Pensieri di mezza estate

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Non si vive di solo calcio. C’ho le prove! Quando alle Olimpiadi due ragazzi italiani vincono l’oro nella specialità regina dell’atletica e in un’altra densa di fascino e suggestioni, il cuore batte freneticamente ed esulta all’impazzata. Che bello sentire l’inno di Mameli e vedere il tricolore salire più in alto di tutti sul pennone! Emozioni incredibili e impagabili che, per la loro intensità, profumano di Milan. Grazie Marcell! Grazie Gimbo! E grazie agli altri ragazzi d’oro che fanno pulsare all’unisono i cuori italiani. Ma torniamo al calcio. Anche qui non c’è solo il Milan. C’è pure l’Inter. Non voglio mettere il carro davanti ai buoi. E 130 milioni sono una cifra che fa girare la testa. Un’iniezione di liquidità monstre, che potrebbe poi dare margini di manovra. Ma, se davvero i nodi economici fossero venuti inesorabilmente al pettine e dagli Orrendi ci fosse aria di smantellamento causa enormità di debiti… Be’, allora tutte le grasse ironie, le frecce intrise di veleno indirizzate contro di noi, tornerebbero al mittente con gli interessi. Staremo a vedere…..

Sei troppo forte, Olivier!

Usando parole alate, derubricherei la “ notizia” di Ibra offertosi al Paris alla voce “Stronzata”. Vi pare possibile che Zlatan desideri andare a fare il comprimario là dove ci sono Mbappé, Neymar, Icardi? Dai, su… per piacere. Staremo mica a farci il sangue amaro per risibili veline al curaro, fatte trapelare da quel gentiluomo di Raiola attraverso amichetti giornalisti. Che sagoma, Giroud! Troppo forte! Olivier, penso che imparerai anche il Milanese. E che farai parecchi gol. Credi sia stato Dio a far sì che tu venissi da noi e non dagli Orrendi? Fai presto a toglierti ogni dubbio. Chiedi a Zlatan. Hauge se ne va. Giusto così anche per lui. Che ci stai a fare in un ambiente che non ti apprezza? Rovineresti la tua carriera. Per racimolare cifre elevate, avremmo dovuto cercare di valorizzare il ragazzo. La cosa non è stata fatta. E sono infastidita. Tanti cari auguri, Jens Petter. Rimarrai nel mio cuore. Anche Kalulu secondo me vale di più di ciò che crede qualcuno. Ma tant’è. Alla voce di cui sopra ho derubricato pure gli spifferi su Ramsey. Ci mancherebbe altro, su. La faccenda non ha senso. E basta. Resta, però, un fatto. E non riguarda di certo Ramsey. Non abbiamo la possibilità di acquistare fuoriclasse in perfetta forma. Allora uno potrebbe puntare su gente che ha dimostrato di avere qualità, ma che viene da anni bui. Gente come James e Isco. Escluderei il primo per i non trascurabili problemi fisici. Sono molto dubbiosa sul secondo. Però…. Fuori luogo mi sembra anche il solo pensiero rivolto a Ceballos. Sarebbe l’ennesima mezz’ala, dopo Tonali e Pobega, inserita una squadra che non prevede quel ruolo. Pussa via, Procuste. Ti vedo lì a sghignazzare, eh!

D’accordo, le amichevoli non sono importanti. E dentro di me la preoccupazione per i tasselli mancanti al nostro mosaico raffredda gli entusiasmi. Inutile negare, però, che aspetto con una specie di vago formicolio la partita con il Valencia. La formazione iniziale mi sorprende. Solo due titolari in campo, Maignan e Tomori. Forse tre con Diaz, perché non so se prenderemo il trequartista. Insomma, un ribaltamento a 180 gradi. E qui, senza che io lo voglia, mi scatta una sorta di deformazione professionale. Scivolo nel mondo delle particelle, delle antiparticelle, delle loro simmetrie. Prendiamo la lettera Z. Scriviamola su un foglio e ribaltiamola. La troveremo uguale a prima. Quindi, qualora ce la presentassero, non saremmo in grado di dire se ci troviamo di fronte alle versione originale o a quella capovolta. Trattasi di simmetria “C”, secondo il linguaggio dei Fisici. Impossibile che nel calcio ci sia una simmetria del genere. La squadra ribaltata differisce nel rendimento dall’originale. Veniamo alla lettera A. Rimane uguale a se stessa nell’immagine allo specchio. I Fisici in questo caso parlano di simmetria “P”. Difficile, ma non impossibile, riscontrarla nei giocatori. Molti, guardandosi allo specchio, vedono l’immagine del campione o simil tale che non sono. Cosa vedranno Casti o Krunic nello specchio? Bah! E ora le mie divagazioni si spostano su una parola molto particolare: CHIODI. Niente simmetria “C”. Niente simmetria “P”. Però….. Se la ribaltate e la guardate allo specchio, vi apparirà uguale a se stessa. Simmetria “CP”. Vero che ci sono cose davvero strane in natura? Anche nel calcio, eh! Io non voglio tediarvi, ma vi assicuro che esistono esempi di tutti e 3 i tipi nel mondo delle particelle. Il mio interesse, però, si sposta su “CHIODI”. Quelli meno giovani come me ricordano perfettamente che Stefano Chiodi fu il centravanti dello scudetto della Stella. Infallibile dal dischetto, segnò un unico un gol su azione. Solo uno, eh! Una cosa incredibile per una prima punta. A suo modo un record. Ma chi se ne frega? Vincemmo lo scudetto.

Già, lo scudetto. Farei carte false per conquistarlo. Per riuscirci, però, bisogna intervenire ancora sul Mercato. Altrimenti…. Lo faremo? Spero. Ma…. Mi scuoto dalle mie elucubrazioni e guardo la partita. Che dire? Non male, dai. Tonali continua a lasciarmi delusa. Pobega mi piace di più. Abbastanza bene Leao. Regolarissimo il gol che gli hanno annullato. Ma chi se ne importa? Castillejo mortificante. Se continuano a ripropormelo, io non rispondo più delle mie azioni. Dove sei, Ziyech? Ilicic? Non mi entusiasmerebbe. Doti tecniche indiscutibili, intendiamoci. Il problema, oltre all’età, è l’ombrosa fragilità caratteriale. A Krunic non imputo il rigore sbagliato, visto che, oltretutto, non me ne fregava niente del risultato. Non gli posso perdonare quel fallaccio senza senso. A differenza di altri è un pallino di Pioli. La cosa non mi risulta comprensibilissima. Anche perché, al di là del valore assoluto del giocatore, pure lui si troverebbe meglio in un centrocampo a 3. Posso, comunque, farmene un cruccio? Pazienza. Aspetto con una certa curiosità l’amichevole con il Real. Vediamo cosa combiniamo sul campo e sul Mercato. Brahim Diaz ha giocato bene, per carità. Ed è un calciatore interessante, nonostante i suoi limiti fisici. Non gradirei, però, che fosse lui il trequartista titolare. Non mi pare possa essere compatibile con un centrocampo a 2. Sbaglio? Attendo con strani pizzicorini l’evolversi della situazione degli Orrendi. Guardando in casa nostra, non sono tranquillissima. Ma insomma… Speriamo bene. Franck, ti aspetto! E’ ora che tu ti dedichi a noi. Non fare scherzi, Capitan Presidente! Forza Milan!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.