E andiamo di corto muso! Sensazioni contrastanti nel profondo di un cuore perdutamente rossonero. Sono contenta, sì, per una vittoria importantissima. Di più. Fondamentale. E sono felicissima per Kalulu. Ma c’è preoccupazione per il bruttissimo secondo tempo. Nel primo, tutto sommato, ce la siamo cavata piuttosto bene. Alzi la mano chi non ha visto gli spettri inquietanti di Spezia, Salernitana, Udinese. Io la tengo bassa. E non capisco una cosa. Noi soffriamo con le piccole, perché, chiudendosi, ci presentano difficoltà di ordine tattico, vista la nostra struttura di squadra. Con le grandi, invece, ci troviamo meglio, perché loro vogliono vincere e ci lasciano, quindi, più spazi. Ragionamento ineccepibile? Neanche per sogno. Fosse così, dovremmo faticare a segnare. Fatto il gol, però, la partita proseguirebbe in discesa. Invece no! Siamo andati in vantaggio con Liguri, Campani e Friulani. Poi abbiamo subito le rimonte. E con l’Empoli, mamma mia che sofferenza. C’è qualcosa che non torna rispetto ai nostri limiti, dei quali siamo consapevoli. I problemi riguardano la condizione fisica o quella psicologica? Bah! Magari un mix di entrambe. Certo, abbiamo tanti ragazzi giovani che non hanno mai vinto niente. Che mai hanno lottato per obiettivi prestigiosi. Ci sta, perciò, che, proprio quando il sogno sembra a portata di mano di fronte a ostacoli all’apparenza non insormontabili, venga il braccino corto. Comunque è una fortuna poter elaborare pensieri del genere dopo aver messo in cascina 3 punti preziosi. Stessimo ragionando di questi aspetti dopo un pareggio o una sconfitta, saremmo tutti molto più nervosi.
Eppure continuo a rimuginare. Ecco, sembriamo un anacoluto. Perchè? Be’, l’anacoluto è un repentino cambio di soggetto in una frase. Un esempio? “Chi si aiuta, il ciel l’aiuta”. Noi cambiamo bruscamente il soggetto delle nostre prestazioni, che passa da bello e rassicurante a brutto e preoccupante. Questo succede anche nell’ambito di una stessa partita. Accade così che io non esulto più selvaggiamente al nostro primo gol. Mi si è, infatti, insinuato un retropensiero. Un proverbio che modifico in questo modo . “ Chi ben comincia è a metà di un’opera destinata a finire male”. Fortunatamente stavolta è finita bene. Mi sono quasi commossa sulla gran parata di Maignan sul colpo di testa di Luperto. Mamma mia, Super Mike. Ti amo! Stride ed esalta il raffronto con la papera di “ Parla con Mino”. Rivivo ancora quel momento elettrizzante. Lo so, sono una perfida politicamente scorretta. Un anti buonista della prima ora. Insomma, quel che accade a Madrid mi regala una gioia immensa. Di più. Libidine. Delirio. Apoteosi. Catarsi. La giusta nemesi colpisce l’indegno. Troppo bello! Troppo bello! Troppo bello! E l’onda lunga di questa irrefrenabile felicità rasserena il mio approccio alla gara con l’Empoli. Intendiamoci, so che la partita sarà difficile. Troppe scottature hanno marchiato a fuoco la mia pelle in situazioni analoghe. Però sono abbastanza tranquilla. Stavolta ce la facciamo, dai. E mettiamo pressione agli eroi di Liverpool, facendoli scendere in campo a Torino a -5. Ecco, il Liverpool mi ha un po’ deluso. Ad Anfield contro di noi sembravano assatanati. Contro quelli lì, invece, erano ben più compassati. Io volevo una batosta che incrinasse la loro autostima. Non è andata così. Pazienza. Grande prestazione? Va bene. Ma gli Inglesi hanno preso 3 legni e, soprattutto, li hanno eliminati.
