Whatever it takes

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Sosta per le Nazionali. Noia assoluta. Meno male che ci ha pensato l’espulsione di Tonali a ravvivare il clima. Follia Tonali titolano i giornaloni. Sì, è questo il vero motivo di scandalo. La Lazio viola il protocollo Covid? Che sarà mai? Il solerte Tribunale federale inibisce i medici. E pure Lotito. Ovviamente per un tempo minore di quello richiesto dalla Procura della Figc, in modo da non farlo decadere dalla sua carica di consigliere federale. Se la pena è un’inibizione, vuol dire che il reato è stato accertato. Ma non c’è nessuna penalizzazione per la squadra. In fondo schierare giocatori in odor di positività, con il rischio di contagiare gli altri, è colpa lieve. Molto più grave quella della Roma. I giallorossi sono stati sanzionati con il 3 a 0 a tavolino per un banale errore privo di dolo, che non ha loro recato vantaggi. Diawara, infatti, avrebbero potuto tranquillamente inserirlo in un’altra lista. Ma i regolamenti vanno rispettati. E, per carità, l’affermazione è corretta. Peccato, però, che non sia così per tutti. La legge va applicata e usata impropriamente come una clava per alcuni. Benevolmente interpretata per altri. Questa è una repellente prassi italica che non attiene solo all’ambito calcistico. Sono curiosa di vedere cosa accadrà nella vicenda Theo. Davvero gravissimo il suo abuso di emoticon. Va squalificato senza se e senza ma. Eysseric, dite? Che domande. Lui è della Fiorentina. Non del Milan. Per chi non indossa la maglia rossonera è lecito mettere faccine corredate dal termine “ vergogna”. Volete che la che la Procura federale si muova per questo? Ci prendono proprio per i fondelli. Io cerco di buttarla sul ridere. A volte, però, mi assale una rabbia furibonda, condita dalla voglia di spaccare tutto. Figc, Procura e Tribunale federale, Lega calcio.

La stessa voglia si impadronirebbe di me, se non riscattassimo Tomori. Occhio, Società. Hai appena comprato la sede. Ti ricordi di Erostrato? Lui incendiò il tempio di Artemide semplicemente per entrare nella Storia. Io sarei tentata di ridurre in cenere Casa Milan per una giusta causa. Devi riscattare Fikayo! Whatever it takes, come disse qualcuno più illustre di me. Costi quel che costi, hai capito? E non andare ad elemosinare sconti dal Chelsea. Sai perfettamente che sarebbe inutile. Il diritto può essere esercitato per 28 milioni. Bene, quelli noi tiriamo fuori. Senza se e senza ma. Tomori è il nostro presente e il nostro futuro. Vale molto di più della cifra richiesta. Il ragazzo è un fenomeno. Io me ne sono perdutamente innamorata. Se dobbiamo far quadrare i conti, pensiamo ad altre strategie. Per esempio alla cessione di Romagnoli. Se proprio fossi costretta a scegliere, preferirei il suo riscatto a quello di Tonali. Ma è assurdo che io debba essere messa in queste condizioni. Nonostante la sua non sia certo una stagione brillante, voglio tenere anche Sandro. E i soldi? Be’, sono fondamentali quelli della Champions, oltre a qualche altro investimento da fare senza più la mannaia del FPF.

Già, la Champions. Per noi è una questione di vita o di morte. La dobbiamo raggiungere! Whatever it takes! E non sarà facile. Gobbi, Atalanta e Napoli sono lì che ci soffiano sul collo. Il loro è un alito pesante. E noi non abbiamo santi in Paradiso. Cosa volete che me ne freghi della Nazionale? A me interessa solo che i nostri ragazzi tornino in buone condizioni. Datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo, diceva Archimede. Datemi la mia squadra titolare e vi solleverò la Coppa Uefa League, dicevo io. E sbarcherò in Champions da testa di serie. Mica in quarta fascia. Caro Archi, tu non potevi trovare il tuo punto d’appoggio. Io, teoricamente, avrei potuto avere i miei titolari disponibili. Invece…. Inutile farsi il sangue cattivo. Sono concentrata sulla Samp. Verrà accolto il ricorso per Rebic? Se sì, Ante potrà scendere in campo? E Benna? Spero non capiti niente a Ibra. Anche a Kessie avrebbe fatto bene rimanere a Milanello. Dio non voglia che gli capiti qualcosa con la sua Nazionale. Tornando nei dintorni della faccenda Lazio, abbiamo capito che anche gli Orrendi possono fare quel che vogliono, vero? Vengono trattati con i guanti di velluto. Sistemeranno le loro pendenze economiche con comodo, quando gli garberà. Cosa sarebbe successo, se nei loro panni si fosse trovato il Milan? Il mio Orrendo domestico ha cominciato a rispondere a questa domanda da saputello, ostentando una fastidiosa aria di superiorità. L’ho freddato con un aforisma. “Ehi, ciccio, le persone che pensano di sapere tutto sono molto irritanti per quelli come me che sanno tutto. “

