Victoria non olet

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Victoria non olet. Questo è poco ma sicuro. Bisogna, però, avere l’onestà intellettuale di ammettere che il Verona non avrebbe meritato di perdere. La prestazione è stata brutta. Su questo non ci piove. Abbiamo fatto cose buone e cattive. Le cose buone le abbiamo fatte male, tranne la splendida azione del gol di Tonali, naturalmente. Quelle cattive , invece, le abbiamo fatte bene. Benissimo. E potevamo pagare un doloroso dazio. Prima della partita elaboravo dei pensieri tra me e me. I nostri punti in classifica sono più pesanti di quelli delle avversarie. Il motivo è semplice. Il nostro calendario è stato fin qui molto più ostico. Gobbi, Orrendi e Ciucci non si sono ancora incrociati tra loro. Noi li abbiamo già affrontati tutti e tre. E pure l’Udinese. Il problema, però, è questo. Riusciremo a portare a casa i punti “leggeri”? La nostra storia ci dice che spesso inciampiamo con le piccole. Per questo la trasferta a Verona mi fa molta paura.

Almeno ti sei riposato, Fik mio.

A maggior ragione dopo i tesori di energie psicofisiche sprecati, la rabbia, la frustrazione della maledetta gara di Champions. E le vittorie delle altre non è che aiutino a placare l’ansia. Non guardo gli Orrendi. So perfettamente che vinceranno. Mi sintonizzo su Lazio Udinese. Mica vero che gli 0 a 0 sono sempre brutti. Vedo una partita godibile tra due squadre forti. Poi è la volta di Liverpool City. Notiziona! Haaland non segna. I Reds portano a casa una vittoria che potrebbe dare una svolta alla loro fin qui precaria stagione. Sono curiosa di vedere il Napoli ad Anfield di fronte ad un avversario che non sarà quello dimesso dell’andata. Nessuna curiosità, invece, per vederlo in campo con il Bologna. I film dalle trame scontate non mi piacciono. La tensione cresce. Dobbiamo vincere. Non importa come. Questi tre punti sono troppo importanti. Victoria non olet. Mai. Sento che non sarà facile, anche se la classifica del Verona piange. Le scorie post trattamento del sicario Siebert sono difficili da smaltire. Certo che le squadre hanno il vizio di cambiare allenatore appena prima di giocare contro di noi, eh! E con Udinese e Salernitana non abbiamo vinto. Curioso che Cioffi l’anno scorso fosse il subentrante e oggi l’esonerato. Faccio gli scongiuri. Almeno Tomori si è riposato, dai. Penso che Pioli schiererà la stessa formazione di Martedì. Io non lo farei, ma…. Ubi maior…. Lui, invece, mi stupisce con Adli. Di per sé la cosa mi gusterebbe anche. Ma il problema è che butta allo sbaraglio Yacine in un centrocampo in cui toglie Benna, per mettere Krunic. Bah! La mossa non mi piace. Avrei voluto Rebic o Origi per Giroud. Tant’è. Io voglio bene ad Olivier. Come si è girato lui…. Però, al di là che non rappresenta la tipologia del mio centravanti ideale, ora è giustamente stanco. Perchè continuare a sottoporlo al tour de force, visto che al momento sono disponibili Ante e Divock? Bah!

Spero che non si continui con la faccenda di schierare Theo a centrocampo. Cappero, abbiamo una fascia sinistra fortissima. Lavoriamo sul fatto che Theo e Leao perfezionino l’acquisizione dei giusti automatismi. Difesa a 3, mi dicono. Per quel che sono le mie non eccezionali conoscenze tattiche, la difesa a 3 prevede di essere accompagnata da due stantuffi sulle fasce. Noi che facciamo? Da una parte accentriamo Theo e dall’altra mettiamo Diaz? Bah! Al fischio di inizio sono tutt’altro che tranquilla. Anche Tata fa parte delle mie preoccupazioni. Mi rasserena l’autogol di Veloso sullo splendido spunto di Rafa. Ma rimango tesa. Ancor di più quando Giroud si divora la clamorosa occasione del raddoppio. E ne ho ben donde. Ricambiamo il favore con Gabbia e giochiamo un primo tempo davvero brutto. Il mio amico Umberto è sugli spalti a Verona. Mi esterna al telefono tutta la sua preoccupazione. Speriamo di cambiare un po’ registro nella ripresa. Altrimenti, più che di vincere, qui si rischia di perdere.

