Luna

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Che ne è stato della donna amorfa, che guardava le partite in stato di disincanto, di sostanziale apatia, spruzzata di rancorosa depressione? Dov’è finita quella creatura che, tranne per qualche sporadico scoppietto d’ira, avrebbe potuto sedere in poltrona a Buckingham Palace? Luna, ammettilo con onestà intellettuale. Ti ho lasciato serena, tranquilla. D’accordo, qualche volta ti ho abbaiato. Sempre, però, con un certo garbo, senza sforare con i decibel. Senza scocciarti. Ti dicevo con estrema pacatezza: “Che fai tu luna in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?” Ma Sabato sera….. sono esplosa! Al gol del pareggio, poi, ho urlato, urlato tanto. Scusami, luna. Le mie grida sono arrivate fino a te. Magari, forse, non alla mia amica Sonia, con la quale ero al telefono. Sì, perché ho pure gettato via con rabbia la cornetta, fortunatamente sul divano. Il mio Ben si è impressionato ed è venuto a coccolarmi con due occhi tra il dolce e lo spaventato. Qual è stata la causa della mia momentanea metamorfosi? Il vergognoso, indisponente, provocatorio arbitro Chiffi. L’espulsione di Reijnders? Ci starà, forse, a rigorosi termini di regolamento. Ma nella sostanza è ridicola. Surreale. Io non ho nemmeno visto con chiarezza il tocco, lo sfioro di Tijjani, che cercava palesemente di tirarsi indietro. Era l’altro che andava alla ricerca di un minimo contatto per poter stramazzare al suolo. E’ stata la gestione dei falli, dei cartellini a farmi imbestialire. L’Udinese si è potuta permettere di tutto, senza venire sanzionata. Di tutto! Falli violenti, sistematici e impuniti! Una cosa scandalosa. Ma che razza di arbitro è mai questo? Uno in malafede. Mi usciva fumo dagli occhi. E la plateale ammonizione a Magic per perdita di tempo? E l’arrogante indisponenza con cui spingeva Chuk fuori dal campo? E adesso passeremo pure per quelli favoriti dagli arbitri per i due fuorigioco millimetrici. A me, francamente, il secondo è parso una sorta di compensazione.

D’altra parte, il problema è sempre quello. Tu stai in cielo e forse non lo sai. Sì, anche della Terra ti occupi. Ma la cosa riguarda principalmente le maree. Il fatto è che noi siamo trattati a pesci in faccia, perché la nostra è una sottospecie di sottomarca di Società. Disinteressandosi dei risultati sportivi, non dice mai nulla. E quindi nulla contiamo. I giocatori non vengono tutelati in niente. Nemmeno dai soprusi arbitrali e dalle narrazioni che li negano. Sono lasciati in balia delle critiche feroci di una stampa faziosa, che viene usata per veline ad hoc su presunte, irricevibili richieste di ingaggio. Così li si butta in pasto ai tifosi, preparando future cessioni. Per questo io non ce l’ho con i ragazzi. Devono lavorare in un ambiente reso tossico dalla Società. Difficile esprimersi al meglio in condizioni che sono precarie anche dal punto di vista tattico. L’unico che mi provoca conati di vomito, vedendolo in campo, è Emerson Royal. Lui è proprio una parodia di calciatore. Risulta brutto da vedere. La colpa, però, non è sua. Andrebbe impalato chi l’ha preso, regalando ai Gobbi Kalulu. Non perdonerò mai gli autori di questo scempio. Questi sono nemici del Milan!

Non prevedevo tante esplosioni d’ira. Il mio pre? Sempre il solito. Peccato che la sosta sia già finita. Questo il mio pensiero. Mi giungono voci sulla conferenza stampa di Fonseca. Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano. Non che io ce l’abbia particolarmente con Paulo. Intendiamoci, penso sia un allenatore mediocre. Ma è con quelli che l’hanno assunto che me la prendo! Lui è stato l’ennesimo biglietto da visita degli sciacalli che ci possiedono e ci gestiscono. E per di più l’hanno lasciato solo, i vigliacchi. Mi piace che sia incazzatello. Io non apprezzo le persone che non reagiscono mai. Naturalmente, al contrario di molti, mi infastidisce l’esclusione di Leao. Mi raccontano di un post del Leone nel deserto. Mammia mia, quanto ti detesto adesso, Ibra. Il Bocconiano non dà segni di vita. Come sempre accade nei momenti difficili. Lui si sente superiore a tutti. Che facciamo? Lo assecondiamo? Sì, perché non è bello rovinare i sogni di un idiota. Mi capitasse di incontrarlo, andrei in prestito da Totò, dicendogli : “ Lei è un cretino. S’informi!” Se poi, tra il lusco e il brusco, mi scappassero anche due ceffoni, sarei da biasimare? Gerry? Out!

