La mosca

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Capolisti per una notte! Alla faccia di Gerry. Pasteis de Nata come se piovesse! Sensazione piacevole, pur se precaria. Bella, nel suo vago sapore di inusualità. Una vittoria che mi permette di guardare con interesse le partite del Sabato. Cosa che non avrei fatto, se avessimo perso o pareggiato. Sì , io sono un tipo tale per cui, se il Milan fa un brutto risultato, mi sale la mosca al naso. Mi cala la voglia di calcio e mi costa fatica mettermi poi a vedere gli altri. Magari lo faccio anche. Magari no. In ogni caso sono inquieta, irritabile. E ad alto rischio, nonostante la mia naturale finezza e l’ammirevole pacatezza, di mischiare parole alate a parolacce. Fossi una psicologa, metterei in primo piano il potere terapeutico di un bel vaffa. Mi avvicino alla partita con una certa diffidenza e un pochino di paura. Mi spiacerebbe un sacco vanificare lo splendido derby. Carpe diem? E dai, Milan, carpelo ‘sto diem!

Si ha un bel dire che io sia un essere inquieto, rompiballe, mai contento. Il fatto è che vedo i problemi strutturali della squadra. E Fonseca mi fa arrabbiare. Ma quale dominiu e possessu! Non vedi che con le frecce del nostro splendido arco offensivo possiamo essere letali in ripartenza? Abbiamo bisogno di equilibrio. Non di duminiu. Chissà se stasera saremo mosca o ape. Volano entrambe. E’ dove si posano che fa la differenza, disse un saggio. Problemi fisici per Morata e Okafor. Non voglio rivivere gli incubi degli anni scorsi, eh! Io voglio essere ape! Ma la faccenda della mosca mi rimbalza nel cervello. E così mi viene in mente un enigma che mi aveva appassionato tempo fa. Due treni si trovano in punti opposti di uno stesso binario. Partono contemporaneamente da posizioni A e B che distano 1000 Km. Procedono entrambi, l’uno verso l’altro, con velocità costanti di 100 Km/h. Una mosca si stacca dal treno A alla partenza e si muove velocissima, a 150 Km/h, fino a che raggiunge il treno B. Poi immediatamente inverte la sua direzione e lo stesso fa quando reincontra il treno A. E così via, fino a che i due treni si incontrano. La domanda è : quanti Km ha percorso la mosca? Sembra un problema difficilissimo. Io mi ero scervellata, impostando una serie matematica. Invece…. La soluzione è semplicissima. I due treni si incontrano dopo 5 ore. Per lo stesso tempo sta in moto la mosca, che percorre 5hx150 Km/h. Quindi la risposta esatta è 750 Km. Eh, sì, a volte basta guardare dal giusto punto di vista situazioni che sembrano complicatissime, per risolverle in modo facile. Già, ma per il Milan è più difficile.

Il centrocampo è scarno e mal assortito. Devo cercare di non pensare all’affaire Kalulu – Emerson Royal, perché mi imbestialisco. Non brillo per docilità di carattere. E poi Fonseca. Un simil Pioli e perciò una ciofeca. E meno male che abbiamo vinto incredibilmente il derby. Mamma mia, che libidine! Orrendi finalmente al tappeto, dopo tante umiliazioni. Una gioia inaspettata e immensa. Perchè. Gerry, hai fatto quelle “tempestive”, sciagurate dichiarazioni? Perchè? Qualcuno ritiene che tu e i tuoi tirapiedi siate intelligenti. Bah! Allora siete completamente asintomatici, eh! Quando, prima del derby, tentavo di fare un quadro della situazione, mi usciva l’ Urlo di Munch. Insomma, poi mi sono un po’ rasserenata. Ma adesso ho paura del Lecce. Dobbiamo vincere! Spero e credo che lo facciamo. Però…. Non sono tranquillissima. Vorrei un gol di Leao. Sarei disposta a sputar sangue, per averlo. Io penso che un Milan senza Rafa sarebbe come la Liguria senza il mare. E, francamente, non ne posso più delle tante e feroci critiche che gli vengono di continuo vomitate addosso. Se ho una speranza sulle sorti di questa stagione, la ripongo su Theo, Leao e Magic. Altro che storie! E…. vaffancooling!

