna aggiungere 100. A 2, 99 e così via. Fuor di metafora, ai giocatori buoni che abbiamo se ne devono aggiungere altri che abbiano caratteristiche complementari. Non simili. Certo, il budget è importante. E abbiamo il braccino corto. Pensare che gli Orrendi hanno preso Hakimi e noi Kalulu fa male al cuore. Ma si può, comunque, fare qualcosa di sensato. Basta mezze punte, per favore. Gente veloce, robusta, cattiva, affamata, voglio. Calha non è la pippa che moltissimi dipingono. Tutt’altro. Anche Paquetà ha doti tecniche non trascurabili. Però non sono fatti per giocare insieme. Entrambi avrebbero bisogno di un supporto più gagliardo fisicamente. E il nostro centrocampo necessita anche di chi possa avere il guizzo in velocità. Occorre mettere qualche dente più aguzzo al posto di quelli da latte. Insomma, a me piacerebbero Baka e Szobo, per arrivare ai quali si potrebbe valutare  qualche cessione ben fatta. Non quella di Gigio, eh! Scommetto che c’è chi darà la colpa a lui per i due gol presi. Cosa assurda. Non è demerito di Gigio, se la nostra area sembra l’asilo Mariuccia. Ed è normale stare un po’ più avanti della linea di porta, se la palla è sulla nostra trequarti. Quando poi a Floccari capita di imbroccare il tiro di questa vita e pure delle altre… Si dirà pure che Hakan è stato il peggiore in campo. Basta non leggere, per non arrabbiarsi.

Hai fatto un bel gol, Rafael.

Caro Gauss, scusami se ho tirato in ballo anche un genio come te. D’altra parte io sono una Fisica. Fisicamente sono messa benissimo. Mentalmente… Capirai, comunque, che non so più a che santo votarmi con questo Milan che mi procura tante amarezze. Pensa che adesso ci aspettano Lazio, Juve e Napoli. Brrrrrr!!!!!!!! Oddio, non è che abbiamo qualcosa da chiedere a questa stagione. A me basterebbero tre cose : scudetto non agli Orrendi, Champions non ai Gobbi e Siviglia quarto in campionato. Temo un Mercato che porti a rafforzarsi gli altri e non noi, in modo da divaricare un solco già amplissimo con le prime della classe. Insomma, sono inquieta e molto preoccupata. Purtroppo siamo sempre nella fase discendente della tua gaussiana, Johann. Però non mi voglio arrendere. Mi rifiuto di parlare della partita. Un’azione in velocità abbiamo fatto. Ed è arrivato il gol, senza stinchi degli avversari in mezzo. Peccato che Rebic fosse di un pelo in fuorigioco. Ante sta pagando dazio alla stanchezza. Ibra? Intanto ha ripreso confidenza con il campo. Leao? Ha segnato un bel gol. La Lazio? Vedremo. Mi spiacerebbe fare un piacere ai Gobbi, ma perdere non è mai bello. Bilancio in profondo rosso senza plusvalenze farlocche, con le quali gli altri aggiustano tutto. L’assenza di magheggi non mi spiace, anche se facciamo la figura dei cretini in un mondo di furbi. Chissà mai che la bolla prima o poi esploda. Spero che la cosa sia finalizzata a tenere i conti non drogati in funzione di una prossima vendita. Temo che questa sia un’utopia. Quando uscirà un po’ di sole anche per noi? Quando?

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.