Waiting for the Judgment

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UEFA's fogies

Scrivere oggi di Milan è un problema grosso. Abbiamo detto tutto, pensato tutto, scritto tutto. Sembriamo condannati all’attesa eterna di qualcosa. Oggi una sentenza domani un bonifico, un rifinanziamento, un nuovo socio. Mi chiedo come sia stato possibile arrivare a questo punto. Solo un anno fa, inondati di cose formali, sembrava che il peggio fosse passato e che questa società fosse finalmente all’inizio di un nuovo corso. Uno stacco netto con la precedente gestione. Un mercato scintillante nei numeri e negli investimenti, la società ribaltata all’interno, un nuovo modo di comunicare coi tifosi. Insomma sembrava tutto bellissimo. Parlo a titolo personale ed ammetto candidamente che mi sentivo come un bambino in un negozio di giocattoli. Mi guardavo intorno incredulo che tutto questo stesse accadendo e non ho visto, forse non ho voluto vedere, tutto il resto.

Che in questo passaggio di proprietà ci fossero tanti lati oscuri era chiaro ma ho sempre pensato che dietro la credenza di Zio Yongo ci fosse molto altro.  Non riuscivo ad accettare, e tutto sommato faccio fatica pure ora, che fosse solo un grosso gioco molto rischioso di un relativamente piccolo squalotto della finanza cinese che si gioca tutto in un all-in da dentro o fuori. E’, sembra, tutto assurdo ma stante le cose così come sono e per quello che ne sappiamo oggi sembrerebbe proprio così. Ho sempre cercato di pensare logicamente e la logica mi diceva che non era possibile fosse tutto un bluff. Poi cambiano le situazioni e bisogna prenderne atto. Insistere per tenere il punto, oltre a non essere intellettualmente onesto, ha poco senso. Se ci fosse qualcuno o qualcosa di importante Zio Yongo non starebbe cercando un socio. Lo avrebbe già avuto. Pesante, importante e pronto per essere speso come valore aggiunto. Alla UEFA, presso i media e di fronte al tifo rossonero che appare scorato ed annichilito come poche altre volete nella sua storia e che non sa più cosa sperare. Non sappiamo nemmeno cosa potrebbe essere meglio e cosa peggio.

Un “Grazie Presidente” non ce lo vogliamo mettere ?

Oggi o domani, massimo lunedì, arriverà la sentenza della UEFA e sapremo di che morte morire. L’esclusione dalle coppe la danno per certa e francamente questa volta, pur con tutta la buona volontà, faccio fatica a credere siano solo chiacchere da giornalai. Se tutti, ma proprio tutti, ne sono convinti non possono essere solo voci di corridoio anche se sarei felice di essere clamorosamente smentito ma sono pressochè certo non ce la caveremo con un rimprovero, un buffetto ed un’amichevole stretta di mano. Per quanto se ne sa l’incertezza non sta nel “se” ma solo nel “per quanto”. Il timore è che la sentenza possa essere ancora più dura ce l’ho, inutile nasconderlo, e se la squalifica dalle coppe sarà per più di un anno saranno dolori forti. Provate ad immaginare. Fossero anche solo due anni vorrebbe dire che ci aspetta una stagione (l’ennesima) senza un vero obiettivo importante. Già, dando per scontato che non possiamo competere per la vittoria in campionato, significherebbe che arrivare 2° o 15° non cambierebbe di fatto nulla. Logica conseguenza motivazioni zero da parte si giocatori, staff, società e tifosi. Non possiamo considerare obiettivi significativi la coppa Italia o la supercoppa. Un altro anno di limbo in attesa, tanto per cambiare, che succeda qualcosa di risolutivo con un mercato teso al risparmio in nome di un risanamento finanziario a questo punto obbligatorio.

“Da quello che abbiamo scoperto, il comunicato potrebbe arrivare addirittura tra venerdì e lunedì. Non tanto per la decisione in sè, che la camera giudicante della UEFA avrebbe già preso. Quello del Milan, però, è un caso molto importante per il calcio europeo e mondiale, perciò non si vuole sbagliare nulla nella stesura del comunicato, soprattutto per quanto riguarda le motivazioni” sostiene il buon Peppiniello. Se è vero non suona per nulla bene. E’ come se i parrucconi della UEFA avessero sguinzagliato i loro migliori azzeccagarbugli per rendere il dispositivo inattaccabile anche, nel caso, di un possibile ricorso al TAS. No, non suona per niente bene …

La novità di serata invece è che pare siamo vicini alla conclusione delle trattative con il nuovo socio quello che dovrebbe aiutare Zio Yongo entrando prima con una quota di minoranza (sufficiente a garantire l’estinzione del debito con Elliot) per poi puntare al bastone del comando. In momenti come questi però, dove tutto và già di traverso per conto suo,  Murphy gioca sporchissimo. Sono certo che se sarà Americano ci sarà il crollo di Wall Street ed il socio potenziale ci rimetterà anche le mutande. Di altri cinesi manco a parlarne. Se saranno petrolieri si abbatterà il prezzo del greggio ed eventuali nobili Sauditi saranno troppo impegnati nelle lotte di successione per pensare al Milan. Fosse il principe malese sarebbe con ogni probabilità rapito da Sandokan sulla Suzuki di Tremalnaik con buona pace del colonnello Fitzgerald. Si interessassero pure i venusiani non fatevi illusioni saranno immantinente invasi dai Klingon per non parlare dei Jedi che cadrebbero nel lato oscuro. Volesse aiutarci pure Gandalf in persona sono certo che Sauron troverebbe l’anello per un caso fortuito.  Gondorello cadrebbe sotto i colpi degli Orchetti di razza Nyoniana e noi saremmo condannati alla disperazione eterna.

Lo so, detta così sembra siamo messi davvero male. In realtà rimango della mia idea. Il Milan è cosa troppo preziosa e molto appetita. Non sono solo la tradizione ed il blasone, non è solo il valore intrinseco del brand con le sue immense potenzialità commerciali. Ci siamo noi. Un popolo ed una tifoseria che non ha uguali al mondo e che puoi trovare in ogni angolo del globo. Questo è il vero valore del Milan, il più grande almeno e le cose di valore sono rare e  ricercate e chiunque farebbe di tutto per accaparrarsele. Chi ne ha le possibilità sono certo si farà avanti. Magari aspetterà il momento più adatto per spuntare le condizioni migliori anche se questo ci costerà probabilmente un’altra stagione di transizione. D’altra parte non sarebbe la prima volta. Ne ricordo un altro che aspettò i libri in tribunale poi, nel bene e nel male, sappiamo come è finita anche se spero non si debba arrivare a tanto. Contrariamente a quanto pensavo fino a poco tempo fa (non mi vergogno di ammetterlo)  ho il timore che dovremo passare ancora qualche periodo burrascoso. Forse era il prezzo da pagare per tutti i momenti belli o forse lo scotto per liberarci dal recente passato.

PS. Nonostante il periodo nero Sabato ci sarà la festa del night. Sarà una fantastica occasione per trovarci tutti insieme, per parlare del nostro Milan, per conoscerci e scambiarci idee ed impressioni. “So di non sapere” (cit.) ma che sarà una grande serata sono certo. Non vediamo l’ora !

FORZA MILAN

Axel

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