Lo sapevo! Dovevo accettare l’invito e uscire a cena. Ma io no! Mi spiace. Non ce la faccio a non guardare il Milan. L’hai voluto vedere a tutti i costi, quando avevi una ghiotta occasione per evitarlo? Bene! Affari tuoi, mi sono detta. Anche se, a dire il vero, non abbiamo fatto schifo come tante altre volte. Ma gli errori si pagano e permane quella sensazione di fragilità che dà una squadra con limiti strutturali. Mettiamoci la stanchezza e quel pizzico di fortuna che abbiamo lasciato in Arabia e ne è venuto fuori questo deludente pareggio. La verità è che io stavolta mi aspettavo di vincere. Anche se avevo paura di confessarlo perfino a me stessa. Godevo di un’euforia da Supercoppa. Mi sembrava un ottimo segnale la squalifica di Emerson Royal. E poi mi avevano gasato i pareggi di Lazio e Juve. Vedo bene che abbiamo dei limiti. Ma possiamo battere il Cagliari anche con quelli. Dai, che rientriamo in corsa per il quarto posto! Invece…. Mamma mia, che botta mi sono presa. Tanto più forte perché inaspettata. Quattro punti abbiamo lasciato con il Cagliari. Quattro! Ancora Zortea che di nome fa Nadir e con noi è sempre allo Zenit. Posso crocifiggere Fofana e Magic per i due grossi errori che hanno portato all’immediato pareggio dei Sardi? No. Non ci penso neanche. A Cagliari aveva giocato molto bene Leao, che Sabato ha latitato. La cosa ha fatto la differenza.
Nel primo tempo avevamo iniziato bene, senza però pungere davvero. Siamo stati teneri. Con i denti da latte. E ci siamo esposti a pericolose ripartenze. Le migliori occasioni le avevano avute i nostri avversari. Mike è stato fantastico su Felici. Nella ripresa noi abbiamo creato tanto, sprecando l’incredibile. Loro solo quel tiro non certo irresistibile hanno fatto. E’ stato letale. E così, dopo l’inebriante ebbrezza da Supercoppa, sono qui a rodermi il fegato. Allora, per stemperare l’amarezza, cerco di rifugiarmi in qualche perla di saggezza. Dice il saggio. “ L’ape e la mosca volano entrambe. E’ dove si posano che fa la differenza.” Sì, tutta la differenza del mondo. A Riyad siamo stati ape. “ C’è un’ape che se posa su un bottone de rosa. Lo succhia e se ne va… Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.” Qua, per rendere l’idea, sono andata in prestito da Trilussa. Ma dove la trovo una poesia sulla mosca? Devo mettermi in proprio. “ Una mosca se posa su una roba melmosa. Si impiastriccia e se ne va… Tutto sommato, l’infelicità e una bruttissima cosa.” Sono riuscita a rappresentare poeticamente i miei due stati d’animo diametralmente opposti? Io non ce l’ho assolutamente con Conçeicao. Detestavo Fonseca. Ma Sergio nostro mi piace. Fa quel che può. Dice cose sensate. Mi ha ridato un po’ di voglia di vedere il Milan. Combatte una difficile battaglia con i limiti della squadra e ce la mette tutta. Pur prendendo qualche sanguinosa folata dal Cagliari, non siamo stati scriteriati more solito. La fortuna, che ci aveva fatto l’occhiolino a Riyad, ci ha presentato il conto. Noi non abbiamo avuto la forza di saldarlo e di andare poi a prenderci la vittoria, come avrebbe fatto una squadra robusta con un centravanti vero.
