Seconda giornata del mondiale ed esordio del girone B dove le favoritissime Spagna e Portogallo debutteranno in serata con il derby iberico. In attesa della match clou della giornata, fra pochi minuti scenderanno in campo anche Marocco e Iran con la speranza di fare bottino pieno per poi sperare.
MAROCCO-IRAN. Non ci sono precedenti tra le due formazioni. Sulla panchina del Marocco siede quel Renard specializzato con le nazionali africane (anche l’Angola) e capace di vincere 2 Coppe d’Africa (ovviamente non con l’Angola). Dall’altra parte quel Queiroz, già vice di Alex Ferguson, incapace di far decollare la propria carriera.
MAROCCO
Da seguire: Al ritorno dopo vent’anni con una Nazionale di tutto rispetto guidata da Benatia. Vent’anni fa c’era curiosità per il numero 7 Hadji (vinse poi il pallone d’oro africano) ed ora tocca ad un altro numero 7, quel Hakim Ziyech vero terremoto della Eredivisie con 9 gol, 15 assist e statistiche clamorose; interessante anche il 20enne Amine Harit, protagonista con lo Schalke04 di una stagione positiva.
Da inseguire: Carcela-Gonzalez, che 5 anni fa giocava con Eto’o nell’Anzi con una clausola di 40 milioni a garantire la sua incedibilità. Non ha esattamente confermato le attese.
IRAN
Da seguire: Ovviamente Alireza Jahanbakhsh, primo capocannoniere asiatico del calcio europeo. Troppo giovane per fare la differenza nel 2014, si ripresenta oggi dopo 21 reti nell’AZ Alkmaar. Occhi anche su Saman Ghoddos, attaccante dei miracoli dell’Ostersunds, autore di gol pesanti e pregevoli; estro d’altri tempi (contro squadre del menga sia chiaro). Un po’ perso nelle nebbie russe Sardar Azmoun, attaccante con talento ma forse poco fisico.
Da inseguire: Ashkan Dejagah ha giocato 14 minuti nell’ultima stagione al Forest, 29 in quella precedente (nell’ultimo match dell’anno) nel Wolfsburg più 113 nella squadra B nei semiprofessionisti della Regional Liga Nord. Centrocampista di tutto rispetto…6 anni fa. Ma non avevano nessun altro da chiamare?
PORTOGALLO-SPAGNA. Qui c’è poco da dire, le due nazionali si sono affrontate 35 volte con un bilancio da segno della croce per i lusitani: 6 vinte, 12 pareggiate e ben 17 perse. C’è da dire che negli ultimi appuntamenti ufficiali (europei 2004 e 2012, mondiali 2010) il bilancio è equilibratissimo: una vittoria a testa oltre ad una vittoria ai calci di rigore per gli spagnoli.
PORTOGALLO
Da seguire: Ovviamente Andrè Silva, riuscirà il nostro a fare la differenza concludendo una stagione, diciamo così, difficile in modo straordinario e rinfocolando dubbi/domande/risse social? Occhi anche su Gelson Martins, ala destra dello Sporting, che difficilmente partirà titolare ma potrebbe anche guadagnarsi il posto visto il talento. Interessante pure Gonzalo Guedes, esterno sinistro del Valencia di proprietà del PSG.
Da inseguire: A parte il giovane Ruben Dias i centrali lusitani sono Bruno Alves, Pepe e Josè Fonte: 35 anni di media, giocano in Scozia e Turchia. Auguri.
SPAGNA
Da seguire: Potevano presentarsi al Mondiale tranquillamente con l’Under21 senza sfigurare. Nazionale con perfetto mix giovani già esperti e esperti ancora fra i migliori, Iniesta e Ramos su tutti. Non ci sono punti deboli. Occhi su? Scegliete voi.
Da inseguire: Non poteva non esserci dopo la stagione fatta, ma Iago Aspas finora ha fatto vedere capacità realizzative e di inserimento da top solo col la maglia celeste del Celta. Trivia: anche il fratello Johnatan è calciatore, centrocampista della Pro Piacenza.
E ora il sondaggione!
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