L’opossum

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Un interrogativo aleggia nel disgraziato mondo rossonero. Dov’è finito Ibra? Scomparso. Volatilizzato dopo il blitz neworkese del piccolo Napoleone. Io rimango in attesa di una Waterloo, ma mi sa che le mie flebili speranze siano solo illusioni. Non do alcun peso alle voci su una possibile cessione del Milan. Sono stanca di parole al vento a cui non seguono mai i fatti. I maledetti che ci tengono in ostaggio non hanno ancora finito di spolparci. Anche se non capisco quale businness possano mai fare sulla nostra carcassa. Checchè se ne dica sulle loro capacità di avidi affaristi, a me non sembrano neanche intelligenti. Tornando al leone, mi sorge un dubbio. Che si sia trasformato in opossum? Sì, nel simpatico animaletto che si finge morto, tentando così di sfuggire ai predatori. Ma le armate furlaniane non si lasciano ingannare. Ben ti sta, Zlatan. Valeva la pena di distruggere la tua immagine, per mischiare la tua arroganza e la tua incompetenza a quelle di un branco di speculatori incapaci, deputati a distruggere il Milan? La stretta attualità calcistica imporrebbe di parlare della Nazionale, che ci ha regalato un weekend senza il calvario chiamato campionato.

Quanto mi manchi, Sandro.

Non chiedetemi di farlo, ragazzi. Non tratto il prodotto. Posso io provare interesse ed empatia per un’emanazione di questa Figc? Scusa, Flajano, la situazione è Gravina, ma ha pure la grottesca serietà di un sistema di potere arrogante e insolente. Eh, sì, contando su complicità giudiziarie e mediatiche, lorsignori si sentono impunibili e invincibili. Così Gravina va a cena con Don Beppe, Viglione, responsabile dell’ufficio legislativo della Federcalcio, e con Capellini, l’avvocato degli Orrendi. Chissà di cosa parlavano, tutti insieme appassionatamente… Eh, Viglione, colui che ha festeggiato lo scudetto in panchina insieme a Inzaghi, è il compagno della Panzironi. Proprio di quella Panzironi, ex presidente di una Covisoc che tanto amorevolmente ha vegliato sulla situazione finanziaria di una…. disinvolta, disinibita associazione di stampo calcistico, incurante delle regole e con robuste infiltrazioni mafiose. Su, siamo persone di mondo. Che saranno mai bazzecole come mancanza di continuità aziendale, proprietari del 31% defilatisi non si sa quando e come, plusvalenze e sponsorizzazioni farlocche, lettere di patronage risibili, membri del Cda proprietari di case di scommesse, affettuose relazioni con l’Ndrangheta? Su tutte queste quisquilie è calato il silenzio omertoso delle grandi televisioni e dei giornaloni. Che neppure, ovviamente, hanno dato notizia di quell’innocente cenetta intima di cui parlavo all’inizio. Poi Gravina ha fatto la sua mossa, nel goffo tentativo di sviare il focus. Si è recato alla Continassa, questa volta alla luce del sole. I dirigenti della Juve che l’hanno ricevuto, tenendogli bordone, sono degli scemi. O qualcos’altro. La giungla calcistica nostrana non è popolata da opossum. No, pullula di iene avide, prepotenti, impunite. E volete che io, che pure mi commuovo sentendo l’inno di Mameli, tifi per questa Nazionale? Ma neppure la guardo. Detesto Donnarumma. Mi repelle all’ennesima potenza. E te li raccomando Barella, Bastoni, Frattesi e il momentaneamente assente Di Marco. Il mio cuore palpita solo per un ragazzo. Il suo nome è Sandro. Il cognome è Tonali. I vigliacchi che odio con tutta me stessa l’hanno liquidato insieme a Maldini. Ti voglio bene, Sandro, e ogni bene ti auguro. Ma, pensando a te, sono assalita da un mix di rimpianto, tristezza, malinconia. Mi viene il magone. Mi ha fatto, comunque, piacere che tu abbia giocato un’ottima partita e segnato un bel gol.

