La conferenza stampa programmatica di Ibra è stata fisicamente dolorosa. Uno show demenziale al livello del APACF show, con derive nordcoreane. Una autoproduzione monodimensionale made in Coreanello con nulla di articolato, di realistico, che voleva essere un evento ma che è stata una parodia, con Ibrahimovic che come l’ultimo Steven Seagal al posto di fare da mattatore, primadonna ed Eroe (come da copione) di un film d’azione è sembrato più un imitatore stanco di sè stesso in una trama improbabile. Che brutto colpo per me.
Il riassunto del tutto: anche per il 2024/25 NON saremo competitivi.
Competitività significa infatti “l’essere in grado di competere, di affrontare la concorrenza” ma secondo il progetto di Redbird (by Elliott) di cui Ibra è ahimè ufficialmente il volto, noi la concorrenza la sbaraglieremo in partenza con un metodo INFALLIBILE: partendo da un’altra parte.
Noi infatti non corriamo con gli altri, corriamo da soli. Non corriamo come gli altri, corriamo a modo nostro. Saremo i Pionieri Solitari, di una Frontiera inesistente. E lo abbiamo ribadito chiaramente. E ancor più chiaramente abbiamo ribadito di essere soddisfatti di ciò. Così come, se non rinsaviremo rapidamente, il campo ribadirà (come fatto negli ultimi due anni) che questo modo di pensare e programmare è perdente. Falliremo tutti i salti di livello e tutte le partite che conteranno, tutte le trattative in bilico, tutte le discussioni politiche e istituzionali, perderemo tutte le sfide psicologiche dove partiremo svantaggiati e tutti gli esami di maturità.
E succederà ciò inevitabilmente, perché abbiamo scelto di essere differenti in modo malsano.
Bilancio in ordine, giovani, management made in USA: non sono questi i problemi; io vedo che attacco e difesa si fronteggiano spesso su questi terreni. NON sta però qui la differenza col resto del mondo competitivo del calcio. Come non sta nelle favole dell’algoritmo, dello scouting, dei metodi analitici che dovrebbero guidare la programmazione.
Io osservo che, eccezion fatta per i debitifici Inter e Barcellona, nel 2024 tutti i top club accrescono il proprio livello economico e la competitività di anno in anno pur registrando una o più delle caratteristiche di cui sopra. O vogliamo credere che il City, che ha un centro di analisi statistica di proprietà, sceglie di investire 80 milioni su un giocatore guardando l’album Panini, o ascoltando le sensazioni di Guardiola?? E chi è il proprietario del Liverpool scusate, un locale magnate della birra?
Finanza che guida la parte sportiva, americani, “stregonerie” matematiche e guru della video analisi, lo scrissi già l’estate scorsa: NON sono questi i problemi. Non sono queste le differenze che ci affossano. La penso (praticamente su ogni cosa, virgole e musica inclusa) come Enrico Silverstin: MAGARI avessimo un efficiente metodo, uno scouting di livello e obiettivi finanziari di alto profilo. Magari.
E’ su questo che ci stanno distraendo. E’ su questo terreno che ci fanno schierare una nutrita parte dell’esercito, e noi non lo dobbiamo fare perchè non è questo il terreno di scontro. Si sono venduti e si stanno vendendo in un certo modo, anche attraverso Ibra. E lo fanno con scopo. Ma algoritmo dove? Ma scouting dove? Chi abbiamo preso con lo scouting? Metodo ‘americano’, che vuol dire?? Ma ‘occhio al bilancio’ dove? Tutte cazzate.
Occhio AI COSTI no al bilancio. Ai costi. Occhio a risparmiare, occhio a prendere l’opzione che costa meno. Tutto è in funzione del minor costo, e a sproposito, senza un senso logico gestionale.
Chi vuole evolvere il bilancio, chi ha elevati obiettivi finanziari, che sono OVVIAMENTE collegati a quelli sportivi, sanata la situazione pregressa e arrivato in questa qua INVESTE. Per vincere.
E attacca la concorrenza. Senza pietà, con forza.
Attacca. La. Concorrenza.
Per. Vincere.
Questo significa essere competitivi, non (cito) “non facciamo la corsa su nessuno”.
Il Milan non ha le mani così libere dal 1986, e le sta usando per prendere il “Plain One” Fonseca. E lo fa per “provare qualcosa di diverso“, cioè per differenziarsi da sè stesso anni precedenti! Non per crescere, non per obiettivi, non per combattere a un livello più alto. La nostra mentalità oggi non è andare a caccia nell’Oceano, ma pescare nell’acquario.
E con l’unico scopo di risparmiare, di avanzare il più possibile in cassa.
Ed ecco i veri problemi: risparmio immotivato, nessuna attenzione al mercato nel suo insieme, alle concorrenti, alla politica, nessuna competenza, nessun improvement gestionale. Il problema è il livello, è la categoria: ci sono le categorie, e questi stanno in fondo e in basso.
Qualcuno si chiede: come ha fatto Fonseca ad accettare? Ma ragazzi, sembrerà un Gigante in mezzo a questi magnasghei! Nel momento in cui entrerà a Milanello sarà la persona di maggiore competenza, esperienza e mentalità. 16 anni di carriera, 9 trofei in bacheca, 1 esonero: può fargli la masterclass a questi.
A parte che già uno che non si presenta a fare quella figura di cazzo, dimostra intelligenza. Io avrei esagerato: mi sarei collegato in video a sorpresa da casa, con una polo tiffany coi fenicotteri rosa, e una caipiroska in mano. Vittima sacrificale si, ma a modo mio.
Il Milan non ha le mani così libere dal 1986 e le sta usando per mettersele in tasca. Possibilmente, piene.
Il management è strano, è assente, è muto; poi improvvisamente diventa verboso. Ogni minima mossa studiata. Tuttavia convulsa.
Distrazione, gesto veloce, tante parole. Scusate, chiedo: ma così, non si fanno mica le truffe?
Ecco dopo 24 mesi dall’arrivo, dopo la semifinale di Champions più inutile della Storia, e il secondo posto più inutile della Storia, qualcuno (anche Ibra) inizia a chiedersi perché il pubblico sia così duro in questa situazione. Ecco io penso che a Furlani&co non si chiede più di VINCERE perché tanto quello lo ha capito anche Pellegatti che se accadrà sarà assolutamente per caso.
Si chiede di dimostrare che non ci stanno truffando. Molto semplicemente. Perché così pare. Dimostrare, al netto di magistrature ecc, non mi sto riferendo assolutamente a quello ma ad un atteggiamento generale, che questa non è una truffa.
Ecco perché il clima sta diventando, oggettivamente, molto pesante.
Larry
Seguiteci anche su