Ancora tu, Sandrino mio!

Al contrario di Umberto,che teme una squadra troppo sbilanciata, io approvo le sostituzioni di Giroud e Brahim con Origi e Rebic. Però voglio in campo in primis Benna e poi anche Pobega o Vranckx. Pericolo grandissimo con Hrustic che tira fuori. Rebic si fa respingere il destro da Montipò. Il cuore mi si ferma sulla traversa di Piccoli e sul successivo tiro di Gunter. A questo punto vado in fibrillazione. Finalmente entra Benna per Krunic. E pure Pobega per Adli. L’adrenalina mi va a mille. Sul cellulare si materializza un nome: Umberto! Sento un urlo disumano: Goooooooolllllllll!!!!!!! Schizzo dalla poltrona pazza di gioia. Io lo vedo 10 secondi dopo. Esplodo! Bellissimo! L’azione è davvero stupenda. Leao di prima per Rebic che serve subito Sandro, infilatosi prepotentemente nello spazio! Sandrooooooooooo!!!!!!!!!!!! Ancora tu a Verona. Sììììììììì!!!!!!!!!!! Non capisco più niente. Ma c’è ancora da soffrire. E tanto! Tantissimo! Thiaw entra al posto di Leao. Dobbiamo ringraziare il ragazzo. Due fantastici interventi nella nostra area ci salvano. Tata sembra un pensionato. Non esce quasi mai e, quando lo fa, sbaglia. Io non lo reggo più. Mi trasmette un devastante senso di insicurezza. Magic, come stai, caro? Mirante può essere peggio di Tata? Finalmente arriva la fine! Meno male. Non ce la facevo più.

Victoria non olet. Così avresti detto, Vespasiano, se fossi stato tifoso del Milan. E’ chiaro che, continuando a giocare in questo modo, non ne vinceremo più una. Ma possiamo e dobbiamo fare meglio. Sono insoddisfatta e preoccupata per la prestazione. Però c’è anche l’altro lato della medaglia. Sono le vittorie sporche e fortunate a mettere i mattoni più importanti nel muro della classifica. Con il Monza serve una prova diversa e una vittoria limpida. Alla Dinamo penseremo Sabato sera, dopo la gara. Un passo per volta e possibilmente non claudicante. Certo, Stefano, devi correggere un po’ il tiro, eh! Rebic e Origi mi sono piaciuti. Divock, a differenza di Olivier, sa difendere la palla, smistarla e andar via con potenza. Cosa vi devo dire, Brahim non mi piace. Gli riconosco lo splendido gioiello incastonato con i Gobbi. Ed è stato bello il cioccolatino regalato a Giroud. Peccato che Olivier non l’abbia scartato. Però….. Ecco, io non partirei mai con Diaz titolare. Mi guardo ben dal dare la croce addosso ad un Adli improvvisamente tirato fuori dalla naftalina. Sandro è…… Sandro! Una parte bellissima di noi. Grazie, Malick! Grazie, Dea Eupalla! Adesso pensiamo al Monza. D’accordo, victoria non olet. Ma con i Brianzoli voglio una vittoria intensamente profumata. Deliziosamente profumata. Charles, come stai? Io non ti mollo, eh! E ti voglio in campo. S. Siro vi aspetta, ragazzi, per trascinarvi con la forza della sua passione e del suo amore. Forza Milan!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.