Mercatore e la Groenlandia

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Domenica terribile. Lunedì di più. Questa la sintesi di un weekend lungo da incubo. La speranza, neanche tanto campata in aria calendario alla mano, era di allungare sulle inseguitrici. Abbiamo, invece, dilapidato due dei tre punti di vantaggio. Poteva andar peggio di così? No. Neanche per le leggi di Murphy. E allora? Niente tragedie. Rimbocchiamoci le maniche e guardiamo al futuro. Quello prossimo si chiama Torino. Una partita difficile da vincere a tutti i costi. L’avversario è ostico. Non insuperabile. E’ dentro noi stessi che dobbiamo guardare. A fronte di una difesa diventata solida e affidabile, abbiamo il grosso problema del gol. Due sono i ruoli deboli per carenze strutturali: l’esterno destro e il trequartista. Possiamo fare fatica anche a sinistra per questioni contingenti, ma Leao e Rebic sono più forti di Messias e Saele. Per favore, Stefano, non schierarmi più Brahim e Junior dall’inizio. Ti prego. Con loro l’assetto dovrebbe essere più offensivo e quindi toglierli per Alexis e l’irritante Kessie non risolve la stipsi offensiva? Be’, rinunciare all’idea di dover per forza giocare con il trequartista, irrobustire il centrocampo, potrebbe permettere di osare un po’ di più con le punte. E poi mi sembra che Junior e Brahim facciano perdere sistematicamente tempi di gioco, tarpando così le ali alla nostre trame d’attacco. Non ho capito perché, dovendo noi cercare di fare di tutto per vincere, tu abbia messo in campo Ibra al posto di Giroud e non di Diaz. Non ti piace puntare su cross dalla trequarti e lanci lunghi? A me piacerebbe e come per cercare di scardinare le difese avversarie nel finale, posizionando due arieti. Oltretutto mi pare che proprio quando leviamo Olivier piovano un sacco di palle in area. Ho le traveggole? Metti Zlatan e Giroud a far da boa lì davanti e magari i difensori avversari vanno in apprensione e sbagliano qualcosa sui palloni che spiovono anche da lontano.

Fa’ il bravo, Stefano.

Intendiamoci, Stefano, so che siamo comunque primi con una rosa che ha le sue lacune. E’ proprio questa consapevolezza che mi impedisce di scagliarmi contro di te pure quando, secondo me, prendi decisioni discutibili. Nel calcio come nella vita spesso si è obbligati a fare scelte che ti privano comunque di qualcosa. Il problema sta proprio in ciò a cui si deve rinunciare. E’ così anche in geometria, eh! Per esempio, è impossibile proiettare esattamente la superficie di una sfera su un piano. E quindi una cartina del mondo non lo rappresenterà mai perfettamente. Mercatore, per favorire la rotte dei navigatori armati di bussola, scelse una proiezione cilindrica che riproduce correttamente gli angoli e le forme, ma varia clamorosamente le estensioni delle superfici mano a mano che ci si avvicina ai poli. Pensa che sulla cartina di Mercatore la Groenlandia ha pressappoco le dimensioni dell’Africa. A Mercatore va la mia mente nel pre, per una questione di sfere. Le mie, però, niente hanno a che vedere con il globo terrestre. Si tratta semplicemente delle alte sfere dell’Aia. Me la prendo non tanto per la designazione di Marinelli, che sembra uno sberleffo verso Maldini. Mi dà ancora più fastidio che ci infliggano Di Paolo al Var. Oltre ai danni arrecati a noi con Verona e Napoli, questo signore, evidentemente carente in diottrie, non vide il fallo di mano di D’Ambrosio nel finale della partita di Bergamo. Come posso, pur essendo una persona pacata ed elegante, non arrabbiarmi di brutto? E’ chiaro che non ci riesco. Il mio cuore perdutamente rossonero non me lo permette. E associo la proiezione dei desiderata delle alte sfere sulla superficie del campo di gioco a quella di Mercatore. La Groenladia che vogliono ingrandire a furia di favori e di punti la vedo bene! Ha strisce nerazzurre. Si divertono e ridacchiano, le alte sfere. Portando per gioco, come si può vedere in alcuni video, il Canada verso l’equatore, con la proiezione di Mercatore, questo si rimpicciolisce molto. Almeno di 6 punti mi pare di scorgere all’interno di un baluginio di rosso e di nero.

Al Var sono ciechi a INTERmittenza….

