I punti di Lagrange

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Che settimana fantastica! Troppo bello! Troppo bello! Troppo bello! Siamo primi, pur se in modo provvisorio. Che gioia immensa! Vedi, miscredente, mi dico? Due settimane fa ero a terra. Anzi, più giù. Temevo di rimanere fuori dalla Champions. Ero furibonda con la Società. In me agiva una micidiale miscela di rabbia e frustrazione, innescata dalla doppia, tremenda mazzata Spezia – Mercato. Gli Orrendi ci massacreranno, pensavo. Allora dille le cose, Milan! Se lo sapevo prima, il derby lo guardavo. Se lo sapevo prima, non stavo così in ansia per la gara di Coppa Italia con la Lazio. E neppure soffrivo tanto durante la partita con la Samp. In realtà abbiamo sempre tenuto sotto controllo la gara? I Doriani non hanno mai tirato in porta? E’ vero. Ma andatelo a dire a un cuore in tumulto, sopraffatto dalla paura che gli avversari ci facciano un gol del cappero al novantesimo. E ditelo anche al mio amico Umberto che, durante le partite, mi tempesta di telefonate grondanti di catastrofico pessimismo. Una donna, pur forte come me, può avere attimi di sbandamento. E, al fischio finale, dopo l’esultanza, le urla di gioia si pensa subito con un certo timore alla Salernitana, eh! Io e Umberto siamo un po’ matti? Può essere. Ma i matti permettono alle persone sagge di ottenere il giusto risalto. Quindi occupano il loro posto nel grande cerchio della vita. Re Leone docet. Mamma mia, che emozioni, ragazzi. Non so se arriverò viva alla fine del campionato. Già sono in tensione per il Napoli. Forza Azzurri! Inebriata dal primo tempo, so che la partita non è affatto decisa. L’arbitro fa appena in tempo a fischiare l’inizio della ripresa e gli Orrendi pareggiano. Noooooo!!!!!!!! La paura è che vincano. Non lo fanno. Va bene anche così, dai. Se domani noi….. Ho una forma di pudica ritrosia ad esprimere il concetto. E a pensare a una parola che con concetto fa rima.

Chi sale con me?

La mia mente tumultuante vaga per i fatti suoi. Accenderemo i razzi per entrare in orbita intorno a quella roba che fa rima con concetto? Se sì, ce la faremo poi a restare in orbita? Ed ecco che all’orizzonte dei miei eventi compaiono i punti di Lagrange. Si tratta di punti nello spazio in cui un piccolo corpo, sottoposto all’interazione gravitazionale di due masse molto più grandi, resta fermo rispetto ad esse. Nel caso della Terra e del sole, per esempio, sono interessanti per l’allocazione di sonde spaziali che possono mantenere la posizione senza spreco di energia. Ma questa sorta di equilibrio può essere stabile o instabile, a seconda del punto di Lagrange in esame. Allora, ammesso e non concesso che la la gara con la Samp ci permetta di catapultarci in un punto di Lagrange in orbita intorno a quella cosa che fa rima con concetto, ne beccheremo uno stabile o instabile? Nel secondo caso una perturbazione, magari proveniente da Salerno, farebbe cascare l’asino e buona notte ai suonatori. Ma cosa vado a pensare? Intanto bisogna vincere. E non sarà facile. Quante volte siamo inciampati sulla strada che ci avrebbe portato nel mondo dei sogni? Parecchie. Comunque il solo fatto che mi passino per la testa certe idee balzane è un bel passo avanti rispetto al cupo pessimismo che mi aveva accompagnato per giorni e giorni Ma quali punti di Lagrange! Noi dobbiamo fare 3 punti e portarci in vetta. Me ne frego dei carri. Ho una mezza idea di comprare un Berlingo usato, che mi serve per cose di campagna. Sono magnanimamente disposta a far salire i cuori rossoneri che lo desiderino. Sorrido. Speriamo di farcela domani. Ma quale “speriamo”! Dobbiamo vincere! Senza se e senza ma!

Un abbraccio anche all’assist man.

