Struzzi e dintorni

8071

Bum Bum, Olivier! Troppo bello! Troppo bello! Troppo bello! Dove sono i miscredenti che ci davano per spacciati? Io, che ci ho sempre creduto, non li voglio sul carro, eh! Pussate via, infedeli! A parte gli scherzi, ragazzi, che gioia immensa e inaspettata! Non me la merito, visto che non ho nemmeno guardato la partita? Devo espiare la colpa di aver fatto lo struzzo? O, magari, la str…uzza? Me ne frego! Io sono felice. E basta! Completamente diverso il mio stato d’animo in un pre particolarmente agitato e furibondo. Ebbene, sì. Con l’onestà intellettuale che mi contraddistingue, devo confessare le mie insane pulsioni. Questi i miei pensieri. Ivan, ne ho piene le scatole di stadio e sostenibilità. In alto i cuori per il rinnovo di Gabbia? Ma andate a quel paese! Non fate che buttare la benzina sul fuoco. Smettetela di prendermi per i fondelli.

Voglio le firme!

Io voglio i rinnovi di Theo e Leao! Pure quello di Benna. E questi non arrivano. Me la prendo anche con chi esalta la capacità di recupero di Tomori, facendo allusioni su Rebic. Intendiamoci, adoro Fik. La sua incontenibile voglia di rientrare mi commuove e mi galvanizza. Non credo, però, che Ante sia un essere fragile e un malato immaginario. Nulla mi interessa delle indiscrezioni lasciate trapelare dall’ambiente. Come posso fidarmi di uno staff medico che ha fatto giocare Magic Mike con lo scafoide rotto e i legamenti del polso lesionati? Ripenso a Bennacer. Era un’ira di Dio prima del primo stiramento. Leao aveva un problemino. Una contusione. Giroud ha detto di essere stato limitato da problemi fisici. Non ne aveva mai avuti tanti. Potrei continuare per ore. Mi fermo per carità di patria. E’ stato uno stillicidio infinito di infortuni a bizzeffe e recuperi lunghissimi. Insomma, sono un vulcano in eruzione. Un crogiolo di rabbia e frustrazione. Ce l’ho con tutti. In modo particolare con la proprietà. Come si fa a non anticipare un investimento, andando incontro alle necessità della squadra? I soldi risparmiati ora faranno parte del gruzzolo che spenderemo in estate, dicono gli ottimisti. E sognano Renatone, Botman. Per piacere. Se non arriveremo nei quattro, te lo do io il Mercato. E il quinto posto, con una continua falcidia di infortuni e senza nessun rinforzo, è uno spettro che mi terrorizza.

Non ti reggo più.

Non c’è niente da fare. Se i Singer dicono che non si deve spendere un centesimo, non ci sono margini di ragionamento. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. E più non dimandare. A Paolo scade il contratto a Giugno. Lo rinnoverà? Cara Elliott, il Milan non è uno scatolificio di sardine. E’ un’azienda molto particolare. Hai mai visto tu clienti che si emozionano, provano brividi a fior di pelle per una scatola di sardine? E hai mai visto i tifosi del Milan? Sai qualcosa dell’amore che provano per la loro squadra? D’accordo, non te ne frega niente. Ma vedi, se tu deprimi questi clienti, se mortifichi il loro entusiasmo, se non raggiungi risultati sportivi, rischi di sbagliare i conti. La riduzione delle spese è controproducente dal punto di vista economico, quando porta a una contrazione maggiore dei ricavi. Cappero, la botta con lo Spezia e le mazzate del Mercato mi hanno steso. Qualche problemino per Rebic. So che salterà il derby. E per me è un’altra tranvata. Ibra? Figuriamoci. E loro mi sostituiscono Pellegri con Lazetic…. Già, Pellegri. La sua storia clinica mette paura. Inutile negarlo. Però è venuto nell’ambiente meno adatto per lui. Sono curiosa di vedere se a Torino riesce a stare in piedi. Kessie trequartista? L’ex presidente si è preso una settimana prima di tornare. Inconcepibile. Francamente mi dà fastidio vederlo. Ma credo che si debba irrobustire il centrocampo. Approvo, quindi, la scelta di non schierare Diaz. Il problema è solo uno. Quello là scenderà in campo per giocare o si limiterà a trotterellare per il campo? Bah! Il fatto è che io ce l’ho a morte con la Società. Tomori convocato. Eccezionale. L’operazione, però, è troppo recente. Starà in panchina. Sono convinta non di perdere, ma di straperdere. E allora prendo una decisione clamorosa, che sta a metà tra l’atto di ribellione e la politica dello struzzo.

