Le ali della libertà

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Buongiorno! Ah, no. Lui va al Napoli. Comunque, mi raccomando, ragazzi. Senza fretta. Cos’è tutta questa frenesia di volere qualche acquisto sensato per il raduno? Non lo sapete che che la gatta frettolosa fa micini ciechi? Il tifoso vero deve rimanere in fiduciosa attesa delle mirabolanti mosse di questa perla di Società, che tante prove di ambizione sportiva e competenza ha dato. Se non capite il valore fondamentale dello scudetto del bilancio, è perché siete lobotomizzati. Sentito il mirabile comunicato della curva? Non va al raduno, ma solo perché l’Europeo vede impegnati i nostri migliori giocatori e rallenta i nuovi acquisti. Il grande numero di abbonamenti sottoscritti, comunque, dimostra l’amore per i colori e la fiducia nell’operato della Società. Confesso che questa letterina da libro Cuore mi ha profondamente colpito. Sì, mi ha fatto imbestialire! Lo dirò con parole alate. La curva mi repelle. Proprio come coloro di cui è serva e complice. Mentre noi tifosotti cattivi e maledetti ci danniamo l’anima, vedendo in quali manacce sia caduto il nostro povero Milan, loro sono tranquilli e beati. Rivestendosi con il mantello dell’amore, accettano che individui senza scrupoli facciano di tutto. Mi sorge un dilemma. Questi ci sono o ci fanno?

Benvenuto, povero Paulo.

Ieri sera mi sono rivista per l’ennesima volta “ Le ali della libertà”, un film che mi piace un sacco. Mi è rimasta scolpita nella mente una frase del protagonista, Andy Dufresne, ingiustamente incarcerato per l’’omicidio della moglie. “ C’è qualcosa dentro di te che nessuno ti può toccare né togliere, se tu non vuoi. Si chiama speranza.” Ecco, se ce l’ha fatta Andy, perché io mi devo arrendere a questi maledetti? No! Continuerò a combattere, per liberarmene e tornare a volare con il mio Milan sulle ali della libertà. Piaciuta la conferenza stampa di Fonseca? Paulo nostro si è materializzato. E c’era pure Ibra, eh! E’ tornato da Ibiza per l’occasione. Furlani non parla. Lui sa di conti. Mica di calcio. Provo un moto di umana simpatia per Fonseca. Mi fa pena e tenerezza. E’ arrivato in sordina. Non se l’è filato nessuno. I fini cervelli dei nostri meravigliosi dirigenti erano in altre faccende affacendati. Non c’è fretta. Dunque, quest’uomo arriva nel disinteresse generale. Neanche un acquisto gli fanno, così, per dargli il benvenuto e incoraggiarlo nel suo lavoro. Caro Paulo, sei convinto di aver fatto la scelta giusta? Tu parli di vincere. Hai preso un biglietto al Superenalotto? Guarda che per questi l’importante è partecipare. Cappero, che domandone ti hanno fatto i giornalistoni, con qualche rara eccezione come quella di Simone Cristao. Io ne aggiungerei una di livello superiore. Preferisci il pandoro o il panettone? Li mangerai entrambi, perché sostituirti costa e loro sono tirchi. Non ho capito se vuoi giocare a 2 o a 3 a centrocampo. Io questa domanda diretta ti avrei fatto. Secondo me la difesa alta può avere un senso. Certo, solo se hai centrali veloci come Tomori e Kalulu e tieni la squadra corta e compatta. Farla con Thiaw e Kjaer, con la squadra spaccata in 2, è una prelibatezza tattica degna solo dei geni della panchina. Ah, sì, Ibra? Prima di acquistare bisogna fare spazio. Ti chiamerò Ibrondor. Zirkzee è il passato. Guarda, sarò un’indovina. Non avevo dubbi sul fatto che Joshua non sarebbe arrivato. Avete un’idea chiara sulla punta da acquistare? Bah! So qual è il criterio di scelta. Deve costare poco.