Qualche pizzicorino prima della partita ce l’ho. Morata ce la fa. Bene. Okafor no. Speriamo torni disponibile a breve. Stessa formazione del derby. Sono d’accordo. Vediamo di mettere a posto le cose per tempo e poi faremo riposare qualcuno in vista di Leverkusen. Mica come faceva lo stratega di ‘sta ceppa. L’uomo dal turnover selvaggio, che era poi costretto, a gara compromessa, a mettere i titolari, con risultati invero scarsi. La partenza soft, i ritmi lentissimi, che portano a una pericolosità pressochè nulla, non mi entusiasmano di certo. Neppure mi deprimono, però. L’importante è non prendere gol, che poi qualcuno lo facciamo. Esulto tre volte! Sìììì!!!!! Rafa non ha segnato, ma è stato il migliore in campo. Sìììì!!!! Ehi, quest’anno riusciamo a colpire da palla inattiva. La novità mi intriga assai! Mi ha commosso Theo, che è andato ad abbracciare Rafa, dando a lui i principali meriti per il suo splendido gol. Secondo tempo di normale cabotaggio e di giusto turnover. Peccato per l’espulsione di Bartesaghi. Sì, corriamo sempre qualche pericolo di troppo. E la cosa mi dà fastidio. Ma non mi viene la mosca al naso. Mosca, pussa via da me!

Dormo bene. Siamo in testa, anche se per una sola notte. Poi mi commuovo, vedendo il tweet di Theo per Maldini e la risposta di Paolo. C’è pure il commento di Leao. Mamma mia! Naufrago dolcemente in un mare di tenere emozioni. Mi viene da piangere. Cos’avevi creato, Paolo! Che meraviglia! E questi maledetti l’hanno distrutta. Resto per un po’ di tempo in preda a una sorta di incantesimo. I rumori, i colori dall’esterno mi giungono ovattati, spenti. Non mi toccano. Nulla è in grado di attrarre la mia attenzione. Io sono lontana da ciò che mi circonda. Mi trovo nel mio mondo, insieme a Theo, Rafa, e Paolo. Nessuno osi toccare i miei ragazzi. Poi cerco di scuotermi. Per farlo, svicolo nell’ironia. Non devo essere becera con Gerry e i suoi tirapiedi. Dai, che non sono capace di odiare, io. No, sarò carina. Se mi capiterà di vedere una loro auto, inciderò “ Senza rancore” su una fiancata. Cerco di sorridere. Su, che, grazie alla vittoria di ieri sera, oggi mi posso dedicare al calcio, senza sentire una sorta di avvilente repulsione. Guardo Newcastle – City. Vedere Tonali mi provoca sempre un tuffo al cuore. Butto un occhio su Udinese – Inter. Gli Orrendi segnano dopo 30 secondi. Il portiere friulano sembra imbalsamato sul tiretto di Frattesi. Grrr!!!! Cambio canale. Una spolverata di Arsenal – Leicester. Vengo poi a sapere che gli Orrendi hanno vinto 3 a 2 senza brillare. Va bene, dai. E’ in arrivo Genoa – Juve. Dopo una mezz’oretta vorrei andare a vedere Bayern- Bayer, per dare una controllatina ai nostri prossimi avversari. Non posso. Il mio piccolo mostro juventino me lo impedisce. Giro quando a Genova finisce il primo tempo. Sembra che fin lì il Bayer non sia mai riuscito a superare la metà campo. Però arrivo io e lui segna, eh. Forse per mettermi paura. La Juve dilaga nel secondo tempo contro il derelitto Genoa. Il Bayern pareggia e domina la partita.

Dunque, Orrendi e Gobbi hanno vinto. Era quasi scontato. Vedrò cosa faranno Atalanta e Napoli. Ora ho fretta di chiudere il pezzo. Concentriamoci sulla trasferta di Leverkusen. Poi penseremo all’insidiosa gara di Firenze. Che dire? Occhio, Paulo. Il Bayer ha giocato malissimo e meritava di perdere. Ma noi non siamo il Bayern. Se gli lasciamo degli spazi invitanti, questi ci infilano come polli allo spiedo. Eh, la lingua batte dove il dente duole. Niente duminiu e possessu. Cerchiamo di giocare di ripartenza, per favore. Davanti siamo forti. Abbiamo gli uomini giusti per colpirli. Essendo consci dei nostri limiti, troviamo il modo migliore per affrontare la gara. Non mandiamo in onda la Casa nella prateria, per carità. Per fortuna sembra che Morata non abbia problemi. E pare che possa recuperare pure Okafor. Speriamo bene. Ma ho paura. La mosca mi è venuta a noia e, tra varie ed eventuali, si è fatto tardi. 29 Settembre. Ciao, Lucio. Quale può essere la mia chiosa finale? Je suis Paolo Maldini.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.