Pure i Gobbi se la caveranno senza danni per la questione dell’esame di Italiano di Suarez. Questa è una bazzecola. Roba da niente cercare di prendere un giocatore, truccando le carte. Deprecabile episodio di razzismo, invece, dare del somaro in campo a uno che se l’era presa violentemente, senza motivo, con un tuo compagno. Niente da fare. La colpa è mia che non capisco le delizie del politicamente corretto. E non mi rassegno a comportamenti incredibilmente difformi, per i quali la discriminante è il colore delle maglie. Va bene, dai. Pensiamo ai nostri impegni sul campo. Con la Samp bisogna vincere! Whatever it takes. Caro Claudio, io ti apprezzo molto. Ogni tanto vado su YouTube a rivedermi la tua splendida, incredibile cavalcata con il Leicester. E tutte le volte mi emoziono. Ti auguro ogni bene. A partire dalla gara successiva alla nostra , però.

Tu sei il mio Presidente e il mio Capitano..

Questione rinnovi. Ce n’è uno da “Whatever it takes”. Quale? Quello di Franck, naturalmente. Il ragazzo merita il raddoppio dell’ingaggio. E anche la fascia di capitano. Quanto al Raiola’s boy, mi ha sfinito. Non riesco più a guardarlo, senza provare un profondo senso di fastidio. E’ un campione? Non lo nego. Volenti o nolenti dobbiamo capire che lui, per sua scelta, è un giocatore di Raiola. Non nostro. Per questo rifiuta un quinquennale da 8 milioni netti. Io non pretendo che uno rimanga al Milan per una questione d’amore. Mica sono scema. Se ci fosse, però, un po’ d’amore, unito ad altre 8 milioni di buone ragioni… Il rotondo procuratore, oltre a un faraonico ingaggio per il suo assistito, vuole che noi, o qualcun altro, paghiamo il prezzo del cartellino a lui, sotto forma di robusta commissione. Ed esige che il contratto sia brevissimo, per poter reiterare a breve il teatrino dalle uova d’oro, ancor più appetitoso in caso di fine pandemia. Prendere o lasciare? Io lascio. Certo che non capisco una cosa. I procuratori sono dipendenti dei calciatori. Devono essere i datori di lavoro e non le Società a pagarli. Perchè non si fa una legge in questo senso? Si troverebbe, comunque, il modo di aggirarla? Forse. Però lasciatemi andare da un giocatore a dirgli: “ Ciccio, qui ci sono dieci milioni all’anno per 5 anni. Vedi tu quanti ne vuoi dare al tuo procuratore.”

Tu mi piaci, ragazzo. Però…..

Discorso Calha. Il ragazzo mi è sempre piaciuto. Lo sapete bene, perché non sono un tipo che ama lasciare le parole nel magma dell’inespresso. Nel suo caso si è sbagliato a non affrontare il discorso rinnovo per tempo. Probabilmente la cosa è accaduta perché non si credeva in lui. Nessun errore, invece, è stato fatto con Donnarumma. Era Raiola a non voler affrontare l’argomento, per arrivare a scadenza. Diversi opinionisti rossoneri si affannano a smentire che il Milan stia valutando la possibilità di acquistare un portiere. Temono che possiamo incorrere in un delitto di lesa maestà. Francamente non li capisco. Nella situazione in cui siamo la Società ha il dovere di guardarsi intorno. Ma torniamo ad Hakan. Il contesto è diverso. Lui vuole fare il contratto della vita. Gli interessa guadagnare il più possibile e legarsi a lungo con il Milan. Mica desidera usarci come un costoso parcheggio. Io lo considero un giocatore molto importante e mi dispiacerebbe parecchio perderlo. Arriverei a 4-4,5 milioni più qualche bonus. Come per Kessie. Non accetta? Trova qualcun altro che gli dà di più? Ciao, ciao. Oltre non andrei.

Non credo che farò 3 abbonamenti per coprire il pacchetto calcio. Qui ci vogliono spennare. Se Sky non trova un accordo con Dazn, avrà un crollo negli abbonamenti, che sono già in netto calo. Staremo a vedere. Della Nazionale non mi interessa. Ho guardicchiato gli Azzurri con l’Irlanda del Nord. Buono il primo tempo. Così, così la ripresa. Chiudo il pezzo prima della partita con la Bulgaria. Sono contenta che Ibra non si sia fatto male nella gara con la Georgia. Speriamo esca indenne anche da quella con il Kosovo.  E che rientri subito a Milanello, evitando l’ultima amichevole. Darò sicuramente un’occhiata all’Italia. Mi spiacerebbe non si qualificasse ancora per la fase finale dei Mondiali. Conto sul fatto che stavolta tutto fili liscio. Ma il mio pensiero è rivolto altrove. Voglio Tomori! Whatever it takes! Voglio la Champions! Whatever it takes! Forza Milan!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.