Prima o poi doveva accadere. Il Milan di questo periodo non è lo stesso che ha vinto lo scorso campionato, nemmeno quello delle prime partite di questo campionato. Su e giù, alti e bassi. Le prove contro Monza e Dinamo ci avevano illuso ma le partite precedenti, quella contro il Verona per esempio, avrebbero dovuto fare suonare qualche allarme. Con il Napoli che sta volando a mille, l’Inter che di riffa o di raffa sembra aver superato l’inizio disastroso di campionato, l’Atalanta che il suo lo fa sempre e le altre che adesso sono più vicine, se non riesci ad essere costante nel livello prestazionale rischi di perdere punti preziosi che mancheranno poi nella seconda parte, quando si farà sul serio.
Al di là dell’errore lapalissiano di Leao ad inizio partita (parlo della seconda occasione, la prima era obiettivamente difficile) che avrebbe potuto indirizzarla diversamente, non si può pensare di sfangarle tutte giocando sul filo e sperando che alla fine vada sempre bene. Questo Milan, come mi suggerisce Seal trovandomi stra d’accordo, non è fatto per sfangare le partite con un golletto per poi chiudersi e sprangare la porta come fosse il deposito dei dobloni di Paperon Dè Paperoni. Pioli ha impostato una squadra che “gioca a calcio” per tutti i 90’ e la difesa del vantaggino per lunghi tratti non è da noi, non ne siamo proprio capaci. Quindi, al di là delle prestazioni dei singoli partita per partita, che certamente fanno la differenza, o troviamo la squadra in palla, e le vinciamo senza se e ma (vedi per l’appunto le partite con Monza e Dinamo) o la rischiamo come a Verona se non peggio come è successo Domenica, in particolare se sei in un momento di scarsa forma come adesso
Senza voler trovare scuse a tutti i costi credo si possa serenamente ammettere che l’ecatombe di infortuni ha avuto un peso non indifferente. Se hai fuori per così lungo tempo tanti titolari gli altri, vista l’intensità del periodo, li devi centellinare. Così vai in campo con tante seconde linee tutte insieme ed i risultati, ahimè, si vedono. Prendiamo ad esempio la difesa. Tomori è certamente bravo in velocità e sugli anticipi mentre nel puro uno contro uno qualche limite l’ha dimostrato ma, un conto è se giochi con Kjaer a fianco che da centrale esperto ed intelligente ti guida e chiude i buchi o con Kalulu, che con la sua velocità e tempismo ti para il posteriore quando sbagli l’anticipo e rimani tagliato fuori, un altro è se hai a fianco Gabbia che, mi ripeto, è un onesto giocatore ma non a livello di una squadra che lotta (o dovrebbe lottare) per lo scudetto. Troppo lento ed impacciato per tenere a questi livelli. D’altra parte, con fuori Calabria, che era cresciuto tantissimo già nello scorso campionato, Pierino deve giocare necessariamente a destra, Kjaer, oltre a non essere più un ragazzino è appena rientrato da un infortunio pesante e non può giocarle tutte e Gabbia lo devi mettere in campo.
Della mancanza di IronMike, un portiere tra i migliori al mondo che dobbiamo sostituire con un portinaio (e non fatemi entrare nei dettagli che poi dovrei bannarmi da solo) non voglio nemmeno parlare.
Allo stesso modo si sentono pesantemente mancanze come quella di Ibra (che anche se potrebbe giocare solo spezzoni ed a scartamento ridotto con la sua sola presenza darebbe a tutta la squadra quel “non so che” che hanno solo i grandissimi…), con Giroud che ha un gioco monocorde che se viene interpretato correttamente dai difensori avversari è poco efficace ed Origi che vera punta, insisto, non è, sempre come mi suggerisce Seal “Non si può dare sempre e solo palla a Leao e pregare nostro Signore”. Anche lui può avere la serata no e sbagliare gol già fatti o, peggio ancora, trovare una volta tanto un avversario che riesce a mettergli la museruola…
Ora, senza voler gettare la croce addosso a nessuno, e sempre tenendo conto di quanto, tantissimo, è stato fatto per riportare il Milan a questi livelli dopo anni di anonimato, qualche responsabilità c’è e, tanto quanto le cose buone, va ammessa. La prima è che il mercato estivo ha portato ancora giocatori “da costruire”. Per esempio, rimango convinto che CDK (prendo lui come esempio) abbia delle qualità potenzialmente importanti e che, in prospettiva, potrà diventare un giocatore di livello (non mi stancherò mai di ricordare la storia di Tonali…), ma adesso servirebbe qualche seconda linea già pronta a dare un contributo elevato.
Mi viene anche il dubbio che, in prospettiva del passaggio del girone di CL, si sia scientemente deciso di rischiare una formazione rabberciata contro il Torino pur di non rischiare contro il Salisburgo. Ora, che siamo ancora lontani da poter competere in Champions non lo scopro certo io adesso e, per quanto mi riguarda, avrei 1000 volte preferito dare precedenza al campionato (visto che non sono più un pischello vorrei vedere la seconda stella prima di dover salutare tutti ed andare…) ma… il passaggio del turno porta tanti dobloni sonanti ed il sospetto che valgano più di qualsiasi altra ragione mi viene e non sono certo felice che la gestione di una squadra di calcio, la mia squadra in particolare, venga decisa solo sulla base dell’interesse finanziario.
Ora, che sia andata come è andata poco importa, stasera ci giochiamo il passaggio del turno e, visto che col Toro ormai la frittata l’abbiamo fatta, almeno sia servita a qualcosa e che stasera si passi il turno e, se possibile, senza troppi patemi. Spero altresì che si tenga conto delle lezioni e si impari perché, “ERRARE HUMANUM EST”, “PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM !”
FVCR
Axel
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