Poche storie. Dobbiamo pensare a noi. Mi è piaciuto un sacco Pioli. Ha sottolineato come sia bizzarro che si procrastinino sine die i recuperi di certe partite. Bravo, Stefano. Perchè…. Ecco un altro anacoluto: “ Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia.” E noi ci siamo fatti pecore troppo spesso. La banda degli onesti, invece… Ricorsi su ricorsi per avere un vergognoso 3 a 0 a tavolino. In realtà, per giocare la partita quando garba a loro. Tutto legittimo, per carità. Però…. Tutto disgustoso a livello sportivo. Avessimo tenuto noi questo comportamento, ci sarebbero stati tanti sepolcri imbiancati pronti a stracciarsi le vesti, creando un polverone mediatico. Chissà che la Nemesi anche in questo caso come in quello di “ Parla con Mino”…. Mi distolgo da queste elucubrazioni. Voglio concentrarmi su di noi. La formazione mi piace. Ho sempre la fissa Rebic, comunque. Certo che Giroud è l’eroe di Napoli. Io, però, ho una voglia matta di vedere Ante dall’inizio. Il ragazzo ha bisogno di sentire fiducia, per tornare ai suoi livelli. Pur di metterlo in campo, lo schiererei anche sulla destra. Mi distolgo anche dalle idee di Mercato che mi frullano per la testa. Per il momento non mi interesso dei Gobbi che espugnano Marassi. Pochi fronzoli. Qui bisogna vincere. E basta! Sarebbe tremendo vanificare la splendida impresa di Napoli.
Che dire della partita? Il primo tempo non mi dispiace. Il gol del mio Pierre è un meraviglioso raggio di sole che mi trafigge occhi, cuore e anima. Mi sono perdutamente innamorata di questo ragazzo. Credo che Pioli l’abbia trascurato ingiustamente. Spero non ricada più nell’errore. Tutto sommato, teniamo il campo bene. Non mettiamo il secondo sigillo che ci farebbe rimanere più tranquilli. Abbiamo un paio di occasioni. Ma non facciamo grandi cose. Però teniamo la gara sotto controllo. L’Empoli non dà mai la sensazione di poter essere pericoloso. All’intervallo sono moderatamente soddisfatta. Ma mi fa paura la ripresa. Infatti….. L’Empoli diventa padrone del gioco. Grandissima la parata di Super Mike su Luperto. La nostra produzione offensiva si riduce a un paio di deboli e centrali sinistri a giro in fotocopia di Messias. Le sostituzioni non cambiano la brutta inerzia della nostra partita. Almeno non vedo più il passeggiator poco cortese pascolare per il campo. Rebic entra solo all’ottantesimo abbondante insieme a Ibra. Sono insoddisfatta per lo scarsissimo impiego di Ante. Io sono lì, che non riesco neanche a stare seduta. Insomma, una sofferenza infinita. Esplodo in un urlo liberatorio sulla splendida uscita alta di Magic al quarto minuto di recupero. Ti amo, Mike! Poi finalmente il triplice fischio.
Insomma, abbiamo vinto. E questo è bene. Ma abbiamo sofferto troppo. E questo non è bene. Decido di essere pragmatica e di far prevalere la gioia sull’insoddisfazione. Però la preoccupazione resta. Ed è grande. Splendida la coppia di difensori centrali. Buona la prestazione di Florenzi impiegato fuori ruolo a sinistra. Peccato che Vicario gli abbia preso quel tiro scoccato da ottima posizione. Non mi interessa la vittoria del Napoli a Verona. Sono in trepida attesa della partita di Torino, io! Mica vero che al Toro è scoppiata una virulenta epidemia influenzale. Gli Orrendi hanno una fortuna veramente sfacciata. Meno male che non gioca Brozovic. Forza Toro! Tommaso, Andrea, vecchi cuori, mi raccomando. Guardo la partita con il cuore in gola. Bremer! Sììììììì!!!!!!!! Il rigore su Belotti è grosso come una casa! Perchè non lo fischi, Guida? Perchè? E cosa ci sta a fare il Var? Massa, c’eri tu anche in Milan Udinese. Sei recidivo! Ad arbitraggi invertiti non li vedremmo neanche più nello specchietto retrovisore. La faccenda che gli errori arbitrali si compensano nell’arco del campionato è una favola. Alla fine pareggiano nei minuti di recupero. Non ci voleva. Ma ora siamo primi alla faccia dell’asterisco! Nella nostra mente adesso c’è solo il Cagliari. Sarà durissima. Mamma mia, sono già in tensione. Il sogno è lì e ci fa l’occhiolino. Mi viene un ossimoro. Chi interista è, la Chiara gli fa gnè gnè. Forza Milan!
Chiara
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