In rigoroso silenzio

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In vista della sfida di domenica che potrebbe regalare lo scudetto al Milan, Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, ha rilasciato queste parole al Corriere della Sera: “Il Milan fa bene a pensare a eventuali festeggiamenti perché ha due risultati a disposizione. Detto questo, noi abbiamo il dovere di concludere il campionato nel migliore dei modi. Non regaleremo nulla, per essere chiari. Se mi ha chiamato il mio amico Marotta? Non si è fatto sentire. Però scusi mica solo con lui ho un grande rapporto. Ho buone relazioni anche con Maldini e pure con Massara che è stato mio giocatore al Pavia, quando ero ds. C’era anche Allegri in quella squadra”. 

Fonte Milan News

Di articoli simili è pieno il web, non c’è testata giornalistica sportiva e non che non ricorda altri campionati conclusi al fotofinish, con relativa delusione per chi era davanti e bla bla bla. Del resto di cosa volete che parlino? Di una squadra, quella di Torino, che avrà speso oltre 200 milioni (ci mettiamo anche l’ingaggio di Allegri) in due anni, facendo pena nel gioco e nei risultati? Oppure dell’ennesima delusione di Napoli dove ogni anno si parte bene e poi, per un De Laurentiis e un De Laurentiis, va tutto in malora. Senza passare poi per l’Inter e tutta la sua situazione debitoria. Delle romane non parlo, io le vivo da dentro e qui c’è un altro campionato, un mondo a parte: il classico Grande Raccordo Anulare con qualche digressione slava, vedi Road to Tirana.

E’ evidente che questo momento magico rossonero dia un fastidio enorme a tutti i livelli, perché hai una società invisibile che, pur non avendo messo a budget (parole di Scaroni) lo scudetto, compete fino all’ultima giornata. Infastidisce una dirigenza di livello tecnico elevatissima, che senza fare follie ha messo su un gruppo valido con giocatori giovani; questo poi irrita veramente. Infastidisce fino al disagio mentale un tecnico educato e preparato che ha costruito un gruppo dal niente, che fa giocare bene la squadra e che ha fatto di necessità virtù, a differenza di alcuni (quasi tutti) lamentosi colleghi che fanno del pianto e della protesta un modus vivendi.

Danno fastidio i tifosi rossoneri che seguono e sostengono giustamente la squadra in queste ultime partite: a Verona episodi di squadrismo e minacce prima, durante e dopo; danno fastidio perfino gli incassi record fatti grazie a noi milanisti, perfino i soldi nostri non vanno bene; meglio avere gli stadi vuoti! Chi volete che vada a vedere Sassuolo e Verona a fine campionato? A Sassuolo hanno fatto sapere di non gradire (come a Verona…) tifosi rossoneri nello stadio, roba da non credersi. Io nemmeno sapevo che ci fosse un tifo organizzato in quel di Reggio Emilia… Addirittura ci sono note ufficiali in cui si stigmatizzano i tifosi rossoneri che intasano i server degli store ufficiali dei biglietti.

Del resto la Fiorentina si è impegnata solo con noi e adesso sta facendo figuracce indegne; lo stesso dicasi per il Verona che ha inaugurato la stagione a porte chiuse onde celare schemi mirabolanti e sicuramente anche il Sassuolo sta preparando cose leggendarie con copertura satellitare e distorsione delle comunicazioni. Almeno l’Atalanta un minimo di obiettivo sportivo lo aveva… Ma si, c’è sempre un Cagliari che è retrocesso prima di entrare in campo e la Samp del GIAMMAESTRO che si prepara ad una bella gita in quel di Milano. Non torno sulla partita di Domenica, avrete letto e visto di tutto, adesso l’unica cosa che conta sono solo questi ultimi 90 minuti. Ci sarà tempo poi per analizzare il tutto.

Tutto questo per dirvi cosa? Di rimanere in rigoroso silenzio, di far parlare tutti, di non stare dietro a stupide interviste, statistiche e dichiarazioni che fanno parte di un folklore, per certi versi, anche comprensibile. Non preparate nulla, non fate progetti, rimanete inermi e, se potete, quasi assenti; in uno stadio intermedio tra l’atarassia e il nirvana. Sostenete e sosteniamoci a vicenda, partecipate in massa al prossimo live e testa al Sassuolo!

Forza Milan!

Gianclint

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.