Parole e musica di Gerry Cardinale durante una intervista a Class CNBC a proposito degli investimenti americani in Italia.
“E’ possibile usare il nostro modello in Italia, ma dovrà essere italianizzato. Non si possono fare le cose all’americana in Italia. La squadra è una partenrship con i tifosi ed è un poco diverso rispetto agli States.
Le cose fondamentali come le prestazioni in campo e quelle fuori dal campo sono un fenomeno globale e quindi le nostre migliori pratiche le porteremo in Italia. Quando abbiamo fatto questo investimento, ho invitato la famiglia Steinbrenner ed i New York Yankees come nostri partner: questo per garantire che le migliori pratiche arrivino da New York e dall’America in Italia. Tra la premier ed il resto dell’Europa c’è grande disparità. Se guardiamo in Europa ci sono solo due proprietari investitori istituzionali vale a dire RedBird ed il Qatar a Parigi. In Inghilterra è molto diverso Per questo per gli Americani ci sono maggiori chances di investire in altri paesi come l’Italia rispetto all’Inghilterra. Il Milan ha il maggior numero di Champions vinte dopo il Real Madrid. Dobbiamo tornare ai tempi in cui Berlusconi era proprietario vogliamo farlo ora. Il mondo è cambiato ed a me tocca trovare un nuovo modo per riportare in alto in Milan…”
Ed ancora
“Lo stadio è una cosa importante per il Milan e per i tifosi. Voglio dare ai tifosi la prossima scala del calcio Europeo. Se lo faremo con successo avrà un grande impatto anche sull’Italia. San Donato sarà il luogo in cui lo faremo. Tempistiche? Sarà un progetto quinquennale…”
E come se non bastasse durante il 48° anniversario della NIAF a Washington alla presenza niente popò di meno del presidente Biden in persona parlando di Silviuccio nostro
“Era una leggenda, un fuoriclasse ed Io cercherò di seguire le sue orme per rendere sempre più grande il club..”
Per carità, al momento sono solo parole e vedremo se poi seguiranno anche i fatti e quali ma, dopo questo primo periodo di smarrimento con la defenestrazione di Maldini & Co, la vendita di Tonali improvvisa ed inaspettata (ma su questo ci torno più avanti), chi di noi non ha pensato che fossero qui solo per intascare dei dobloni spolpando quel che rimaneva “della carcassa” Milan”? Poi, in tutta franchezza, già il mercato stesso aveva dimostrato, numeri alla mano, che vendevano si ma investivano anche. Infatti il mercato è stato scoppiettante e nonostante qualche buchetto ancora da riempire, ci ha regalato il Milan pimpante di questo primo scorcio di stagione. Il segno è stato di per se positivo ma trovo ancora più incoraggianti queste ultime dichiarazioni del buon Gerry.
La cosa che più mi ha colpito è stata la consapevolezza, che si evince chiaramente dalle sue parole, di non poter copiare il modello americano tout court In Italia, e più in generale in Europa. Le condizioni sono molto diverse ed il modello preso pedissequamente non funzionerebbe. Ma l’ammetterlo è molto poco Americano, segno, almeno apparente, di una persona intelligente, pratica e che dopo un evidente primo periodo di studio ha chiaro in testa come muoversi. Rimango convinto che per il buon Gerry, alla fin dei conti, sia sempre “Business” ma l’aver capito che per fare il Business da noi devi portare il Milan di nuovo in alto e che lo puoi fare solo avendo a fianco i tifosi lo trovo davvero positivo quanto inaspettato.
Forse, e sottolineo forse, dovremo anche rivalutare le persone che ha scelto per portare avanti questo progetto a partire da Scaroni (non foss’altro che perchè ci vuole bene…) e Furlani. Forse ci aveva visto giusto il buon Gerry. Chi vivrà vedrà…
In ultimo… In questi giorni non ho potuto fare a meno di sentire su radio e TV, leggere sui giornali e siti vari dello scandalo delle scommesse in cui è rimasto coinvolto, tra gli altri, Il buon Sandrino. Non ne capisco un gran che ma mi sembra di aver inteso che il rischio più grosso (sanzioni e squalifiche) lo corre il giocatore stesso. A parte essere dispiaciuto per Sandrino che avevo nel cuore (ma mi verrebbe anche da dire che se l’è andata a cercare) credo che la società, intesa come il Milan, non corra rischi particolari a meno di non poter provare che la stessa ne fosse al corrente. Ma, possiamo dire che, se avessero avuto il sentore che c’era qualcosa che non andava per verso giusto (senza ufficialmente sapere nulla sia ben chiaro…) l’averlo venduto appena in tempo e per di più per quella svalangata di dobloni sia stata una mossa geniale? Certo, non credo che il sacrificio di Sandrino sarà l’ultimo (al di la delle motivazioni maliziose a cui ho pensato…) ma se la logica è quella del reinvestimento in modo che la differenza tra chi va e chi viene sia sempre tecnicamente positiva, per quanto doloroso sarà perdere alcuni dei nostri beniamini, avremo un futuro…
A proposito di scommesse… avrei avuto di dire parecchio anch’io ma mi ha preceduto ieri il buon Jocker. Come non essere d’accordo ?
Per oggi mi fermo qui…
FVCR
Axel
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