Pagelle Genoa Milan 2-2

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Secondo 2-2 consecutivo in pochi giorni, sempre contro squadre di bassa classifica e sempre in affannosa rimonta. Nota positiva aver mantenuto il primo posto almeno per qualche altra ora, ance se solo con un punto di vantaggio sull’inter vittoriosa tra le polemiche contro il Napoli

La spia della riserva è ormai di color rosso vivo e non possiamo più permetterci di regalare 4/ 5 titolari, anche viste le condizioni assai precarie di alcune ‘seconde linee’ o presunte tali.

A differenza di domenica sera, il pareggio è un risultato corretto per quello che si è visto in campo. Fra 4 giorni altra tappa di questo tour de force pre natalizio con la sfida al Sassuolo.

DONNARUMMA: 7- – Incolpevole sui due gol di Destro (no dico, DESTRO), si produce in una ottima parata salvarisultato sulla sforbiciata di Scamacca allo scadere, dopo aver fatto un inutile miracolo sul tiro di Shomurodov nell’azione della prima marcatura rossoblu

CALABRIA: 7 – Gran gol il suo per il primo pareggio rossonero. Spinge con decisione e sembra uno dei più in palla in questo periodo di grande difficoltà complessiva. (migliore in campo)

KALULU: 6- – Mezzo voto in più per il provvidenziale gol in mischia che ci regala un punto ormai insperato, ma stasera dà sempre sensazione di insicurezza, facendosi sovrastare da Destro (DESTRO) sul secondo gol del centravanti genoano. Acerbo

ROMAGNOLI: 5+ – Il segno ‘+’ è per l’assist. Il resto è partita di una mediocrità sconcertante, simboleggiata dalle marcature con la distanza di sicurezza di almeno un metro: manca solo la mascherina e poi Alessio potrebbe fare il testimonial dei corretti comportamenti anti covid

DALOT: 5 – La differenza con Theo è troppo lampante per non penalizzare il ragazzo, che spinge pochissimo e va anche in difficoltà contro Ghiglione nel secondo tempo

TONALI: 5,5 – Si ingrigisce nella serata tristanzuola di tutta la squadra, prova a fare qualcosa me è troppo impreciso e poco ficcante

(DIAZ: 6 – Sempre molto fumoso ma almeno dà la scossa nel finale)

KESSIE: 6 – E’ il termometro di questa squadra: non brilla come nelle recenti partite ma rimane punto di riferimento imprescindibile. Sale di tono nel finale

CASTILLEJO: 6- – Fa più il terzino aggiunto che l’attaccante esterno, infatti gli manca sempre lo spunto per fare male vicino all’area avversaria. Però mette in difficoltà Pellegrini che infatti si fa ammonire e viene saggiamente sostituito da Maran nell’intervallo

(SAELEMAEKERS: 5 – Più casino che costrutto)

CALHANOGLU: 6+ – Sbaglia tanto è vero, ma qualsiasi azione pericolosa, o quantomeno sensata, del Milan passa dai suoi piedi, soprattutto in assenza di Ibrahimovic

LEAO: 4 – Semplicemente incommentabile la sua (non) prestazione. Sarà anche un (potenziale) fenomeno ma i buchi nell’acqua si moltiplicano, quasi come le sue scivolate da fermo o come le volte in cui si fa sovrastare nei contrasti aerei dagli avversari di turno. Pessimo

REBIC: 5 – Un solo spunto degno di nota (parata di Perin) e poi il nulla totale. E’ solo lontano parente del giocatore scintillante della seconda parte della stagione scorsa. Speriamo che con il ritorno di Zlatan (quanto ci manchi!) al centro dell’attacco possa ritrovare, oltre che un importante punto di riferimento nello svedese, anche la sua collocazione più consona largo a sinistra

(HAUGE: 5,5 – Anche oggi non entra benissimo in campo ma fa sicuramente meglio che contro il Parma. Sfiora il gol con un tiro dei suoi,che esce di mezzo centimetro a Perin battuto)

PIOLI: 5,5 – Ha le fortissime attenuanti delle innumerevoli e rilevanti assenze, che non si possono regalare a nessuno per così tante partite consecutivamente. Però lascia ancora perplessi per qualche scelta sui cambi (Leao 90 minuti???) e per la scarsa capacità di variare lo spartito in caso di necessità. Speriamo infine che il calo di condizione fisica sia in qualche modo ‘studiato’ per poi ripartire a razzo nel 2021

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!