Sorpresa! Giroud ha ancora un anno di contratto con il Chelsea. Marina la Terribile ha esercitato già da Aprile l’opzione del rinnovo unilaterale. Nessuno dei giornalisti esperti di Mercato lo sapeva. Ora si buttano sull’aggettivo “ unilaterale”. Giroud ha subito e non avallato la decisione della Società. E allora? Che me ne frega? Il fatto è che il giocatore non è svincolato. Il Chelsea bussa a dinero. E, siccome non ha senso pagare il cartellino di un trentacinquenne, il discorso è chiuso. Dispiaciuta? Un pochino. Ma solo fino a un certo punto. Non mi ha mai convinto la storia del “ Prendiamo lui e poi anche un giovane affidabile, visto che abbiamo due centravanti che insieme fanno 75 anni.” Cosa si intende per giovane affidabile? E quanto può costare? Perchè il problema è quello. Provate a chiedere quanto vogliono, per esempio, per Raspadori. Io lascerei perdere i voli pindarici. Cairo permettendo e giocatore collaborando, mi accontenterei del solo Belotti.
Certo che contrattare con il Chelsea per noi non è mai stato facile. Altri hanno avuto trattamenti differenti. Gli Orrendi per Crespo. Il Napoli per Baka. Meno male che siamo riusciti con una fatica immane a inserire il diritto di riscatto per Tomori. Sorridevo nel sentire che Maldini cercava di ottenere sconticini e dilazioni nei pagamenti. Quelle sono cose che accadono solo agli altri. Orrendi docent. Comunque Fikayo è fortissimo e vale più di quanto lo paghiamo. E’ naturale che Marina sia arrabbiata e si mangi le unghie, sapendo di aver sbagliato. Il rapporto tra la qualità e il prezzo del giocatore è davvero ottimo. Molto bassa, invece, mi sembra la qualità di molti dei giornalistoni sportivi. Fare i nomi è brutto. Allora farò un cognome: Sconcerti. Devo ringraziarlo, perché nelle ore buie in cui pensavo che il sogno Champions fosse svanito mi ha regalato la speranza. Come? Dicendo che sarebbero passate Juve e Napoli. Lui è un tipo che non ne azzecca mai una. Eppure continua a pontificare, dispensando con fare da vate le sue sentenze. Granitica è la sicumera con cui esprime opinioni risibili. Non si rende neppure conto di sfondare il muro del ridicolo. Secondo lui, se il Chelsea concedesse qualche beneficio di carattere economico al Milan, il campionato sarebbe falsato. Noi, infatti, abbiamo usufruito delle prestazioni di Tomori sulla base di condizioni precise che non devono essere modificate. Capito? Non si può discutere su un diritto di riscatto. Invece si possono tranquillamente non pagare rate di acquisti di giocatori, stipendi, commissioni a procuratori. Ciò non turba la sensibilità del grand’uomo, che non ha speso una parola sull’argomento. In questo caso il campionato non è falsato. Figuriamoci. Sconcerti, va’ a da’ via i ciapp. Ormai l’intelligenza si è stancata di inseguirti. Sa perfettamente che non ti farai mai raggiungere.
Il mondo è bello perché è vario. Le opinioni sono diversissime in ogni genere di argomenti. A maggior ragione nel calcio. Io mi trovo spesso in minoranza. La cosa non mi turba. Qual è il Milan che vorrei, tenendo conto che ci sono vincoli di carattere economico? E’ presto detto. Non abbiamo i soldi per acquistare il trequartista e l’esterno alto forti. Almeno uno, però, lo dobbiamo prendere. Io 500mila euro in più a Calha, che a me, nonostante i suoi difetti, piace, li offrirei. Se accettasse, sarei contenta. L’acquisto con importante esborso lo farei per De Paul, che, secondo me, è perfettamente compatibile con Hakan. Ma come? Rinnovando Calha, occorrerebbe un forte esterno destro, dicono quasi tutti. Questo è vero solo se si vuole riproporre il 4-2-3-1. Io, invece, al contrario di Pioli, cambierei modulo. Tonali e Pobega, che riporterei alla base, non sono adatti al centrocampo a 2. Pure Krunic sarebbe una discreta riserva, se giocassimo a 3. E anche Saele potrebbe, secondo me, tranquillamente adattarsi al ruolo di centrocampista di destra. Purtroppo non credo che il Siviglia, come ventilato, possa accettare lo scambio Papu- Casti. Sarebbe troppo bello, dai. Il Milan che vorrei è questo: Maignan, Calabria, Kjaer, Tomori,Theo, Kessie, De Paul, Bennacer, Calha, Ibra (?), Rebic. Calha e De Paul potrebbero tranquillamente scambiarsi le posizioni. Il Papu oppure Ilicic sarebbero una buonissima riserva per uno dei due. E considero ottimi rincalzi di centrocampo Tonali e Pobega, che sono mezze ali. Belotti non sarà un’ira di Dio, ma è un buon centravanti. Rinuncerei a cuor leggero a Brahim e Dalot. Cercherei di monetizzare, vendendo Romagnoli e Krunic. O anche Saele, se me lo pagassero bene. L’alternativa a Calabria? Punterei su Kalulu, che ha dimostrato di saper fare anche il centrale. Conti? Se riesco a incassare, lo cedo. Altrimenti me lo tengo. Come Caldara. Sembra che Laxalt abbia un po’ di mercato. La riserva di Theo deve essere a basso costo. Parametro zero o prestito. A me piacerebbe D’Ambrosio, che è un giocatore anche molto duttile. Attenzione! Nella valutazione di acquisti e cessioni bisogna rispettare il vincolo dei 4 giocatori formati nel club e dei 4 formati in un vivaio italiano.