Eh, sì. Prima della partita sentivo qualche pizzicorino, una certa curiosità, una certa voglia. Emozioni che non provavo da tempo immemorabile. Per questo ci sono rimasta così male. Ma bisogna andare avanti. Si potrebbe avere anche un po’ di ottimismo, se non dovessimo fare i conti con una Società da operetta come la nostra. Siamo al 12 di Gennaio e non è stato fatto nessun acquisto, con il bisogno enorme che abbiamo in ruoli che tutti conosciamo. Nella stanza dei bottoni stazionano individui che non passerebbero l’esame di coscienza neppure copiando. Piaccia o non piaccia, questa è l’amara realtà. Oltre al Mercato monco ci hanno rifilato Fonseca. Sei mesi buttati nel vater. Il leone di ‘sta ceppa si fa vedere solo nelle rare occasioni in cui si vince. Non parliamo del bocconiano del menga, del presidente non acrimonioso, del presunto scopritore di talenti alla Emerson Royal e alla Pellegrino, che blatera solo senza contradditorio per incensarsi. Che schifezza il mitico GLI. Noi che possiamo fare? Contestare duramente senza se e senza ma questa gentaglia e stare vicini alla squadra e all’allenatore. Forza curva! Dai! Bisogna distinguere l’ape dalla mosca. Speriamo che giocatori e tecnico riescano a isolarsi, a compattarsi tra loro. Bisogna fare come il calabrone, che non ha una struttura adatta a volare. Ma lui non lo sa e vola lo stesso. Il paragone, però, non regge. Sergio nostro è ben consapevole dei nostri problemi strutturali. E lo fa capire dalle sue parole. Ci vorrebbe un aiutino da parte degli Indegni. Figuriamoci….. Mi sa che Conceiçao finisca tra non molto per mandarli a quel paese. Come molti di noi fanno da tempo. Mi sbaglierò….
Anche Milan Futuro fa faville. Qualunque cosa tocchino questi individui, la mandano a catafascio. Sono dei Re Mida al contrario. Anche se non voglio, le immagini della partita mi scorrono davanti agli occhi. Rivivo pure quelle sensazioni. La più dolorosa? Fofana che sbaglia il passaggio e, invece di ostacolare l’avversario facendo fallo e prendendo un giallo, rimane a inveire. Brividi di paura lungo la schiena. E poi quel tiro non pericolosissimo e la papera di Mike. Il gelo che mi cala nelle vene. Perchè Youssouf non hai fatto quel fallo? Perchè? Avresti saltato il Como e la fedina sarebbe tornata pulita. Un turno di riposo e saresti stato più fresco con la Juve. Ma non riesco a condannarti. Di corse, di recuperi ne hai fatti tanti nel corso della stagione. Sei spompato e quindi poco lucido. E tu, Mike, dopo quel miracolo su Felici…. Comunque dobbiamo rimediare a quegli errori. E lo potremmo fare, se non fossimo stanchi e avessimo un centravanti degno di questo nome. Inutile continuare a farsi il sangue amaro su ciò che è stato. Il problema è che il futuro fa paura. Quello immediato si chiama Como. Guarda caso, i Lariani hanno giocato Venerdì. Sarà dura vincere. Durissima. Tireremo ancora il collo a Fofana e Reijnders per mancanza di alternative e…..che Dio ce la mandi buona.
Non riesco neanche a interessarmi alle questioni di Mercato. Cosa volete che mi aspetti, conoscendo i miei maledetti polli? Rashford? Non credo proprio che i costi siano compatibili con le nostre esangui casse. E neanche sbaverei per lui. Al di là dei problemi caratteriali, non è una prima punta. E io quella vorrei. Vorrei un Sesko. Certo, tenuto conto di quel che abbiamo in casa, Rashford non sarebbe neanche male. Ma non possiamo prendere sempre giocatori fuori ruolo, per poi adattarli. Tanto non lo prenderemo e quindi discutere è inutile. Anche il centrocampista è un’esigenza imprescindibile. Sarebbe dovuto arrivare nel primo giorno di Mercato. Figuriamoci. Manco nell’ultimo. Chi vorrei? Un Tonali! Ma quando se ne andranno questi maledetti? Li detesto con ogni fibra del mio essere. E vivo nell’attesa del giorno della Liberazione. Forza curva! Contestiamoli con tutta la nostra forza! Comunque una soddisfazione nello sbattere in faccia la coppa agli Orrendi ce la siamo tolta. Ed è stata grande. Resterà l’unica di questa disgraziata stagione? Be’, piuttosto di niente è meglio piuttosto. Speriamo di essere ape e non mosca a Como. Anche se non ho buone sensazioni. Ma forse questo è un bene, viste le mie qualità divinatorie. Dai, che bisogna tirare avanti. Un pensiero commosso a Fabio Cudicini. Che la Terra ti sia lieve, Ragno nero. Hai scritto pagine bellissime nella Storia del Milan. Una Storia meravigliosa che non tollero venga calpestata, perché… Je suis Paolo Maldini.
Chiara
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