Una scena non inusuale per noi

Evitata la Nazionale, mi sono estraniata dal calcio, approfittando della sosta? Neanche per sogno. Da un po’ di tempo sono strettamente partecipe delle inenarrabili sofferenze di Milan Futuro. Non l’ho mai visto vincere, eh! Abbiamo perso pure ad Arezzo. Mi pare si tratti della diciassettesima sconfitta. Un record che non tarderemo, purtroppo, ad aggiornare. Il sussulto per il gol del pareggio sul filo di lana è stato subito mortificato dall’annullamento per fuorigioco. Dai, piccolo diavolo. Tu fai come l’opossum. Ti sei finto morto. Ma poi ti svegli e, nelle ultime giornate, strappi la salvezza. Eh…… Siamo ultimi, insieme al Legnago. Il Sestri Levante, vincendo con il Pescara, ci ha staccato di due punti. Insomma, un disastro. Il progetto in sé era interessante, ma è stato rovinato da una gestione indegna. Zlatan, l’opossum, ha messo Kirovsky a dirigerlo. E ha pure licenziato Abate, per sistemare Bonera in panchina. Geniale! Mi fa male vedere quei ragazzi lasciati allo sbando. Camarda non ha giocato. Stanno rovinando anche lui. Al suo posto Magrassi, una punta acquistata dal Cittadella per via del ragguardevole score di 5 gol in 68 partite. Liberali? Desaparecido. Zeroli è stato dato al Monza. Come si fa ad essere così maledettamente incapaci, maledizione al secchio? Questi sono peggio di Attila, eh! Molto peggio! A proposito di Zirovsky, come staranno andando i suoi studi da Ds? E quelli di Moncada? L’intuito mi fa sentire profumo di corazzata Potemkin. Occhio, che adesso ci pigliano per i fondelli con la pantomima di allenatore e Ds. Una roba stucchevole. More solito. Uno normodotato capisce che una Società normale a Marzo inoltrato dovrebbe aver preso le sue decisioni, per programmare la prossima stagione. Già, ma una Società normale sarebbe da due anni senza Ds? Una Società normale, con Conte disponibile, si sarebbe buttata sulla scelta tra Lopetegui e Fonseca? Una Società normale potrebbe avere una parodia di presidente come Scaroni e dirigenti che, più che a un participio presente, assomigliano a un idiota imperfetto? Programmazione è una parola sconosciuta a chi ci possiede e ci gestisce. L’intelligenza è un patrimonio che non GLI appartiene. Se questi si occupassero del benessere dei felini, un gatto nero fuggirebbe terrorizzato al loro passaggio. Guardate come ci avete ridotto, asini! Quando ci libereremo di questa gentaglia? Quando potremo tornare a sognare ? Quando, maledizione al secchio?

E adesso? Ci aspetta un’altra settimana di voci che non porteranno a niente. E poi andremo al S. Paolo. Napoli, mi hai dato una grossa delusione non vincendo a Venezia. Pure lo scudetto degli Orrendi mi dovrò subire. E per la Champions…. Brrr!!!!! Forza Bayern! Quarti non arriveremo di certo. La zona Uefa è pure difficilmente raggiungibile. Ci sarebbe il pass della Coppa Italia. Ma….. Brrrr!!!!!!! In Conference non voglio andare. Quindi vediamo di non togliere punti ai Partenopei. Chissà mai che, Marotta League permettendo…. Così sono ridotta. Se perderemo con il Napoli, so già chi saranno i colpevoli. Rafa, Theo e magari pure Mike. Ma niente paura. Ci libereremo presto di questi reprobi lavativi e lazzaroni nel compiacimento di tifosi che si ritengono di serie A e che io, invece, reputo di serie Z. Opossum, scusami per averti tirato in ballo. Tu sei un grazioso marsupiale e non hai colpe. Thiago Motta? A priori mi piaceva. Adesso non più. Mentre scrivo, la Nazionale deve ancora giocare in Germania. Mi spiace che abbia perso all’andata? No! La guarderò? No! Milan Futuro, continuerò a soffrire con te fino alla fine di questa maledetta stagione. Mi fai tenerezza, anche se mi provochi sofferenza. Altri, invece, mi fanno schifo, perché….. Je suis Paolo Maldini.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.