Basta, dai. Mi impongo di uscire dalle mie elucubrazioni e dal mio nervosismo. Ce la faccio anche. Pazienza per la vittoria del Napoli. Ma quella degli Orrendi altro che sfere mi fa girare. Il rigorino tecnicamente ci stava. Niente da eccepire. Oddio, il Var è stato davvero solerte ad intervenire, a differenza di altri casi. Il protocollo è ormai diventato una buffonata che applicano a piacer loro. Ma la farsa dell’annullamento del gol e della ripetizione è un unicum. Ciò che mi fa davvero spazientire, comunque, è la punizione assegnata appena fuori dall’area per il fallo di Bastoni su Zakaria. L’arbitro è un uomo e non può avere una vista fotonica, d’accordo. Ma il Var? Non possono non vedere che l’intervento è sulla linea. Quindi sarà rigore. Come non detto. E, quando sento dire che non avranno avuto immagini certe, divento una belva. Neanche per il fallo di mano di Udogie le avevano avute, povere creature. Sono sfortunati. Qui siamo alla presa per i fondelli. Caro Mercatore, gli Orrendi sono proprio come la tua Groenlandia. E’ ufficiale! Odio la Groenlandia. Anche se non mi ha fatto niente, poverina.

Per me sei stato il migliore, Isma.

Con tutti i chiari di luna domenicali, il Lunedì è lunghissimo. Speriamo che i ragazzi non si lascino innervosire e condizionare dai risultati di Napoli e Orrendi. Nervi saldi. Emozioni sotto controllo. Col cappero che facciamo l’allungo. Vediamo, almeno, di intascare 3 punti. I loro sarebbero, comunque, più pesanti? Sì. Però metteremmo una bella pezza ad un weekend che se ne è fregato delle nostre speranze. Per noi non sarà facile. Abbiamo i nostri limiti. Il Bologna ce la metterà tutta anche per Mihalovic. Una scossa emotiva davvero forte la recrudescenza della sua malattia. Forza Sinisa! La formazione con Brahim e Messias non mi piace, ca va sans dire. E, come sempre, avrei messo Rebic dall’inizio al posto di un Leao da buttar dentro nella ripresa. Soliti discorsi, insomma. Ma non me ne faccio un cruccio. Sono concentrata solo sulla partita. Bisogna vincere. E vinceremo! Eh, be’, dopo tutto mica sono un’indovina io. A Torino pronostico una sconfitta. Giuro. Cappero, davvero strana la quarta maglia. Che abbiano sbagliato a fare la lavatrice? Comunque a me, più della maglia, interessa ciò che sta dentro. Neanche giochiamo malissimo, a dire il vero. Però non la buttiamo in porta. Il Bologna ci pone dei problemi nel primo tempo. Nel secondo si limita a difendersi. Noi creiamo qualche occasione. Leao spara alto dal dischetto. Nella ripresa il portiere gliela prende di piede e in un’altra circostanza Rafa la mette a lato di poco. Calabria calcia male dal limite dopo un ottima sponda di Olivier. Giroud impegna severamente di testa un buon Skorupski. Il subentrato Rebic esplode un missile terra aria dall’interno dell’area. Abbatte qualcuno in curva. Il suo colpo di testa su cross dalla bandierina nel finale è bello ma troppo centrale. Il portiere devia oltre la traversa. La grandissima, enorme occasione ce l’ha Calabria. Il suo destro incrociato sibila a fil di palo. Ibra, entrato a una ventina di minuti dalla fine al posto di in discreto Giroud, incide poco. Perchè Brahim sia rimasto in campo per l’intera gara per me è un mistero. Benna, il migliore, è stato sostituito da un anonimo Kessie. Quello dell’anno scorso si sarebbe buttato in area sulla palla poi andata a Leao, che l’ha tirata fuori da posizione non comoda. E l’avrebbe sparata in porta. Questo ex presidente dal braccino corto e dal cuore piccolo…. Lasciamo perdere. Certo, Isma aveva nelle gambe i 120 minuti giocati con la sua Nazionale. Però…. Lo zero a zero non si schioda.

Quello che avrebbe potuto essere un weekend lungo meraviglioso se ne è andato, lasciando uno strascico di amarezza e di preoccupazione. Ma io, fino a che posso, non rinuncio al mio diritto di sognare. Stefano, fa’ di tutto per non andare incontro a un altro rovescio. Qualcosa devi cambiare sia a livello di uomini che tattico. Lo sai, vero? La formazione te la suggerisco io. Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori, Theo, Kessie ( Dio mi perdoni), Tonali, Benna, Saele, Rebic, Giroud. Siccome sono magnanima, ti concedo una variante. Leao al al posto di Olivier con Ante centravanti. Insomma, vedi un po’ tu, Stefano. Dopo tutto siamo primi in classifica, sia pure con un solo punto di vantaggio. Quindi bando a tristezza e recriminazioni. Tutta l’energia a disposizione deve essere convogliata sulla gara di Torino. Sognare è bello. Io voglio continuare a farlo. Mercatore, tu eri un matematico di livello. La tua Groenlandia, però, non mi piace. Forza Milan!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.