Mike Maignan paga con una giornata di squalifica la ginocchiata sul collo del genoano Ekuban. Un intervento molto discusso, quello del portiere rossonero nel finale di Genoa-Milan, che gli era costato il rosso diretto da parte di Piccinini, dopo verifica al monitor Var. In questi giorni in diversi ritenevano che Maignan meritasse più di una giornata, giudicando congrua la “condotta violenta”. Il giudice sportivo ha invece applicato il “fallo grave di gioco”, che prevede appunto un turno di stop. Una giornata di squalifica anche per Hernandez, che a Marassi aveva raggiunto la quinta ammonizione. I due rossoneri salteranno la Juve, ma torneranno col Napoli nel turno successivo.
Fonte Gazzetta dello Sport
Chissà la faccia di Zarrillo (o Zangrillo?) quando ha saputo che Maignan non è stato tradotto ad Alcatraz per poi essere giustiziato sulla sedia elettrica. Posso capire un presidente alla Anconetani, alla Rozzi o alla Bandecchi…, ma uno che passa per essere un luminare della medicina dovrebbe avere atteggiamenti diversi. Le affermazioni del presidente del Genoa sono le classiche “frasi sconnesse e senza senso” di uno a cui rode e rode proprio tanto. Francamente ho trovato deprecabile il suo piagnisteo…, le frasi lesive dell’onorabilità di Maignan sono indecenti. A quelle dell’ex medico di Fantomas, si sono aggiunte quelle del fratello Paolo, giustamente ministro non so di cosa e nemmeno me ne frega un cazzo di saperlo. Due esemplari sgradevoli che, specialmente il presidente del Genoa, avrei querelato, così certa gente, prima di andare a dire sciocchezze e contumelie gratuite ci pensa due volte.
Paolo Zangrillo si lancia anche in un commento al vetriolo su Mike Maignan: “Quello di Maignan è stato un colpo di kung fu sullo sterno, quindici centimetri più in alto e gli avrebbe spaccato la faccia. Non è stata certamente un’uscita felice”.
Una giornata ci sta, Maignan lo sa che è giusta, ma non era un fallo intenzionale, voleva prenderla di testa; certo, bisognerebbe spiegarlo ai Zarrillo Brothers…, ma non penso sia un cosa molto semplice. Zarrillo lo preferivo quando si occupava di medicina e mummie e profetizzava la fine anzitempo del Covid. Ma non è il solo ad avere avuto un comportamento indecoroso. Che non fosse una serata animata da spirito sportivo lo si è capito subito, allorquando Pippardino, ex scarso violinista, si faceva prendere da una crisi isterica per un mancato rigore. Nemmeno Saponara l’ho visto così invasato contro di noi. Un rigore talmente inesistente che il giocatore genoano meritava un bel cartellino giallo per evidente ed inconfutabile simulazione.
Ma se la partita è appena iniziata, è possibile essere già così in preda ad isteria e convulsioni? L’arbitro doveva sbatterlo fuori subito, altro che storie. Se tu tecnico dai questo esempio…, cosa ti aspetti dagli altri? Sceneggiata disgustosa come spesso usano fare certi tecnici in preda a deliri. In ogni caso è stata una vittoria non facile, in un ambiente ostile fino alla vergogna presidenziale. Ergo trattasi di tre punti pesanti, pesantissimi. Ancora Pulisic decisivo e da subentrante; questa è la vera novità. Dopo l’anno scorso in cui chi entrava faceva vomitare, adesso ci sono giocatori capaci di entrare e fare la differenza.
Tra i più positivi metto Musah, a me piace davvero molto per come si muove, per una certa arroganza atletica e perchè non ha piedi ruvidi come quelli che devono correre e rincorrere. Sarà un caso che da quando gioca questo ragazzo siamo più equilibrati? Invece chi ancora non si è espresso è Chukukukku; fondamentalmente ce la mette tutta, ma la scelta finale è quasi sempre la più difficile da realizzare, ma se lo alternassimo a sinistra? Non so, magari con il sinistro va sul fondo e crossa. Tomori conferma uno strapotere fisico e soprattutto cerebrale che lo fanno assurgere sempre ad uno dei migliori in campo. Con Hernandez non ci siamo; è l’ombra del giocatore che era. Falloso, pasticcione, gradasso e superficiale. Insisto sul fatto che abbiamo bisogno del miglior Theo, magari la lunga pausa gli gioverà. L’ennesima ammonizione brucia ancora.
In ultimo due parole su Oliviero: che dire? Questa mi mancava, io mi sono rivisto l’ultimo quarto d’ora della partita; è la sua determinazione a fare la differenza. Non va in porta perchè è il meno peggio, va in porta perchè vuole incidere, sente l’odore dell’impresa, capisce che può sfidare la sorte, intuisce che gli dei gli sono propizi, si impossessa del nostro destino e lo va a prendere sotto forma di pallone. Giroud è un campione vero; per me possono rinnovargli il contratto e fargli un quadriennale. Si può essere grandissimi campioni senza smargiassate e atteggiamenti divini.
Chiudo con Furlani che esulta e batte sulle barriere festante e posseduto dalla felicità per l’impresa della squadra: a me ha sinceramente fatto piacere, vederlo esultare gli ha tolto, in parte, quella fastidiosa patina bocconiana; tuttavia mi piacerebbe che si battesse anche per altre cose, tipo il nostro calendario difficile e ravvicinato. Un abominio.
Gianclint
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