Marziale e dintorni

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Vi interessano gli Europei, ragazzi? Allora non leggete questo articolo. Perchè a me della Nazionale, di questa Nazionale, non frega proprio niente. Per la prima volta nella mia vita, purtroppo non breve, non tiferò per l’Italia. Eppure sono una che, quando sente l’inno di Mameli, si alza in piedi, si mette la mano sul cuore e si emoziona. Cosa mi è successo? Be’, provo una totale repulsione verso la Figc, con i suoi Gravina, Viglione, Chinè. Penso che FIGC sia l’acronimo di Federazione Internazionale Gioco Calcio. Detesto Zizzo, il capitano. E vi dirò che vedere in campo i giocatori degli Orrendi mi provoca un epidermico moto di genuina antipatia. E Marotta che spadroneggia a Casa Italia mi fa venire l’orticaria. Certo, so bene che noi non possiamo avere calciatori in Nazionale, a causa delle mirabolanti scelte della nostra meravigliosa Società. Anche per questo continuo educatamente a ringraziarla in ogni articolo. Diciamo che la mia posizione è di apatia. E, se gli Azzurri tornassero presto a casa, la cosa non mi dispiacerebbe. No, non ne sarei proprio turbata. La vittoria contro l’Albania? Non mi tocca.

Due corpi e una lingua sola

Be’, non voglio spendere ulteriori parole sugli Europei. Ci sono altri argomenti di cui parlare. Iniziamo dalla chiusura dell’inchiesta palesemente farlocca della Figc su input della cristallina procura di Milano. Be’, i danni li hanno già fatti. La claque mediatica ha già svolto egregiamente il suo sporco lavoro di grancassa e ora si limita a relegare la notizia in qualche piccolo trafiletto. Il sospetto è che, pur essendo privi di pudore, ritengano anche loro troppo sfacciato archiviare la spinosa situazione degli Orrendi e continuare a tenere in ballo noi. La questione Grand Tower, Lion Rock è oggettivamente molto grave. Le carte sono sotto gli occhi di tutti. Ed è evidente il vergognoso comportamento della Covisoc. Per non parlare della curiosa… “anomalia” dei magistrati milanesi ultrà nerazzurri. L’Under 23? Il progetto mi piace. Ma non mi attizza alla grande. E poi? Ho visto un evento surreale anche nella sua concezione. Si tratta della conferenza stampa in cui un tizio, che non è un dirigente, annuncia la scelta di un allenatore che non è presente. Un allenatore… in contumacia. Non sarebbe stato più opportuno fare l’annuncio con un semplice comunicato, programmando la conferenza stampa al momento della presentazione? Penso che una Società normale avrebbe fatto così. Noi, però, abbiamo dei geni. E cosa ti escogitano questi fini pensatori? Ti scodellano Ibra, nel puerile tentativo di ammansire, grazie al suo carisma, i tifosi. E magari forse con alcuni, forse anche con molti, ci sono riusciti. Ma io e quelli come me ci siamo ulteriormente imbufaliti. Non ce ne fanno mai una giusta. Mai! Dunque, Ibra, Gerry vuole vincere. Proprio come te. Voi parlate una lingua sola. Hai sbagliato l’accento. Parlate una lingua sòla. Fonseca ti pare un segnale della vostra voglia di vittorie? Ti dicono niente i nomi di Conte e Zirkzee? Ci prendi per imbecilli? Il Milan avrà un futuro luminoso. Senz’altro. Avete intenzione di darvi fuoco? Mi piacerebbe sapere quali sono i criteri in base ai quali l’algoritmo ha partorito i nomi di Lopetegui e poi del prescelto Fonseca. Ma credo di averli capiti. Sono una faina, eh! Li hanno capiti pure i tifosi del Napoli. Li immagino tutti lì a mordersi le mani e a chiedere disperati a ADL : “ Perchè non hai scelto Fonseca? Perchè?”

