Dalle sconfitte si impara, questo è certo e noi da quel punto di vista, a Oporto, abbiamo imparato molto.
In Europa contiamo poco o nulla a “palazzo” e gli arbitraggi lo dimostrano ogni volta che scendiamo in campo, non solo quest’anno ma anche la stagione passata basti ricordare il goal annullato a Kessie all’Old Trafford. La linea della società è quella di non protestare e di non utilizzare gli arbitraggi contro come alibi ma ogni tanto credo che farsi sentire un po’ possa aiutare. Signori si, ma presi per i fondelli anche no.
Il Var così com’è utilizzato ora è inutile, in pratica gli arbitri sbagliano due volte, una in campo ed una nella sala Var. Si stava meglio quando si stava peggio.
Detto questo, e non è poco, dato che se avesse annullato il goal di Diaz avremmo pareggiato, bisogna anche analizzare le cause di una prestazione altamente insufficiente come quella offerta in Portogallo.
Le assenze hanno sicuramente influito, Theo, Kessie, Diaz e Rebic averli o non averli fa tutta la differenza del mondo ma anche il fatto che in panchina avevavmo più portieri che giocatori di ruolo dice molto. Non avevamo in pratica nessun giocatore che dalla panchina poteva cambiare il corso della gara. Ibra e Bakayoko erano a dire tanto al 30%, Daniel Maldini, invece, al momento, è da serie B purtroppo.
Un altro fatto da non sottovalutare che vale la pena sottolineare è che la serie A non è per niente allenante, la tecnica e la corsa della champions league non è paragonabile a quella del nostro campionato dove i ritmi sono bassi e dove solo una qualche squadra riesce a fare cinque passaggi di fila. Non solo, la palla in Champions viaggia ad una velocità tripla rispetta a quella della Serie A, passaggi secchi, diretti, veloci e si gioca prettamente a due tocchi. Martedì poi siamo stati anche sovrastati atleticamente da una squadra che tolti un paio di elementi mi sembrava battibilissima. La loro fase difensiva non mi è parsa eccelsa, insomma sarebbe secondo me bastato un Milan al 70% per uscire dal Dragao con i tre punti. Così non è stato e francamente vedere il Milan a zero punti dopo tre giornate come un Gent o un Midtylland qualunque fa abbastanza male. Ora la domanda da porsi è questa: cercare di salvare la faccia in Champions e dare tutto facendo giocare i migliori nelle ultime tre gare o cercare di concentrarsi sul campionato? A mio parere con nove punti arriveresti secondo e battere questo Porto a San Siro, andarci a prendere quel che ci spetta a Madrid e battere un Liverpool già qualificato probabilmente con le seconde linee nell’ultima partita non credo sia impossibile, anzi, però questa rosa con qualche infortunio e data la pochezza di qualche seconda linea vedi Ballo Toure o Maldini non può essere competitiva sui due fronti. La storia ci impone però di fare un girone dignitoso in champions, il Milan a zero punti non si può e non si deve vedere. Ora ci aspetta un rognoso Bologna che andremo ad affrontare come sempre ridotti all’osso, prima o poi questa emergenza dovrà finire, molti nostri infortuni sono muscolari da qualche anno a questa parte, il perché ce lo siamo domandati spesso, prima o poi avremo una risposta sensata.
MattLeTiss
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