MilanNight è sempre un fedele compagno di Viaggio giornaliero, e per essere sempre presente, per poter arrivare anche dove a volte facciamo fatica. Proprio per questo nostra volontà di migliorare sempre entra nel nostro mondo un nuovo scrittore, un nuovo cantore delle gesta rossonere. Il tutto per non lasciarvi mai soli in balia di scribacchini o vari menestrelli che vivono sulla pelle del nostro Milan. Ho il privilegio e l’onore di di presentarvi Joker, e non è uno scherzo, perché ritornare a scrivere con lui mi riempie di gioia. Ecco a tutti Voi Jocker, oggi festeggiamo il suo esordio sul Night, un nuovo punto di Vista tutto da scoprire e di apprezzare sempre a striscie rossonere.
Benevenuto tra noi.
Harlock
Yacine Adli – Il silenzio perfetto
Tempi duri per il Milan che, nel mese di gennaio, ha salutato gran parte dei propri obiettivi ambiziosi per proiettarsi in una seconda parte di stagione dai connotati malinconici della ‘ricostruzione’. Ricostruzione di idee, tattiche e non. Ricostruzione di un’identità, come collettivo e come proposta di gioco. Ricostruzione di un asse societario efficace, con chiarezza sugli obiettivi a medio-termine e una pianificazione preventiva che, mai come nel corso di questa stagione, è sembrata latente. A tratti inesistente. In questa fitta tela di malumori e interrogativi, impossibili da prevedere fino a poche settimane fa, si scorge una suggestiva fotografia che, almeno apparentemente, sembra rappresentare in modo preciso lo stato confusionale che aleggia imperterrito sulle anime di Casa Milan e di Milanello. La fotografia ritrae un giovane calciatore francese, per la precisione classe 2000, che porta il nome di Yacine Adli.
Il caso di Adli è quantomeno singolare, specialmente se si riavvolge il nastro degli eventi che lo hanno portato al Milan. Ancor più quando si pensa alla linea tracciata dal club rossonero in merito alla progettualità e al percorso di crescita dei propri giovani. L’avventura di Adli con il Milan comincia il 4 luglio 2022 ma, ‘contrattualmente’, circa un anno prima. Per la precisione: il 31 agosto 2021. L’ultimo giorno di mercato della finestra estiva 2021/22, infatti, è il giorno in cui il club di via Aldo Rossi annuncia di aver messo sotto contratto Yacine Adli, acquistandolo dal Bordeaux. Ai girondini vanno circa 8,5 milioni di euro, cui potrebbero sommarsene altri 2 di bonus. Il Milan sceglie di lasciare il francese – di origini algerine – in prestito al Bordeaux per una stagione. Un buon modo per consentirgli una crescita graduale e, al tempo stesso, avere modo di osservarlo nel suo contesto ideale, così da avere un identikit ancora più preciso quando si unirà al gruppo.
Ora occorre fare un passo indietro per contestualizzare la situazione. Nell’estate 2021, il Milan deve colmare le lacune emerse nella stagione conclusasi con la vittoria del campionato da parte dell’Inter di Antonio Conte, abile a conquistare il Tricolore nel girone di ritorno, spuntandola proprio contro i rossoneri di Stefano Pioli. Il Milan ha appena perso Çalhanoglu a parametro zero, accasatosi proprio ad Appiano Gentile alla corte dei cugini. I rossoneri scelgono di non riscattare Soualiho Meité dal Torino (oggi milita nella Cremonese, ndr), pertanto, devono reperire sul mercato due centrocampisti per completare quantomeno numericamente il reparto. Si parla di un centrocampista offensivo, con caratteristiche da trequartista affini a quelle del turco, e uno molto ‘fisico’ che dia solidità alla linea mediana. Il Milan sceglie di bloccare Adli per la stagione successiva, temendo la concorrenza e credendo nel talento del classe 2000. Nell’immediato, punta su Bakayoko e Junior Messias.
Yacine Adli comincia, a tutti gli effetti, la sua avventura rossonera a luglio del 2022 come accennato sopra. Nel corso della stagione in prestito in Ligue 1, si cala in più ruoli relativi al centrocampo: talvolta in 4-4-1-1 dove viene schierato a ridosso della punta come trequartista offensivo, in altre situazioni agisce al fianco del mediano muscolare Jean Onana (trasferitosi al Lens e tra i nomi accostati al Milan per il post Kessié, ndr) in una coppia di centrocampo a due non dissimile – per mere caratteristiche tattiche – da quella rodata da Pioli con Bennacer e Kessié nella stagione che ha visto i rossoneri tornare in Champions League. Ad oggi, di Adli, abbiamo visto solo 114’ scarsi in campionato e appena una presenza da titolare nel match contro il Verona. Il tecnico Pioli, nella conferenza pre Lecce, ha affermato: “Adli si sta allenando bene, è molto disponibile. Io faccio le scelte in base alle varie partite. Lui è stato penalizzato perchè nel suo ruolo c’è grande concorrenza, non ci sono problemi nel suo ambientamento”.
Prima ancora di capire se Adli sia pronto o meno per il Milan, i tifosi rossoneri, cercano almeno di capire il percorso che la società ha prospettato per questo giovane su cui scelse addirittura di agire in anticipo. Frenesia contrapposta ad un eccessivo ed estenuante ambientamento che lascia tutti perplessi. Perché bloccarlo con tanto anticipo se poi, nella concretezza dei fatti, non si aveva davvero un’idea precisa su come impiegarlo? Perché, nonostante tutto, continuare a tenerlo a Milano senza dargli chances, piuttosto che concedergli un prestito in un contesto congeniale al momento? Precisazione doverosa: l’obiettivo di tale spunto non è certo sostenere che, qualora venisse impiegato Adli nell’immediato, il Milan risolverebbe tutti i suoi profondi problemi di gioco e risultato. E’ piuttosto un modo per mettere la lente d’ingrandimento su uno dei tanti interrogativi di questa stagione. Uno dei tanti interrogativi a, cui, si sommano ulteriori quesiti piuttosto che risposte. Un silenzio perfetto, nel caos di una situazione tutt’altro che perfetta.
Joker
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