Ai posteri l’ardua sentenza

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Passare un turno in coppa Italia, contro una squadra come la Roma, per di più giocando una bella partita e, perché no, pure piacevole da vedere, giocata da ambedue le squadre a viso abbastanza aperto, con giocate divertenti e spettacolari, con gol ed azioni in abbondanza. Perché il Milan ha già dimostrato di saper giocare belle partite tranne poi ritornare ad una realtà desolante, perché mi sembra di aver intravisto che Ranieri stesso (che ha tutta la mia stima sia come uomo che come allenatore) avesse ben altre priorità in testa, perché il Milan di ieri sera era ancora lontano dal Milan che sarà dopo la campagna acquisti appena conclusa. Abbiamo visto i primi sprazzi ma quello che in realtà sarà, o potrà essere, lo vedremo nella routine del campionato e nel prosieguo della Champions league…

Ma veniamo alle cose importanti…
Questo calciomercato è stato celebrato da giornalisti, addetti ai lavori, tecnici ex giocatori, uscieri di Milanello e, soprattutto dai soliti cantori, come il migliore della serie A. In effetti, volendo vedere, questa volta almeno, sembra essere stato un mercato logico che ha cercato di mettere una pezza sostanziale a tutte le mancanze che si erano evidenziate negli ultimi Due anni.

Chi mi legge sa che non sono un tecnico, sono solo un tifoso sui generis, ma anche ad un “profano” come me non può sfuggire che, per una volta almeno, il mercato ha avuto un senso logico e che ha cercato per davvero di risolvere limiti e problemi che erano evidenti a tutti; ma andiamo con ordine…

È arrivato il “Texas Ranger” un esterno destro di cui sentivamo la mancanza da secoli. 35enne… Non sarà certo il futuro del ruolo a medio/lungo termine ma al momento è un giocatore di indiscusso valore, nazionale Inglese, giocatore di esperienza e carisma, e Dio sà quanto ne avessimo bisogno visto anche le limitate potenzialità di Calabria (sacrificato, giustamente, nonostante sia un prodotto del vivaio e privarsi di “un milanista” è sempre un dispiacere) ed l’infortunio di Emerson Royal (e per fortuna, mi sento di aggiungere).
Ottimo nonostante la “trattativa infinita” l’acquisto di Gimenez. Avevamo bisogno di un centravanti degno di questo nome e finalmente è arrivato. Il ragazzo è giovane ma ha già fatto vedere ciò di cui è capace. Certo, un conto è segnare a raffica nella “Eredivisie” un altro è farlo in serie A; vedremo come si comporterà ma le stigmate ci sono tutte.

A sorpresa è arrivato il gattone “Felix”. Trattativa, incredibile, aperta e chiusa positivamente in pochi giorni. Il giocatore è interessante. Il classico predestinato di grandissime potenzialità ma che non è ancora riuscito a fare il salto di qualità. Una scommessa che, visto la relativa giovane età, ha tutto il suo senso. Proprio perché non sono un tecnico Vi riporto paro paro il giudizio di un caro amico che invece tecnicamente ne sa parecchio.
“Da giovane, quando giocava nel Benfica, era considerato un crack mondiale, uno dei giocatori più belli da vedere… poi ha fallito ovunque a partire dall’Atletico e passando per il Chelsea. Estremamente tecnico, la palla la accarezza, bellissimo da vedere, ma… non è rapidissimo, ed è sembrato tendenzialmente scazzato, non sembra uno che ha questa grandissima grinta, e per i mezzi che avrebbe fa… poco… ma se riesci incastrarlo in un schema, fargli saltare l’uomo per creare la superiorità numerica e riesci a dargli la giusta motivazione, potrebbe essere strepitoso…”
Mi basta così, chissà che trovi al Milan l’ambiente giusto e la crisalide si trasformi in farfalla…

Campagna acquisti chiusa all’ultimo minuto con gli arrivi di Bondo e Sottil. Un giovane di prospettiva ed un quasi giovane di rendimento…Insomma, per essere una campagna acquisti “di riparazione” era difficile aspettarsi di più.
quindi, tutto bene e… meglio tardi che mai ?

Certo, la campagna in sé sarebbe degna di nota ma… mi sovviene…

Punto primo; questa campagna acquisti ha di fatto certificato la scelleratezza ed il fallimento delle scelte degli ultimi due anni, allenatore in primis. Quindi mi chiedo; ma perché non usare la stessa logica prima evitando, probabilmente, questo ultimo anno e mezzo di sofferenza?

Punto secondo; Il sospetto che sia stato proprio Sergione, che certo non le manda a dire, a mettere società e dirigenza di fronte al loro fallimento? Che la società “abbia dovuto” reagire in qualche modo obbligata? Avere un allenatore di carattere aiuta ma certamente è scomodo. Che succederà a fine stagione? Andremo avanti con Sergione con un progetto o “finita la festa finita la musica” e via con il prossimo yesman?

Come mai proprio ora? Sergione a parte, che il malcontento oramai diffuso tra la tifoseria abbia avuto un peso? Non tanto per un eventuale abbandono delle presenze allo stadio (di cui credo importi pochino…) ma una tifoseria sul piede di guerra significa disamore che si traduce in meno acquisti di gadget ed ammennicoli vari, e, soprattutto, minor attrattiva per gli sponsor (che sappiamo quanto siano importanti ai fini del bilancio)? Quindi ancora una volta, è stata una scelta temporanea spinta dalla convenienza o è l’inizio di una base su cui lavorare e costruire per riportare il nostro sodalizio ai livelli che gli competerebbe?

Non so se l’upgrade sarà sufficiente a raggiungere quel quarto posto tanto importante per i conti societari e se, nonostante lo sforzo (questa volta obiettivamente indiscutibile) non ci arriveremo cosa succederà? Tireranno i remi in barca sacrificando tutto il sacrificabile al Dio profitto o continueranno a scommettere sul futuro?

Insomma… meglio tardi che mai?

E concludo… L’avevo già buttata lì più volte, ma scorrendo tra social, podcast, e giornali, vedo che non sono certo l’unico a farmi la domanda delle domande… “Ma il Milan di chi è veramente? Cosa c’è dietro”? forse un giorno lo sapremo…
Meglio tardi che mai?

Come scrisse il Manzoni… “Sarà vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza…”

PS. Questo mercato ha avuto un disgustoso ed amaro effetto collaterale. La generale approvazione del mondo del calcio ha fatto rialzare le creste dei soliti cantori prezzolati che non hanno aspettato nemmeno un secondo per recitare i loro peana e decantare la magnificenza di questa società… Io preferisco aspettare e vedere cosa succederà ed in che modo si comporteranno, pronto, come sempre (e felice di farlo) ad abiurare tutto quanto di velenoso ho scritto e predicato su questa proprietà. Il Milan viene prima di tutto anche se a noi biglietti, inviti e tramezzini non arrivano di certo…

Ai posteri l’ardua sentenza…

Forza Milan

Axel

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