Guarda, Zlatan, che il vostro primo e abbandonato amore non si chiama Lopetegu. Non riuscivi neppure a dire bene la parola “competitivo”. E qui credo si tratti di un lapsus freudiano. Sai bene che non saremo mai competitivi con Gerry tuo. Hai accettato di fare l’imbonitore, per gettare fumo negli occhi del popolo rossonero. Che tristezza. E che rabbia! Mi viene in mente un epigramma di Marziale. Tu solo, Candido, hai soldi, terre, ville, vasi d’oro. Tu solo hai testa. Solo tua moglie in comune ci resta. Ecco, non mi permetterei mai di tirare in ballo tua moglie. La apprezzo molto, perché si comporta con la discrezione di una persona seria e intelligente. Secondo me sei stato molto bravo e fortunato nella scelta della compagna della tua vita. No, non è questo il punto. Io non sono Marziale e poi certe pulsioni mi risultano completamente estranee. E’ con te che ce l’ho. Come riadatterei l’epigramma? In questo modo. Tu solo, Zlatan, hai fama, hai sodi, hai carisma, hai gloria, hai testa. E noi che ti amavamo alla follia? Solo un bel vaffa in comune ci resta. Non dovevi tradirci così. Hai perso ogni credibilità. Che brutta figura hai fatto. Davvero meschina. Theo e Mike? Rimangono, hai detto in prima battuta. Ma poi… Eh, dipende da loro. Già, vorranno sicuramente rimanere in un club senza ambizioni sportive. Mica gli interessa andare da chi li paga molto di più e gli offre la possibilità di vincere. Se lo fanno, sono degli sporchi traditori di una Società meravigliosa che vuole il bene del Milan. E poi la domanda giusta da fare era questa. “ Il Milan vuole rinnovare Theo e Mike, i cui contratti scadono nel 2026? Oaktree è un fondo come RedBird e ci ha messo davvero poco a farlo con Lautaro e Barella.” Devo smetterla di farmi il sangue cattivo. Questi qui mi fanno andar fuori di testa. Pure Ibra si è arruolato nel circo. Un pagliaccio tra i pagliacci, purtroppo. Che dire della sua intemerata sulle commissioni? Da che pulpito viene la predica. Da uno che, con l’amicone Raiola, ha fatto delle commissioni una ragione di vita. Ma fammi il piacere… Chissà come avresti fustigato tu questa dichiarazione, Marziale. Con epigrammi al veleno. Io mi limito a dire una cosa. Traduzione del pensiero zlataniano. Zirkzee non verrà. Mettetevi il cuore in pace, ragazzi.

La Relatività ristretta parte da un’intuizione che pare fare a pugni con il comune buon senso. La velocità della luce è la stessa in tutti i sistemi di riferimento. Quindi a cambiare devono essere gli spazi e i tempi. Ecco, la velocità con cui viene percepito il male che proprietà e dirigenza stanno facendo al Milan è molto diversa tra le varie tipologie di tifosi rossoneri. Eh, sì. Nei variegati sistemi di riferimento si misurano velocità di comprensione della nostra miserevole situazione decisamente differenti. Complimenti alla curva che, dopo aver emesso qualche flebile belato, è tornata buona buona nel suo recinto. Che gregge educato e mansueto. Be’, io non sono né educata né mansueta. Ci dite di andare a tifare per altre squadre? Dovreste farlo voi, per un comune modo di sentire. Gli altri, gli Orrendi in primis, tifano tutti per l’ecclesiastico e i suoi tirapiedi, eh! E’ una goduria per loro vedere come stanno distruggendo il Milan. Sapete perché gli gnomi, pur amando il mare, non vanno mai sulla spiaggia? Perchè, se gli girano le palle, gli va la sabbia negli occhi. Io non sono uno gnomo. Ma, per precauzione, non mi attento ad andare sulla spiaggia. Ci tengo ai miei occhi. Mi permetteranno di vedere le sontuose partite che giocheremo nella meravigliosa stagione che ci attende. Con questo fine e alato aneddoto ho reso l’idea del mio stato d’animo? Come faccio ad andare avanti così, con tutta la rabbia, la frustrazione che ho nel cuore e nell’anima? Francamente non lo so. D’altra parte, ho cercato di recidere il cordone ombelicale con il Milan. Ho smesso di scrivere per diversi mesi, dopo l’affaire Maldini, che mi aveva dato l’esatta misura di chi siano questi squallidi personaggi. Ma poi non ce l’ho fatta. Sono scesa dall’Aventino. Continuerò a combattere, maledizione al secchio! La mia non invidiabile condizione si può riassumere così. Io parole di fuoco. Loro botte da orbi. Marziale, aiutami tu!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.