Olivier!!!!!!!!!!

Perchè devo farmi condizionare l’umore in questo modo dal Milan? Perchè? Perchè devo arrabbiarmi e soffrire così? Gli Orrendi ci asfalteranno. Loro hanno tutti a disposizione naturalmente. Io non assisterò alla storia di uno scempio annunciato. Vivrei meglio senza calcio. Il mio Orrendo mi sfida a mantenere il fiero proposito. Dice che non ce la farò. Io ribadisco l’assoluta fermezza delle mie posizioni. Allora lui prenota un ristorante sul Garda per una sorta di anticipo di S. Valentino. Non basta. La partita si gioca alle 18. Niente paura. Si parte 10 minuti prima dell’inizio. Avverto gli amici. Non voglio sapere niente. Per maggior sicurezza, spengo il telefono. Aperitivo in una Torri del Benaco pressochè deserta. Cena a Peschiera. Nessuna notizia della partita. Il mio pensiero, però, inutile dirlo, va spesso là dove non dovrebbe andare. La serata, comunque, è piacevole. Sì, si sta meglio senza calcio. Però…. Andremo a vedere il risultato solo dopo aver finito la cena. Ci accordiamo così. Io non voglio che il cibo, peraltro ottimo, mi vada di traverso. Adoro molluschi e crostacei. E anche il Prosecco che li innaffia Il mio cellulare è spento. Il suo no. Controllo che non ne faccia un uso improprio. Verso le 22 abbiamo spolverato tutto. E’ arrivato il momento fatidico. “ Io esco a fumarmi una sigaretta. Conoscerò il risultato fuori. Tanto abbiamo perso”. Metto il cappotto. Lui mi precede. “ Invece avete vinto voi.” Vengo attraversata da una scarica elettrica. Sento vampate di caldo e brividi di freddo. Esplodo in un “ Sììììììììì!!!!!!!!!!!” liberatorio. C’è qualcuno che mi guarda storto. Mi precipito all’esterno del locale. Mi sento leggera. La gioia mi mette le ali. Incredibile! Mi crogiolo in un’orgia di felicità. Telefono all’amico Umberto. Sono avida di sapere tutto. Lui mi racconta dell’orrido primo tempo. Del secondo migliore. Dei miracoli di Super Mike. Della doppietta di Giroud. Non sto più nella pelle. Torno dal mio Orrendo. Ho fretta di andare a casa. Lo struzzo, quando ha paura, nasconde la testa sotto la sabbia. Se le cose evolvono per il meglio, però, non ha la possibilità di rivederle. La str…uzza, invece, sì. E si butta su Dazn. Scorro il cursore per vedere i gol. Guardo il secondo tempo. Il primo no, dato che abbiamo fatto schifo. L’avessi visto in diretta, non avrei avuto la percezione che fosse maturo un nostro gol. Olivier!!! Cosa me ne frega se avevi giocato male? Una doppietta mi hai fatto! Meriti 10 in pagella! Magic Mike, sei un fenomeno! E tu, Sandrino, sei immenso! Peccato per quella palla che non hai calciato via e che ha causato l’espulsione, peraltro severa, di Theo. Ma chi se ne importa? Peccato che Theo, dopo la squalifica, rimanga in diffida. Ma la mia felicità è troppo perfetta per venire guastata. Ci penseremo domani.

Certo che una volta si dorme male per la rabbia e la frustrazione. Un’altra si dorme poco perché elettrizzati e euforici. E’ una bella storia con te, Milan, eh! La gioia per aver vinto il derby è irrefrenabile. Resta, però, il rancore per il non Mercato. I Gobbi con Vlahovic e Zakaria voleranno in Champions. Tutti e due hanno timbrato con il Verona. La proprietà aveva il dovere di rinforzare una squadra che lotta sempre in un mare di avversità. Sarebbe bastato poco per rinvigorire il sogno scudetto. Non è stato fatto niente. Questa è la grande amarezza. Mercoledì ci aspetta la Lazio. Io non disdegno di certo la Coppa Italia. Poi arriva la Samp maramalda con il Sassuolo. Antenne diritte e concentrazione massima. Giampa, non fare scherzetti, eh! Ho tanta voglia di Rebic. Simone Inzaghi, un vero mostro di simpatia, c’è rimasto male. C’era un fallo di Giroud su Sanchez, dice lui. Spiaze. Chieda a Modolo, uscito da S. Siro con lo zigomo tumefatto, quali sono i falli veri. Struzzi, non mettete la testa sotto la sabbia per non vedere. Non fate come me. Forza Milan! Forza Napoli!

Chiara

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.