Dalle uova al tegamino di Seedorf al lavoro (inde)fesso del GLI

Io capisco i menestrelli e i capi della curva. Avranno i loro interessi. Ma gli altri? Soffrono della sindrome di Stoccolma? Gli piace essere presi per i fondelli dai mercanti di ‘sta ceppa, ai quali si è aggiunto anche Ibra? Come si può chiudere gli occhi di fronte all’amara realtà dei fatti? Come si può, per esempio, dar retta a un aedo che punzecchia Maldini in modo risibile? Le sue argomentazioni? Paolo ha detto che un dirigente deve stare vicino alla squadra. Sì, ha ragione. Ma ci sono dirigenti che lavorano (inde)fessamente a Casa Milan, per cercare di piazzare i rientranti Origi e Ballo, nel tentativo di limitare il grave danno economico derivato dal loro acquisto. Capita l’arguzia? Poi c’è chi, vivendo in un mondo di elfi e di fate, si produce in deliri onirici. Esilaranti elegie in cui l’elevazione dello spirito raggiunge financo afflati erotici. Eh, sì, questi cantori della nostra fantastica Società aiutano i tifosi più beceri, tra i quali sono orgogliosamente arruolata, a riscoprire i valori più alti : colesterolo, trigliceridi, glicemia. Ma andate a zappare! Mentre noi siamo il nulla rivestito di niente, gli altri si danno da fare, coltivando progetti e ambizioni sportive. La Juve ha già preso Douglas Luiz e Kephren Thuram. Come sarei stata felice, se li avessimo comprati noi. Gli Orrendi viaggiano sereni nella Marotta League. Fanno i loro acquisti e il calendario, “sorteggiato” dalla solita persona, l’esimio Butti, è sempre la stessa minestra. Per la felicità della Figc. Dopo qualche giorno di… buferina, Gravina viene lasciato tranquillo e può addirittura fregiarsi della consulenza dell’amicone Don Beppe. Procura federale e milanese, imbottite di interisti, non muovono foglia. Se ne fregano di poter incorrere nel reato di omissione di atti d’ufficio. E lo schifo continua. A volte mi chiedo una cosa. Se fossi io la proprietaria del Milan, riuscirebbero a farmi tacere, a mettermi a cuccia? Credo proprio di no. Scatenerei il finimondo!

Ciao, ciao, Joshua.

Tornando a noi, niente fretta, perbacco. Succedono cose importanti come la Under 23, per chi ha la lungimiranza di saperle cogliere. Nulla scalfisce il tifoso duro e puro. Quello vero, insomma. Bisogna aspettare, prima di giudicare, perbacco. Sì, aspetta e spera. Zirkzee? Ciao, Pina! Questi non vogliono spendere. Mercato in tono minore? Va bene. Ma sicuramente rinnovano Magic e Theo, i nostri due campioni. Figuriamoci…. Cosa ci vuole ancora per capire che con questa gentaglia non abbiamo un futuro? Non c’è nessun progetto tecnico. Nessuna programmazione. Venderanno il mio Theo e acquisteranno a caso qualche rimasuglio in esubero da altri club, senza badare alle esigenze tecniche e tattiche della squadra. Del resto non abbiamo nemmeno un DS… Scusa, D’Ottavio. Ma tu sei solo un ologramma. Non so nemmeno che faccia hai… Qualunque nefandezza compiano, comunque, i tifosi di serie A li appoggiano per amore della maglia. La brutta gente come me, invece, impugnerebbe i forconi. Trova le differenze… Io penso che la nuova punta non sarà neanche Morata. Credo arrivi Broja. Perchè? Il ragazzo è sciancatello e scarsino. Profilo ideale per noi. Il Chelsea vorrà liberarsene e ce lo presterà. Portafoglio mio, fatti capanna. In fondo, però, non sono cattiva. Cosa augurare a certa gente? Risolvo il mio dilemma con ammirevole pacatezza, estraniandomi da cose truci. Mi limiterei a dare loro contemporaneamente un sonnifero e un lassativo, prima di andare a letto.

Pare che lo stratega parmense non vada più in Arabia. Sembra che Benzema non lo voglia proprio. Che abbia paura della premiata ditta di macelleria Pioli-Osti e della sua non eccezionale sagacia tattica? Purtroppo Gerry dovrà tenerlo ancora a libro paga e questo pone un serio ostacolo al nostro Mercato, che altrimenti sarebbe sontuoso. Non ho nemmeno parlato dell’Europeo. Mi interessa poco. Tre ragazzi, che per il momento sono nostri, si trovano ancora lì, a giocarselo. Un altro, di caratura ben superiore alla norma, checché se ne dica, è tornato a casa da poco. Per me Theo, Magic, Leao e Rijnders rappresentano molto meglio il Milan di Gerry, Furlani, Scaroni e Jeff. “ Andy Dufresne, che attraversò un fiume di m…. e ne uscì pulito e profumato. Andy Dufresne, diretto verso il Pacifico.” Se ce l’hai fatta tu, Andy, ad evadere, passando attraverso le tubature delle fogne, ce la posso fare anch’io a liberarmi di questi individui. Pure noi siamo immersi completamente nella m…. Ma non devo perdere la speranza. Non smetterò mai di lottare. E, quando accadrà… sarà bello volare sulle ali della libertà, inseguendo un meraviglioso sogno di nome Milan.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.