La posca

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Tre punti di platino con lo Spezia! Non poteva che diffondersi da lì, dal Golfo dei Poeti, il profumo dolcissimo di una poesia meravigliosa. Una poesia che sa di magia. Alzi le mani chi non si era un po’ preoccupato, sentendo che avrebbe giocato dall’inizio Daniel. Io le tengo basse. Sul gol mi sono commossa. Forse non come papà Paolo. Ma quasi. E credo che anche nonno Cesare da lassù… Io non so che carriera potrà fare Cucciolo di Drago. Non credo che abbiamo in casa un campione del livello di Paolo. Però è stato bellissimo vederlo segnare. Un’emozione fantastica uscita dal prezioso scrigno dei sentimenti. Dynasty ci fa un baffo. Noi abbiamo la dinastia dei Maldini. E a La Spezia Daniel ha scritto una nuova pagina di una splendida Storia davvero irripetibile. Gli altri dicano quel che vogliono. Certe favole possono venire alla luce solo in un luogo dell’anima chiamato Milan. E ho detto tutto.

Che fiammata, Cucciolo di Drago!

Confesso, però, che, al pareggio dei Liguri, l’aura di poesia in cui ero immersa si è dissolta. Mamma mia, che rabbia! Non possiamo buttar via così il nostro sogno. Non possiamo! Poi l’esplosione di gioia sul gol di Brahim, propiziato da un grande Saele. Che bravo Calabria a impedirgli di togliersi la maglia. Mamma mia, ma cosa mi combini Alexis? Col Venezia sembravi Savicevic. E con lo Spezia sei stato il migliore in campo. Occhio, che mi sto seriamente innamorando di te, eh! Pensandoci bene, doveva finire così. Il pareggio avrebbe offuscato la prodezza di Daniel. Gli dei del calcio, spesso malefici, stavolta non potevano permettere che accadesse questo. Non potevano lasciare che venisse reso imperfetto l’appuntamento con la Storia. Noi potevamo giocare meglio? Forse sì. D’altra parte gli infortuni, gli impegni ravvicinatissimi che rendono necessario un po’ di turnover presentano problemi difficili da affrontare e superare. Giroud ha recuperato. Però è chiaramente lontano dalla condizione di forma mostrata con il Cagliari. Quando è rimasto inerte su quella palla datagli a centrocampo, innescando il letale contropiede dello Spezia in superiorità numerica, mi si è gelato il sangue. Mi sono sentita persa. Passare in svantaggio sarebbe stato rovinoso. Invece abbiamo rimediato. Kalulu è stato grande. E ha messo pure lo splendido cross per la testa di Cucciolo di Drago. Davvero bravissimo il nostro Pierre. E che dire di Leao? Il suo ingresso in campo ha dato la svolta alla nostra partita. Grandissimo Rafa! Meritavi il gol con la meraviglia che si è infranta sul palo. Ma va bene così.

Bravo Davide, gli hai evitato un’ammonizione. Brahim, ti devo chiedere scusa.

La Storia che fa irruzione con la dinastia Maldini, le alterne vicende della gara mi portano a pensare ai legionari romani. La loro bevanda di ordinanza era la posca. Si trattava di un disgustoso mix composto a due parti d’acqua e una di aceto. Mamma mia, che gusti. Del resto gli antichi Romani apprezzavano il garum, una salsa fatta con pesce lasciato andare in putrefazione…. Brrrr!!!!!! Dai, de gustibus non est disputandum. C’è anche chi tifa Orrendi e Gobbi… Tornando alla posca, c’è un’analogia con la partita. Nel senso che mi ha riservato una parte di aceto, fortunatamente sopraffatta da due sorsi di acqua limpida e corroborante. E noi sogniamo. Importantissimo trovare le risorse per vincere, quando non si gioca al meglio. Sono questi i punti che mettono le basi per poter volare in alto. Con il Venezia ero rimasta più tranquilla. Con lo Spezia ho tremato, d’accordo. Ma sono un vulcano che erutta lapilli di felicità. Mi vengono in testa idee bellissime e strane. Ho la mente, il cuore e l’anima pieni di Milan. Mi dà fastidio solo pensare a uno che amavo tanto. Sta giocando malissimo e di lui non voglio parlare. Devo stare calma. Con in tasca i miei tre punti, posso guardare serenamente cosa faranno i nostri avversari. Non mi dispiace il pari di S. Siro, anche se avrei preferito una sconfitta degli Orrendi. Che volete, al cuor non si comanda… In questo caso la posca ha cambiato le sue proporzioni. Due parti di acqua e due di aceto. Anzi, tre e tre. Perchè ,oltre ai quattro gol, ci sono stati il rigore sbagliato da Di Marco e la rete annullata a Piccoli. Cappero, come avevo esultato! Ehi, Calha, devo dirti una cosa. Io ho sempre avuto un debole per te. Ti ho difeso anche quando giocavi male contro tutto e contro tutti. Adesso, però, la storia è cambiata. Se davvero pensi che i tifosi del Milan non ti augurino ogni male, vivi in un universo parallelo.

Se vuoi, puoi, Rafa.

Guardicchio solo saltuariamente i Gobbi con la Samp. Dybala si fa male dopo aver segnato. Per una volta si tratta di un infortunio che non riguarda noi. Archivio senza patemi la vittoria degli scoloriti e aspetto il derby di Roma. Bella partita vinta dalla Lazio. Bene. Non abbiamo più il fiato della Roma sul collo. Non ripongo speranze sul Cagliari. Troppo forte il Napoli. Sta giocando benissimo. Complimenti. Osimhen è un fenomeno. Noi, però, siamo lì, eh! Mi godo ancora per poco la testa della classifica. Ottimo il nostro inizio di campionato. Mi ero spaventata prima della gara con il Venezia, vedendo che non schieravamo nessun difensore titolare. Non ero d’accordo con Pioli. Ha avuto ragione lui. Meglio così. Ora ci aspetta la sfida con l’Atletico. Mamma mia, dopo una vita torna una notte di Champions a S.. Siro. Che emozione! Sarà durissima. Lo sappiamo tutti. Nessuno si lascia illudere dalla sconfitta dei Colchoneros con l’Alaves. Quelli avevano la testa rivolta a noi. Speriamo bene. All’Atalanta penseremo dopo. La tensione comincia ad assalirmi già adesso. Sogno una notte magica, illuminata da prodezze di ragazzi con la maglia rossonera. Temo una sconfitta. Sarei capace di fare qualunque fioretto, purché le cose vadano bene. Perfino di bermi una posca. Forza Milan! Facci sognare!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.