Bravo Chuk!

Si capisce che, con questi chiari di luna, il mio approccio alla partita è moscio, more solito. I terzini sono Emerson Royal e Terracciano. Aiuto!!!!! Rafa in panca. Non va bene. Ma la mia esacerbazione sa di apatia, di indifferenza. E quindi non sono nemmeno arrabbiata. L’omertà che regna sovrana sugli Orrendi a livello istituzionale e mediatico non migliora di certo il mio umore. E così… avanti verso un’altra serata del cappero, penso. Per dirla tutta, sono convinta di perdere. Poi la partita. Cominciamo mica male, dai. Bellissimo il gol di Chuk. Sento un sussulto, ma non una parola esce dalla mia bocca. Le urla arrivano, però, presto. E non sono di gioia. Vero, Luna? Entro in completa empatia con la squadra, vessata dal vergognoso Chiffi. Dai, Paulo, non possiamo giocare in 10 con tre attaccanti e Pulisic. Togli Chuk e metti Musah. Yunus non è un gran che? D’accordo. Ma non si può lasciare il povero Fofana da solo. E via in un turbinio di passione che mi era estraneo da tempo. Vedi un po’ che Chiffi ha fatto un miracolo… Gol del pareggio annullato per fuorigioco. Ma c’è ancora tutto il secondo tempo da giocare. Aiuto!!!! Insomma, una sofferenza indicibile. Con due picchi. L’incredibile gol mangiato da Abraham, che si fa pure male. Grrr!!!!! Pulisic fa anche il difensore. E’ commovente. Arriva il pareggio al minuto 95. A me sembra regolare. Spero che tu, Luna, ti sia turata le orecchie, perché ne ho dette di ogni fino al momento dell’annullamento. E vai! In serata mi sono dedicata a Sinner, facendo solo qualche rapido zapping sui Gobbi. Grande Jannik! La vittoria della Juve non mi è affatto dispiaciuta. Facile immaginare il perché. E faccio il tifo pure per il Napoli. Sono contenta che ce l’abbia fatta a Empoli. Insomma, questo è il chiaro indice di un fatto. So che, purtroppo, non potremo insidiare gli Orrendi.

Che dire? Ho finito la partita stremata. E al fischio finale ho provato una gioia immensa. Una sensazione a pelle davvero fortissima. Ma allora i maledetti, nonostante ci provino in continuazione, non sono riusciti a estinguere il fuoco che da sempre arde dentro di me per il mio Milan. La brace cova sotto la cenere. Luna, tu non hai l’atmosfera. Da te un sasso e una piuma arrivano al suolo contemporaneamente. Se vengono  quelli che dico io, però, fagli cadere sul piede un masso enorme. Mica una piuma. Arriveranno pure al suolo contemporaneamente, con la stessa velocità. Ma, a differenza delle piume, il pietrone fa molto, molto male. Cosa vuoi, Luna mia, vorrei restituire a certi individui tutto il male che hanno fatto al Milan e quindi a me. Tornando alla partita, mi è successa un’altra stranezza. Io non amo, per usare un eufemismo, la curva canterina, perché la ritengo docile strumento nelle manacce della Società. Per me la Sud è complice. E nemmeno mi è piaciuto quel comunicato autoreferenziale, pieno di “Noi”. Ma voi chi? Però, quando nel finale di partita, ho sentito quei cori a sostegno della squadra stanca, in difficoltà…. Insomma, mi si è mosso qualcosa dentro, ecco. Non mi piacerà leggere i commenti di chi ovviamente dirà che senza Theo e Leao si gioca meglio. Ma tant’è. Li sopporterò, visto che con l’Udinese abbiamo vinto. Resto convinta del fatto che senza i due reprobi non andremo da nessuna parte. E voglio vederli in campo con il Bruges, eh! Già, è ora di fare punti in Champions. E non sarà facile. Chiudo il pezzo prima che scendano in campo gli Orrendi. Temo che il mio “Forza Roma!” serva a poco, ma, cara Luna, lo faccio arrivare anche a te. E ti mando pure un bel…. Je suis Paolo Maldini.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.