E’ lunedì, un lunedì lavorativo come tanti altri. Arrivo a casa per cena, non faccio in tempo a sedermi a tavola che mio cognato, con il quale divido la passione per i nostri colori, me la butta lì… “Maldini se ne va…”. Preso dai soliti impegni della giornata lavorativa non ero riuscito a seguire nulla e cado dal pero… mi alzo, scappo in camera con una scusa, mi collego ad internet col cell. E cerco di capire ma… non capisco ed in questi due giorni, leggendo qua e là continuo a non capire…
Oggi mentre mi dirigo in ufficio mi squilla WA. È un messaggio del nostro amico e mio compagno di stadio for those… Ve lo riporto paro paro.
“ieri un amico mi manda un vocale su WA. Dice così: secondo me non ne sentiremo la mancanza…
l’affermazione suona quasi blasfema ma credo che possa anche essere letta con un minimo di ottimismo. Credo che da un punto di vista strettamente operativo del ruolo possa anche essere vero. Maldini è (era) un DS (o DT, mai capito bene la differenza, scusate) con poca esperienza, con un carattere che poco si concilia con la parte “diplomatica” del ruolo. Quindi sì, se parliamo di un generico ruolo di DT/DS, Paolo potrà essere sostituito e potremmo paradossalmente non sentirne la mancanza.
D’altra parte però al mio amico contesto un paio di cose.
Se è vero che Paolino nostro ha poca esperienza “tecnica” è altresì vero che è universalmente riconosciuto come una leggenda vivente. Ovunque vada viene quasi adorato o per lo meno ammirato dai colleghi calciatori, suoi coevi e non. Quando si dice che Theo lo ha portato lui, non è una storiella. Non fosse stato per Maldini, Theo probabilmente starebbe ancora al Real o da qualche altra parte. Per capire l’impatto che Paolo ha sui giovani giocatori basta vedere cosa scrivono sui social i nostri: stanno uscendo post dei calciatori che “lo salutano” ed alcuni sono velatamente (o anche non così velatamente) polemici. Mi riporto a ciò che scrive Matt, forse con un eccessivo allarmismo ma non privo di fondamento. Non credo che i giocatori “se ne vadano” solo perché non c’è più Maldini ma bisognerebbe capire cosa implica la sua cacciata. Il mio timore, e non credo di essere il solo, è che sia la certificazione che la proprietà non ha alcun interesse a fare il salto di qualità che tanto il tifo rossonero nella sua interezza auspica. Se questa sensazione fosse percepita anche dai giocatori non credo avrebbero remore a salutare ed andare…
E’ noto quanto per alcuni di loro ci sarebbero offerte importanti e questa proprietà non si farebbe troppi scrupoli a cederli in cambio di dollaroni sonanti… da reinvestire (in minima parte) in giovani sconosciuti che, come successo ai vari Kalulu, Theo, Leao ed altri, crescerebbero, forse, tanto e bene, ma poi? Quando anche questi si renderanno conto che al Milan non si punta a vincere mentre invece potrebbero farlo altrove? Vedremo cosa succederà questa estate. Se, come dicono gli ottimisti, Moncada (che avrà una bella promozione) voleva prendere Enzo Fernandez e Kolo Muani, ed è stato bloccato da Maldini (ma mi chiedo perché.) mi aspetto ne trovi mille altri simili e saremo tutti felici. Certo è che noi per la prossima stagione avremo bisogno di tanti giocatori se sono vere le indiscrezioni sui partenti. Ne andranno presi almeno sei o sette di cui tre già pronti e forti. Ce la faranno? Ma soprattutto… Lo vorranno fare? Permettetemi di dubitare.
Chi vivrà vedrà….”
Aggiungo…
Quanto è successo si presta a mille interpretazioni. Nessuno di noi, credo, vive nelle segrete stanze di casa Milan e cosa sia effettivamente successo non lo sappiamo. Già così tre pareri diversi (for, il suo amico ed il nostro Matt). La vita mi ha insegnato che a volte anche le ipotesi più assurde si rivelano vere. Per questo motivo, anche preso da un momento di rabbia (me ne scuso) ho risposto un po’ di traverso ad un nostro utente che aveva a sua volta postato un commento che lasciava intendere che di spiegazioni ce ne poteva essere una sola e non si poteva non capire (ma immagino, anche la sua di tensione e che, probabilmente preso dal momento, era stato più “secco” di quanto non avesse voluto).
Una cosa però mi sento di dirla. Conosco abbastanza bene la mentalità yankee, non per niente ci ho lavorato per vent’anni ed a Silver Spring (Maryland) ci ho passato intere mesate vivendo con i colleghi autoctoni. Lo sport negli US è vissuto diversamente che da noi. È più showbiz che passione. La partita allo stadio è vissuta in altro modo. È una scampagnata con la famiglia, uno spettacolo, con la sfilata dei Seals fisicati (per la gioia delle mamme…) in alta uniforme, le Majorettes che ballano con le zinne mezze fuori (per la bava alla bocca dei papà…), la banda che suona l’inno nazionale, la rappresentazione degli attori travestiti come i personaggi di Disney, la puntata al fast food con le immancabili fish and chips e l’hamburger pieno di salse e schifezze, con i bimbi che dicono al babbo “da grande sarò nel team six” (non da grande voglio diventare come Marco van Basten…). Poi quando inizia la partita è sufficiente che i 22 in campo se le diano di santa ragione mentre corrono dietro a quel pallone oblungo e venuto male, cioè la rappresentazione della american supremacy, e se poi si vince bene se si perde è quasi lo stesso. L’importante è lo spettacolo, come fosse un film di Stallone, o la sfilata in Main street il giorno del ringraziamento e lo spettacolo si paga. Le società sono S.p.a. che devono portare utili, non vincere i campionati. Quelli servono solo per spingere sempre di più gli spettatori (non si possono chiamare tifosi nel senso che intendiamo noi) a spendere sempre più in gadget e biglietti ed a spremere soldi agli sponsor…
Il “Cardi”, classico businessman yankee, ragiona così, e ragionando così ha fatto quello che pensava di dover fare. La dirigenza non seguiva i suoi desiderata? L’ha più o meno apertamente contestato in pubblico? non seguiva la “policy aziendale”? Senza troppi complimenti l’ha silurata… Temo sia così… semplicemente. Ciò che alla fine conta veramente per noi è però quello che faranno, se investiranno, se terranno quelli buoni, se cercheranno di adeguare la loro visione alla nostra realtà… Al momento però possiamo solo aspettare gli eventi e vedere cosa faranno nel concreto.
Non capisco ma… mi adeguo…
mai come oggi…
FVCR
Axel
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