Molti diranno: “ Meno male che non sei tu a fare il mercato del Milan.” Ci sta. Ma io non mi lascio smontare dalle critiche, quando credo di avere ragione. E mi piace esprimere pensieri in libertà. Considerata la nostra rosa, penso che con un cambio di modulo potremmo ridurre le spese per gli acquisti, in base alle ragioni che ho esposto prima. Insomma, se ti fissi sul centrocampo a 2, devi avere riserve capaci di interpretare un ruolo che non è nelle corde di Tonali e Pobega. So che con i riscatti di Tomori e Tonali e l’acquisizione di Maignan siamo già a -65. Giroud, che più di una perplessità me la creava, è andato. Sembrava avere il pregio di essere svincolato e rientrare nei vantaggi del Decreto Crescita rappresentava un’opportunità. Non era così. Volere o volare un centravanti ci vuole. De Paul mi gusterebbe un sacco. A me piace molto anche Hauge, che Pioli, non so bene perché, non ama. Lo inserirei nella trattativa per abbassare il costo di Don Rodrigo? Sì, ma mi terrei un diritto di recompra. Ora che siamo in Champions e possiamo godere dei suoi introiti diretti e indiretti abbiamo il dovere di rinforzare la squadra. Certo, non possiamo pretendere di portarla subito al livello delle più forti, perché un occhio al bilancio va dato. E’ ovvio, però, che il Mercato stavolta abbia un saldo negativo. Cerchiamo di limarlo con gli incassi delle cessioni e con formule creative negli acquisti. Visto come è stato preso Chiesa?
E veniamo al capitolo rinnovi. Per me è stato giusto, anzi di più, liquidare l’annosa e sgradevole questione Donnarumma. Detto questo, non posso sentir dire che il monte ingaggi non deve essere aumentato. Scherziamo? Una squadra competitiva porta a un incremento del fatturato e, ovviamente, delle spese. Altrimenti non ci si scosta dalla mediocrità tecnica ed economica. Kessie va rinnovato in fretta, prima che si facciano insistenti le sirene delle squadre bramose di averlo a parametro zero. Chiaro? L’offerta di 3 milioni e mezzo è palesemente inadeguata. Va robustamente alzata. La questione deve essere chiusa in fretta. Romagnoli non vale certo uno stipendio da 5 milioni. Il Presidente e Capitano sì. Non mi interessano i discorsi inerenti agli aumenti percentuali. E’ la cifra finale quella fondamentale. Stesso discorso per Calabria. Il ragazzo guadagna poco più di un milione. Ha disputato una stagione splendida. Un raddoppio o quasi non porterebbe a un ingaggio monstre. Non mi pare che Franck e Davide chiedano la luna, come ha fatto Zizzo. Bisogna trattare in fretta anche il rinnovo di Kjaer. Un pensierino lo farei pure su Theo, nonostante la sua scadenza non sia a breve. Insomma, vorrei evitare di ricadere in certe situazioni. E mi chiedo: “ Come fanno squadre tipo la Lazio a rinnovare a giocatori del calibro di Milinkovic Savic?”
Staremo a vedere l’evolversi delle cose, ragazzi. Sarà un’estate molto lunga. Vorrei tanto, però, che alcune situazioni venissero chiuse al più presto. Aspetto con ansia l’annuncio del rinnovo di Franck. Ho guardicchiato solo all’inizio la Nazionale. Vedere in porta Zizzo mi ha provocato un senso di fastidio e di disgusto. Ho cambiato canale. Non vorrei che la cosa mi portasse a non tifare per l’Italia. Devo vincere questa profonda repulsione verso il numero 99. Sono e mi sento italiana ed è naturale che tifi per la mia Nazionale. Ho detto tante cose. Non posso chiudere il pezzo senza parlare di un fatto tristissimo che ha colpito tutti. Un pensiero commosso a Seid. Un abbraccio forte alla sua famiglia. Che la Terra ti sia lieve, Seid.
Chiara
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