Che orario del cappero le 12.30. Avviso alla truppa. Rancio anticipato alle 11.45 per questioni di Milan. Formazione. Non mi dispiace. Gioca Tomori! Bene! Io, però, avrei messo anche Kalulu. A me Pierre piace un sacco. Sono contenta che ci sia Benna. Non sopporto più l’ex presidente. Le sue prestazioni decenti si possono contare sulle dita di una mano monca. Pista, Giampa! Vinciamo! Pista, Lagrange! Arriviamo a 55 punti, tuoi o non tuoi, e andiamo in Paradiso. Seguo la partita con una tensione alla stelle. Il resto del mondo per me non esiste più. Fantastico il gol di Leao! Sììììììììììììì!!!!!!!!!! Grande Rafa! Meraviglioso l’assist di Maignan! Immenso Magic Mike! “ Parla con Mino” ? Chi è costui? Un Carneade qualunque. La gara scorre via senza sussulti. Noi la controlliamo senza affanni. A dire il vero, però, due sussulti ci sono. Due brutti falli di Sensi che tengono a terra doloranti prima Leao e poi Fik. Mi si gela il sangue. Ehi, Sensi, agisci su commissione? Nessun giallo per lui, naturalmente. I cartellini li sventolano, e per molto meno, solo ai nostri ragazzi. Grrrrr!!!!!!! Verso la fine Falcone nega la gioia del gol a Messias con una splendida parata. Nooooo!!!!!!!!!

Fosse entrata questa palla, Olivier, sarebbe venuto giù S. Siro.

Squadre negli spogliatoi. Cerco di rilassarmi un po’. Si ricomincia e subito c’è un bel tiro a giro di Messias dalla destra dell’area. Fuori di poco. La Samp cerca di venire avanti senza creare occasioni . Noi siamo più pericolosi. Rebic, Kessie e Saele sostituiscono un immenso Leao, uno spento Brahhim e un discreto Messias. Creiamo parecchie occasioni, ma non la buttiamo dentro. Fosse entrata quella splendida semirovesciata alta di Giroud, sarebbe venuto giù S. Siro. Falcone si dimostra un ottimo portiere. Davvero buono il nostro secondo tempo. Ma non segniamo e la beffa può essere sempre dietro l’angolo. Ragion per cui, pur essendo contenta della prestazione della squadra, sono inquieta. Il triplice fischio coglie una donna stremata ed esultante. Vittoria meritatissima e scalata alla vetta. Cosa posso chiedere di più? Sono troppo felice!

Mamma mia, che bello! Vuoi vedere che gli Orrendi adesso non sono più così tranquilli? Ci vediamo in Coppa Italia. Sono elettrizzata. Non sto più nella pelle. Rebic ha commesso degli errori. Io, però, non condivido i giudizi molto negativi espressi su di lui. Ante ha lottato ed è stato una spina nel fianco per la difesa doriana. Certo, deve ritrovare la migliore condizione. A me sembra di aver visto con Lazio e Samp una squadra meno frenetica. Più consapevole dei propri mezzi. E anche con una gagliarda determinazione agonistica. Questo non significa che vinceremo lo scudetto, per carità. Gli Orrendi restano favoriti. Però mi chiedo: siamo autorizzati a sognare? Un pochino sì, dai. Senza esagerare. E allora dite che dovrei chiedere scusa alla Società? In particolare alla proprietà? Lo farò a modo mio. Società, ti perdono per avermi costretto ad usare nei tuoi confronti parole brutte, derogando dalla mia naturale finezza. Dite che ho una faccia di bronzo? Forse avete ragione. Solo forse, però, eh! Giustissimi i fischi a Kessie. Se li merita tutti. Bello lo striscione della curva. Ma pensiamo alla Salernitana. Attenzione! I Campani hanno rivoluzionato la squadra con il Mercato di Gennaio. Occhio al pericolo! Massima concentrazione. Certo che Mercoledì il mio cuore non potrà che battere in sintonia con quello di Jurgen. Noi siamo rossoneri. Voi solo rossi. Fateli neri. I Gobbi l’hanno sfangata in extremis a Bergamo. Peccato. Ma quei due pareggi vanno più che bene, dai. Caro Lagrange, solo una mente geniale come la tua poteva scoprire, oltre a tante altre meraviglie, l’esistenza di quei punti che giustamente portano il tuo nome. A noi, che non siamo geniali come te, sembrano meravigliosi i nostri punti in classifica e speriamo che alla fine siano tanti per… Per. Punto. Chiudiamola qui. Un’ultima cosa. A S. Valentino il mio pensiero commosso e affettuoso va sempre a un ragazzo che corre in bicicletta sulle strade del cielo. Caro Marco, lo so che tu, insieme a noi, stai urlando lassù “ Forza Milan!”

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.