La sentenza Uefa per la violazione del Fair Play Finanziario

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La camera arbitrale dell’Organo Uefa di Controllo Finanziario dei Club (CFC) ha sanzionato i rossoneri per la violazione del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017. La decisione era stata richiesta dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, che nell’annullare la precedente decisione Uefa di escludere il Milan dalle coppe europee per la stagione 2018-2019, aveva deferito la questione alla CFCB affinché “imponesse una misura disciplinare adeguata per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario Uefa, con particolare riferimento al pareggio di bilancio”. Il comunicato sarebbe dovuto uscire nella giornata di giovedì, ma è stato rinviato tutto di 24 ore per non avere interferenze con la partita di Europa League della serata.

Le misure

La prima misura che si applicherà il club rossonero è la parità di bilancio da raggiungere entro il 30 giugno 2021, in caso contrario ci sarà l’esclusione per un anno dalla prima competizione Uefa alla quale dovesse qualificarsi “nel corso delle due stagioni successive, 2022/2023 e 2023/2024”. Al Milan saranno trattenuti poi dodici milioni di euro dai profitti dell’Europa League in corso. L’altra misura colpirà la rosa rossonera nel caso di qualificazione a una competizione europea per le competizioni Uefa 2019/2020 e 2020/2021 dove non potranno essere registrati in lista Uefa più di 21 giocatori in rosa. Contro questa sentenza il Milan può presentare ricorso al Tas di Losanna.

Fonte Sky Sport

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